Massagno, passione e orgoglio

«Massagno è un Comune di piccole dimensioni, che visto dall’alto si confonde con una città fortemente urbanizzata. Un po’ più a Nord inizia il verde. Noi siamo in mezzo, apparentemente senza identità, con il rischio di diventare una città dormitorio» (fine citazione). È la frase di un cittadino di Massagno frustrato perché trattato male dal Comune? Assolutamente no, sono le parole a firma del municipale socialista in carica messe nero su bianco nel bollettino elettorale! Se questi sono la passione e l’entusiasmo con i quali questo municipale affronta l’impegnativa attività politica per il bene dei nostri cittadini siamo ironicamente messi bene. Ora, in qualità di cittadino di Massagno, dove vivo meravigliosamente da oltre trenta anni, e candidato al Municipio e al Consiglio comunale, sono purtroppo costretto ad accettare queste frasi, perché ognuno è libero di esprimere la propria opinione, che però non posso approvare né tanto meno condividere.
Massagno non è un luogo senza identità, Massagno non rischia di diventare una città dormitorio, anzi. Massagno è un paese di 6.400 abitanti che offre tutto alla popolazione, un Comune vivo a misura di famiglia, progettuale e propositivo, con una solida situazione finanziaria, un’efficiente amministrazione e decisamente orientato al futuro con spazi pubblici che accompagnano il cittadino lungo tutto il percorso della vita: due sedi della scuola dell’infanzia, le rinnovate scuole elementari con la nuova doppia palestra e la mensa, la cui cucina è gestita dall’OTAF con l’inclusione di ragazzi diversamente abili (scuole che tra l’altro hanno appena ricevuto una gratificante menzione al Premio SIA 2020), la scuola media, il Liceo Lugano 2 a pochi passi e fra qualche anno pure la SUPSI (anche se già tira aria di un nuovo referendum contro la copertura della trincea), e infine la casa anziani Girasole. E scusate se è poco.
A testimonianza della vivacità di Massagno, sul territorio operano una trentina di associazioni di ogni genere, che spaziano dalla cultura allo sport, dalla musica alla beneficenza, tutte sostenute dal Comune con la creazione di interessanti sinergie. I cittadini ne conoscono bene il valore e l’importanza e si lasciano coinvolgere con una gran voglia di vita comunitaria, senza esclusioni. Un altro valore inestimabile di Massagno è anche la forte presenza di volontari. Tutti segnali, questi, della vitalità del nostro Comune.
Massagno ha insomma un’identità ben precisa e definita e non è affatto una città dormitorio come qualcuno vuole far credere.
Tutto questo va bene, però bisogna uscire dal proprio guscio, impegnarsi, darsi da fare, partecipare attivamente e non semplicemente, e solo, criticare. Da un municipale in carica, e che si ripresenta, mi aspetterei un approccio molto diverso con l’orgoglio di rappresentare un Comune vivace che esprime voglia di fare con progetti concreti realizzati e previsti (copertura trincea, porta ovest e altro), l’entusiasmo di lavorare in una squadra che nel corso di varie legislature ha permesso di creare opere pubbliche molto apprezzate, la visione di una Massagno indipendente, ma aperta a progetti intercomunali e regionali. Purtroppo la citazione iniziale va esattamente nella direzione opposta. Bene fa inoltre il Comune a mettere in evidenza, nell’interessante e informativa pubblicazione trimestrale InfoMassagno, tutti gli importanti traguardi raggiunti con lungimiranza, passione e impegno.