Turismo di prossimità, una ricetta semplice

Può darsi che alcuni comportamenti cambino in modo più duraturo, forse anche permanente. Durante il 2020 ho notato che molte famiglie hanno trascorso parte dell’estate a Lugano; c’è da sperare che il nostro territorio sia piaciuto e che magari vogliano tornarci di nuovo!
Un’opportunità per Lugano, che deve credere al turismo di prossimità. Piace agli svizzeri, ai ticinesi e anche agli stranieri. I viaggi a lungo raggio verso destinazioni lontane sono diventati «off-limits»; è cresciuta, al contrario, la domanda di vacanze brevi, rigorosamente con mezzi propri e in luoghi conosciuti e sicuri. I segnali che indicano questa tendenza sono in aumento ed essa potrebbe rivelarsi la risorsa del 2021: una magnifica prospettiva.
Soprattutto in questo periodo, è più che mai necessario comunicare. Identificare il nostro target di mercato è importante. Raccogliendo informazioni e analizzando le nostre attrazioni si possono selezionare segmenti che potrebbero essere interessanti. Investire nel marketing per attirare e far riscoprire il nostro territorio: è compito della Città, dell’ente turistico e del privato investire nella comunicazione per rendere appetibile una destinazione influenzandone l’immagine tramite canali come la TV, la stampa e i social network; ciò porterebbe effetti positivi alla nostra regione.
Guardiamo con fiducia al futuro, non tutto sembra perso: dobbiamo avere il coraggio di uscire da questo momento difficile. Alberghi, ristoranti, bar e commerci stanno soffrendo così come, più in generale, soffre tutto l’indotto legato al turismo.
«Non è mai una località ma piuttosto un modo nel quale vedere le cose» (Henry Miller).
Guido Sassi, candidato per il PLR al Consiglio comunale di Lugano