Una tragedia (non) annunciata

di MARCO CAGNOTTI - Lo scienziato sconosciuto ma di genio fa una grande scoperta ma viene ignorato, e a posteriori si scopre che aveva ragione. È un film già visto. Il protagonista, questa volta, è Gioacchino Giampaolo Giuliani, «esperto di terremoti», che nei giorni scorsi avrebbe previsto il sisma che ha devastato l?Abruzzo. Ignorato dalle istituzioni e denunciato per procurato allarme, ora diventa una sorta di eroe nazionale. Bella storia.Ma Giuliani non è un esperto di terremoti, bensì un tecnico non laureato dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, dove fa ricerche sui neutrini. Attività non attinente ai sismi. Nel tempo libero lavora con un?apparecchiatura per la rilevazione del radon, ritenendolo un precursore affidabile dell?attività sismica. E sì, come hanno scritto i giornali, Giuliani ha dato l?allarme. Ma ha sbagliato il luogo: Sulmona, non L?Aquila. E il momento: una settimana prima delle tremende scosse delle ultime ore. Tutto questo basta per considerarlo un «profeta inascoltato»?Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche non c?è alcun modo per capire in anticipo esattamente dove ed esattamente quando si scatenerà un terremoto. Non bisogna essere Nostradamus per prevedere che entro qualche decennio d?anni un sisma di grande intensità colpirà il Giappone o la California. Ma un vero e affidabile precursore dei terremoti, a breve termine e con elevata precisione spaziale, è il Sacro Graal della sismologia. Non che manchino i candidati. Dal livello dell?acqua nei pozzi al comportamento degli animali, i possibili precursori ci sono. Ma mai si sono rivelati efficaci e sicuri. Fra loro c?è anche il radon, un prodotto del decadimento dell?uranio che fuoriesce spontaneamente dal suolo e decade in pochi giorni. I flussi anomali e abbondanti di questo gas vennero associati ai terremoti già nel 1968, in occasione di un sisma in Uzbekistan. Il primo articolo sul radon come precursore fu pubblicato nel 1973 su «Science». Ma finora nessuno è riuscito a usare il radon come un vero precursore. Sono stati osservati flussi anomali di radon e successivi sismi, ma spesso anche sismi senza radon e radon senza sismi. Insomma, la correlazione a volte c?è a volte no. Come si può allora dichiarare che il radon è un indicatore affidabile? Si può, quando gli scopi sono altri. Raccontare una storia avvincente, per esempio. Creare un eroe dal nulla. Commuovere il pubblico. Perfino mettere in difficoltà un governo. Scopi senza dubbio utili a qualcuno. Ma che con la scienza non hanno nulla a che fare.