Senza bianco vai in bianco

TOC TOC
Paride Pelli
20.07.2015 05:00

di PARIDE PELLI - Dici Wimbledon e dici tennis, quello tradizionale ed elegante. Il pensiero subito corre all'erba tagliuzzata al millimetro, al religioso silenzio che accompagna ogni scambio e al composto applauso che ne sottolinea la conclusione. E, naturalmente, al bianco d'obbligo per tutti i giocatori, nessuno escluso: persino Re Roger è stato multato nel «giardino di casa sua» – come è stato ribattezzato il campo centrale per il sette volte vincitore – a causa di una suola di scarpa arancione, decisamente troppo «osé». In 138 anni di storia le ferree regole sull'abbigliamento hanno mietuto vittime illustri e qualche giocatore dall'animo ribelle (Agassi, e chi sennò?) è arrivato addirittura a boicottare il torneo definendolo «retrogrado». In ogni caso, nell'angolo più british che ancora si possa rintracciare nell'immensa Londra, il colore continua a essere vietatissimo. Pure agli spettatori-celebrities nei Royal Box viene richiesto un look sobrio e formale, necessario «pendant» con quello candido dei protagonisti in campo: giacca e cravatta per gli uomini, abito lungo per le donne. Ovviamente lo scivolone è sempre dietro l'angolo, soprattutto se si considera che un numero sempre maggiore di VIP adora vestire in modo eccentrico e stravagante (altrimenti come li riconosceremmo?). Cadute di stile che l'altera Wimbledon – anacronistica, un filo snob e cocciutamente saggia in tempi di sbraco collettivo – proprio non tollera. L'ultimo a farne le spese è stato il campione di Formula 1 Hamilton, nato e cresciuto a due passi da Londra, «rimbalzato» all'entrata delle tribune in occasione della recente finale tra Djokovic e Federer. E questo malgrado fosse stato ufficialmente invitato dagli organizzatori. A quanto pare, la sua vistosa camicia a motivi floreali e il cappello di paglia erano una plateale provocazione al «dress code» da Lord inglese richiesto per l'evento. Peggio: il nostro Lewis si è presentato senza giacca e cravatta. Sacrilegio. «Qui non puoi stare» gli ha intimato la security, neanche fosse uno sconosciuto sprovvisto di biglietto. All'incredulo Hamilton in versione tamarro non è rimasto altro che girare i tacchi. Rosso di vergogna nel regno del bianco.

In questo articolo: