Opinione

«Digitalizzazione a tutti costi! A quale prezzo?»

L'opinione dell'Ing. Roberto Wettstein
Red. Online
16.12.2022 14:41

Da tempo sono pubblicati con una certa regolarità articoli rallegranti e molto rassicuranti

sulla tecnologia 5G e tutti i suoi vantaggi. L’ultimo che ha attirato la nostra attenzione è quello della portavoce di Swisscom / relazioni media, Ivana Sambo.

Siamo rappresentanti dell’associazione AFE (Associazione Frequenze Evolutive) con sede in Ticino e come tali, dopo un silenzio stampa dovuto alla mancanza di pubblicazione di vari articoli critici su questa tecnologia, ci sentiamo spinti a dare alcune informazioni.

Da numerosi anni la Svizzera ha adottato una linea politica legata alla completa trasformazione del nostro paese in una società interamente digitalizzata. Che questa sia una politica internazionale è comprovato dal fatto che la Svizzera ha espresso da tempo il desiderio di rivestire un ruolo «leader». Queste informazioni sono reperibili sul sito admin.ch della Confederazione sotto «Svizzera digitale», «Piano d’azione Svizzera digitale» e così via.

Va detto che la scelta della digitalizzazione è ben precedente al 5G. A gestire le decisioni d’introdurre tale tecnologia c’è il Consiglio federale, con potere assoluto in materia. Va detto che il nostro esecutivo si è dichiarato incompetente in una materia così complessa e delicata e ha delegato tutto lo sviluppo della telefonia mobile agli operatori Swisscom, Salt e Sunrise. Sono state studiate varie opzioni; non si è arrivati a un consenso.

Il roll-out della rete sul territorio è stato implementato in modo sistematico, dove soltanto in alcuni Cantoni l’impianto delle antenne è stato sottoposto all’obbligo di richiesta di licenza edilizia.

Tramite opposizioni e ricorsi numerosi cittadini hanno potuto contrastare il ritmo frenetico di sviluppo di numerose nuove antenne di ultima generazione.

Molte sono state le discussioni sulle implicazioni della tecnologia 5G. Nel corso degli anni 2019-2022, tuttavia, ogni visione critica quanto ai pericoli per la salute, al tipo di misurazioni, alla pericolosità delle antenne adattative e ogni altro argomento utilizzato è stato contrastato dapprima con misure di precauzione provvisorie, poi con la legalizzazione di strategie che permettessero l’uso a pieno regime della tecnologia.

Non concordiamo con le affermazioni secondo le quali tale tecnologia non sia pericolosa.

Persino il rapporto BERENIS del gennaio 2021 degli esperti della Confederazione conferma effetti biologici pericolosi, in particolare su persone molto giovani e quelle con un sistema immunitario debilitato, anche a irradiazioni molto inferiori a quelle attuali. Importante anche il parere di «Medici per l’Ambiente», che ha partecipato allo studio del novembre 2019 commissionato dal DATEC e che proponeva un irraggiamento di dieci volte inferiore a quello attuale. Infine, persino scienziati dall’estero hanno scritto al Consiglio Federale mettendolo in guardia sulla tendenziosità dei nostri «esperti»(Lettera alla Presidente della Confederazione del 7 gennaio 2020 del Prof. Lennart Hardell e altri 22 scienziati di tutto il mondo).

 

La tecnologia 5G mira a trasmettere il maggior numero di dati nel minor tempo possibile, dove la raccolta dei dati è però, che lo si voglia o no, uno degli scopi principali per interessi di vario tipo: commerciale, politico, militare ecc.

Dal punto di vista del consumo energetico vi è anche un grave problema, non visibile immediatamente, ma più che reale: come scrive anche l’esperto IBH Markus N. Durrer di Coira nel suo articolo «Digitalisierung im Einklang mit den Klimazielen»: se è vero che a parità di potenza di elaborazione e di quantità di dati si risparmia energia, è altrettanto vero che la necessaria infrastruttura e i nuovi apparecchi nascondono molta energia grigia, tra cui l’estrazione di materie prime problematiche nel processo di produzione. Con l’introduzione delle nuove tecnologie vi è una maggiore utilizzazione del digitale e applicazioni intensive di calcolo e di dati, proprio perché queste lo permettono. L’utilizzazione del 5G ha pertanto conseguenze difficilmente valutabili anche a livello di dispendio energetico.

Detto ciò, spezziamo una lancia affinché ognuno di noi possa assumere le sue responsabilità nell’approfondire questo tema, poiché determina già ora la nostra qualità di vita.

 

Ing. Roberto Wettstein