PSE: cavallo di Troia della speculazione immobiliare

Gli oppositori «non hanno capito un tubo»? No! Per fortuna hanno capito fin troppo bene! Con le strutture sportive si contrabbanda, a spese dei cittadini, una promozione immobiliare, che nulla ha a che fare con lo sport; non necessaria, anzi dannosa per la Città. Che di speculazione si tratta, a solo vantaggio dei privati, è facile capirlo dagli ingenti mezzi finanziari messi in campo per la pubblicità di queste settimane. Se non ci fosse un succoso tornaconto, perché così tanti soldi per la votazione? Strano che i «primanostristi» locali appoggino il progetto, quando i veri guadagni li faranno solamente i «balivi« d’oltre Gottardo. Il «Ricco Epulone» confederato in Ticino lascerà solo le briciole. Inoltre, perché i privati firmassero il contratto, la Città si è impegnata a trasferire l'amministrazione nella Torre e la Polizia nello stabile dei servizi, svuotando quelli della Cassa pensione dei dipendenti di Lugano, con una grande perdita di sicuri affitti a danno dei dipendenti della Città, ma pagando onerosi affitti e infrastrutture all'HRS e al CS! Se è vero che a Lugano sono necessarie strutture sportive, perché si realizza «solo» uno stadio e un palazzetto dello sport a costi spropositati a carico della Città, mentre si sacrificano sull'altare della speculazione edilizia 33'000 mq privando un'area così importante da altre utilizzazioni sportive, come una pista del ghiaccio, una piscina coperta, o altri campi d'allenamento? Siamo convinti della necessità di uno stadio conforme alle norme, ma non a qualsiasi prezzo e non a scapito di altre strutture sportive. Siamo pure convinti della necessità del palazzetto dello sport, ma non all'allontanamento dei giovani alla Stampa! Se già vogliamo il Polo sportivo, è opportuno che giovani e professionisti condividano le proprie passioni uno vicino all'altro e non relegando i giovani nella Siberia luganese! Lo studio commissionato dalla Città a Espace Suisse è contrario al trasferimento dell'amministrazione fuori dal centro storico, perché lo priva ancor più della sua vitalità, già compromessa dalla crisi finanziaria che l'ha svuotato delle attività lavorative e dell'indotto che generavano. E' quindi nefasto, sia per i danni alla Cassa pensioni, sia perché aggraverebbe ancor più la «desertificazione» del centro città. La costruzione di quattro palazzi impedisce ogni sviluppo sportivo a Cornaredo. Già solo per questo motivo non vanno costruiti. Non sono poi assolutamente necessari, visto lo sfitto e il calo demografico in Città. Da liberale sono favorevole al partenariato pubblico/privato. Ma da liberale ho anche un forte senso dello Stato, che impone il rispetto dell'ente pubblico, costituito dalla comunità di tutti i cittadini. Per definizione il partenariato deve essere equilibrato e vantaggioso per entrambe le parti. In questo caso è però vistosamente squilibrato a solo vantaggio dei privati. Gli aspetti economici negativi per la Città sono già stati ben spiegati da altri. Giova però ricordare che la realizzazione del PSE causerà l'aumento del 3-4 % del moltiplicatore comunale, del tutto inaccettabile in un momento così difficile. Rinunciamo alla speculazione edilizia unicamente a vantaggio dei privati d'oltralpe e, assieme a Confederazione, Cantone, ESR e Comuni, realizziamo il vero Polo sportivo, senza sprechi e aggravi fiscali, con le strutture che servono ai nostri giovani, attingendo al mercato dei capitali, oggi a condizioni molto più vantaggiose di quanto impostoci da HRS e CS!