Il commento

Topps, hai toppato: l'album di Euro 2024 è un disastro

Quanto rivorremmo, fra le mani, un prodotto targato Panini...
Marcello Pelizzari
04.05.2024 22:30

Lo stemma della Colombia. Lo stadio di Stanford o, volgarmente parlando, «quello di San Francisco». Il russo Igor Kolyvanov. Ricordi. Anzi, meglio: figurine. Quelle che ci consentirono di terminare, non senza fatica, gli album di Italia 90, USA 94 ed Euro 96. Ricordi legati a doppio filo a un’azienda, Panini. E al piacere di collezionare delle piccole, grandi opere d’arte. Per tacere del fatto che le «figu», all’epoca, erano davvero un rito collettivo e di iniziazione. Un affacciarsi al mondo, ecco. Del calcio, in primis. Ma non solo. Perché la primavera-che-diventava-estate, negli anni pari, passava anche da lì. Dagli scambi di doppie, dalle ricreazioni vissute a fantasticare su questo o quel giocatore, dall’incessante pressione esercitata sui genitori affinché comprassero i pacchetti. Nostalgia canaglia. 

Sorridiamo, a distanza di anni, nel vedere che Panini ha perso (quasi) tutto. Quantomeno, il diritto ad avere un album certificato UEFA tutto suo. Ha mantenuto l’esclusiva per alcune nazionali e per alcuni giocatori. Contribuendo, suo malgrado verrebbe da dire, al pasticciaccio brutto targato Topps. L’azienda statunitense, attiva nelle caramelle, nei dolciumi e appunto nelle figurine, ha pensato bene di sgambettare Panini e di rubarle – legalmente s’intende – l’album di Euro 2024. Il prossimo, grande appuntamento calcistico. Non l’avesse mai fatto. 

Può darsi che l’avanzare dell’età ci stia tirando un brutto scherzo, che – semplicemente – a questo giro non siamo stati capaci di intercettare il cosiddetto zeitgeist. Lo spirito del tempo. O, ancora, che collezionare figurine attraverso i nostri figli non sia la stessa cosa. Può darsi, già. Ma preferiamo affermare, con una certa sicurezza, che Topps abbia prodotto le peggio cose. In serie. Al netto dell’impossibilità di schierare alcuni tra i migliori giocatori, Mbappé in testa, e le nazionali più iconiche con il classico formato giocatore -a-mezzo-busto-con-maglia-della-sua-squadra, parliamo di Italia, Francia, Germania, Spagna e Inghilterra, tutte rimaste fedeli a Panini, al netto di tutto questo dicevamo Topps ha toppato. Proponendo delle figurine oggettivamente brutte, proponendole in maniera disordinata e, soprattutto, mostrando e dimostrando poco, pochissimo rispetto per chi, questi album, li aspetta come fosse Natale. Da sempre. Topps, nel tentativo di rimediare a un album senza Mbappé e altre superstar, ha (ri)toppato riempiendo gli spazi lasciati vuoti con giocatori mai convocati finora o, peggio, che difficilmente andranno in Germania. Tipo l’italiano Verratti. 

Paradossalmente, i collezionisti più duri potrebbero perfino trarne beneficio. Fra dieci, venti o trent’anni un album del genere – così strambo da segnare comunque un’epoca – potrebbe valere oro. Ma dubitiamo che questa fosse la strategia di UEFA e Topps. Almeno, permetteteci di dubitarlo. E di gridare, forte, fortissimo, consapevoli di correre il rischio di finire nel calderone del boomerismo spinto, che l’album di Euro 2024, questo album di Euro 2024, è una cagata pazzesca. Panini, torna a salvarci tutti. 

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