Una pala in mano

Una persona perbene come Silvano Toppi, quindi non un burlone qualsiasi un po’ pollo travestito da Mago Otelma, all’inizio dell’anno ha scritto un articolo premonitore per spiegare, partendo da tendenze linguistiche, culturali, sociali e politiche, perché siamo in un «mondo di merda», riflessione generale su un sistema di valori democratici che va a catafascio sotto il dominio della cachistocrazia, cioè del governo dei peggiori.
Toppi s’era chiesto se vi siano delle persone che approfittano del «torrente di merda che si riversa sui media, nella politica, nelle piattaforme e che finisce nel nostro cervello», per concludere citando la poetessa Alda Merini: «Le mosche non riposano mai perché la merda è davvero e sempre tanta». Questa settimana ho ripensato a quella sagace premonizione perché Asia mi ha tormentato con la sua nuova passione di fare escursioni nei boschi e in montagna. Capita che a Caprino, scaricato il Barbera fatto col mulo, lei s’incammini per i sentieri fin su ad Arogno e verso il Generoso, rientrando solo la sera quando ripasso a prenderla con il battellino. Nulla da ridire, se non fosse che la mia amica microinfluencer del lago e content creator è ossessionata dalla campagna «MomentoDiM» dell’associazione Sentieri Svizzeri per un corretto espletamento dei bisogni corporali in mezzo alla natura senza creare problemi agli animali, alle piante e alle persone. La versione in tedesco è ancora più brutale nella sua crudezza scatologica: «ScheissMoment».
Uno dice: vado lì dietro a un cespuglio, la faccio e chi s’è visto s’è visto. E invece no! Pare che ormai ce ne sia in giro troppa. Il cancelliere dello Stato, che va sempre a correre sui monti e vede e sente tante cose, se non avesse il segreto d’ufficio potrebbe spiegarci se è vero che stiamo vivendo un «MomentoDiM», quasi un rimando alla campagna della Città di Lugano «L’hai fatta grossa» che era rivolta ai proprietari di cani. Qui siamo invece al comportamento degli umani, ai quali Sentieri Svizzeri rivolge le seguenti istruzioni che Asia ha imparato a memoria: cercare un luogo tranquillo lontano dal sentiero assicurandosi che sia sicuro e che non si rischi di cadere (quindi non distraetevi con video e selfie stupidini); mantenere una distanza di almeno 50 metri dai corsi d’acqua; con una pietra o una paletta portata da casa scavare una buca di 15 centimetri di profondità oppure utilizzare come toilette naturale una cavità esistente; coprire i propri bisogni con sassi e terra; carta e articoli igienici sono da portare via in appositi sacchetti di plastica chiudibili e antiodore (ma non fate come quell’umanità minorata che il sacchetto con le deiezioni canine lo butta sul marciapiede).
La mia amica ha già acquistato per 26 franchi l’apposita paletta da campo sul sito di Sentieri Svizzeri dove lo slogan è un manifesto programmatico come si direbbe in politichese: «Uno sguardo avanti, una pala in mano – nessuno dovrebbe pestare il tuo ricordo!». E già, perché sui sentieri della vita possono sempre accadere imprevisti. A due marchesi del Grillo nostrani, impantanatisi nei loro compiti politici e fattisi interpreti di una grottesca messinscena dovuta probabilmente al logoramento delle natiche, è successo di farla grossa senza tanti complimenti. Dicono di avere l’urgenza di nuovi stimoli per il bene di tutti noi, scusandosi per i danni collaterali. E ci mancherebbe, dai. Però, ragazzi, siate carini e date retta ad Asia: uno sguardo avanti e una pala in mano.