Fatti Nostri

Mandiamo i libri al macero?

Quest'estate sfoglierete ancora pagine cartacee oppure scaricherete solo e-book? I vostri figli (o nipoti) cosa preferiscono, l'iPad o la carta? Che fine farà il buon vecchio libro? SCRIVETECI! [email protected] WHATSAPP 079 674 95 21
Prisca Dindo
31.05.2023 06:00

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Quando Kindle sbarcò in Europa era il 2009. Gli esperti gridarono al miracolo della tecnologia, ma i librai tremarono: l’e-reader, il lettore elettronico firmato Amazon, avrebbe potuto far fare al libro cartaceo la fine dei mammut nell’era glaciale. Il rischio di estinzione delle librerie era concreto. Il dispositivo digitale prometteva meraviglie. Leggero, facile da usare, scritto con un inchiostro numerico che non affatica gli occhi, Kindle è in grado di infilare nella tasca del lettore migliaia di opere in un colpo solo. Un’intera libreria a portata di mano, per di più munita di un dizionario che svela il significato di ogni parola in tempo reale. “Come gli e-book cambieranno il nostro modo di leggere e di scrivere”, titolava il Wall Street Journal a quell’epoca. Per il quotidiano statunitense, i libri elettronici e la loro digitalizzazione avrebbero mutato per sempre il rapporto fra noi umani e la lettura. L’inchiostro elettronico avrebbe fatto evaporare quello stampato, come la penna a biro sostituì il calamaio.A distanza di quattordici anni sappiamo che non è andata così.Forse per “lo scorrere delle dita tra le pagine, che per me è la felicità” come appuntava lo scrittore giapponese Haruki Murakami. O forse per la magia degli scaffali stipati di opere tutte da scoprire, oppure per l’inconfondibile profumo della carta.Fatto sta che il vecchio libro ha retto il colpo e è persino sopravvissuto al coronavirus. Non è la prima volta che le profezie dei grandi esperti vengono smentite dalla realtà: il cinema avrebbe fatto calare il sipario sul teatro; la tv avrebbe zittito la radio, il computer avrebbe soppresso la carta stampata. È innegabile che l’editoria digitale abbia portato grandi cambiamenti. Tuttavia, malgrado la valanga di e-book scaricata quando la pandemia ha chiuso il mondo in casa, il libro cartaceo non è finito in soffitta. Lo testimoniano i dati dell’ultimo salone del libro di Torino: “La gente è tornata a comprare libri non solo nell' e-commerce, ma anche in libreria, alla ricerca forse, di quel valore aggiunto che Amazon e le varie piattaforme non sono in grado di offrire” ha spiegato Mariella Delfanti sull’ultima edizione di La Domenica.A comprova della sua tesi, la giornalista inviata alla kermesse torinese porta l’esempio del successo eclatante del fumetto. “In due anni – spiega –  il fumetto ha triplicato le sue vendite, richiedendo una risposta materiale ingente da parte degli editori e dei librai, in termini di spazi sugli scaffali e nelle vetrine”.Oltre ai fumetti, sono cresciute le vendite di romanzi manuali saggi e di libri di viaggio. I fenomeni editoriali non si contano più. A garantire la nuova vita del buon vecchio libro sono - udite udite – coloro spesso accusati di essere superficiali e in balia delle nuove tecnologie: i giovani: «sono loro il nostro futuro!» proclamano perentori gli editori presenti a Torino. Le nuove generazioni si sono innamorate del libro e per farlo conoscere utilizzano i social. Su TikTok, l’app più scaricata del mondo, è esploso il fenomeno #BookTok, un hashtag che ha raccolto miliardi di visualizzazioni. Chi parla di libri su questa piattaforma lo fa spesso con brevi video conditi con tanta creatività. C’è chi posta la propria reazione al finale in lacrime, lasciando intendere una lettura densa di emozioni toccanti. Oppure chi si filma con i vestiti d’epoca in base al contesto della storia, oppure ancora chi recita i passaggi più belli. Un’occasione ghiotta per gli editori, che subito si sono gettati a caccia di giovani book influencer.

Secondo voi questo successo tra i giovani avrà vita breve? Per la vacanza ingombrerete ancora la valigia con pesanti libri di carta, oppure sotto l’ombrellone scaricherete e-book? Vi rilassate di più con un libro di carta o con un ipad? Scriveteci! Una selezione delle vostre opinioni verrà pubblicata anche sull'edizione di sabato del nostro giornale. 

 

 LE VOSTRE RISPOSTE:

 NON SI POSSONO FARE LE ORECCHIE AGLI E BOOK

Sarà perché sono nato e cresciuto in un’epoca in cui si imparava ancora a leggere e scrivere con la carta tra le mani, e quando l'utilizzo di un PC avveniva per una/due ore a settimana, a scuola, ma io non potrei mai stare senza libri cartacei.Ho anche un EReader, ma tener in mano quell'oggetto freddo, metallo-plastico, non potrà mai equiparare la bellezza nel possedere, sfogliare, e accarezzare le pagine di un libro che porta con sé l'odore delle persone che l'hanno tenuto precedentemente o dei posti in cui è stato e conservato. O ancora la bellezza nel veder quanto è stato vissuto, dalle "orecchie" che si sono formate sugli angoli, a volte sgualciti, che il tempo e le varie "avventure" che ha passato prima di arrivare nelle nostre mani gli hanno regalato.Un libro tra le mani è un insieme di emozioni che solamente sfogliandolo e leggendolo potremo sprigionare.E si sa, per quanto possiamo provare a riprodurre emozioni attraverso l'uso di un microchip, essa non sarà mai bella ed intensa come l'emozione che nasce spontanea dentro noi stessi e che attraverso tanti piccoli dettagli possiamo regalare alla persona davanti a noi, sia essa con uno sguardo, con una carezza, o con una frase scritta su un pezzo di carta.

Stefano Beltrami

 I MIEI OCCHI DETESTANO IL DIGITALE

L'esperienza della lettura è più gradevole ed estemporanea sulla carta, secondo me. I miei occhi rifuggono il digitale quando voglio rilassarmi, e la lettura è per me quanto di più rilassante ci sia.

Martina Knecht

 SONO UN'OPERATRICE DEL SETTORE EDITORIALE E VI DICO...

Sono una (piccola) operatrice del settore editoriale e vorrei intervenire nel dibattito. Ho sviluppato Narciso & Formica, un progetto in start-up di editoria di libri digitali e cartacei, e vivo quotidianamente l'opportunità di utilizzare ambedue le opzioni, anche come lettrice.In particolare mi sono dedicata al self-publishing e alla ri-edizione di "libri dimenticati". Per quanto riguarda il macero - trovo il vostro titolo molto aggressivo - spero non si arrivi mai a tale soluzione. Al momento so che viene utilizzato in caso di libri deteriorati al punto da non essere più possibile la lettura. Ma l'esempio delle città alluvionate della Romagna, dove si è studiato ed attuato un sistema di congelazione pur di non perdere il valore talvolta immenso dell'opera, ci insegna molto.Inizialmente il mercato non ha accettato favorevolmente al lancio del concetto e-book, la scelta di poter immagazzinare in un apparecchio unico, che oggi può essere abbinato al proprio smartphone, una quantità enorme di dati di lettura, pur essendo di estrema comodità (viaggi, ecc.)  Ma la carta, sia nelle generazioni adulte, sia nel pubblico più giovane, non potrà mai sparire o venir distrutta. Pensiamo all'enorme quantità di libri di valore stampati nel passato...

Edgarda Lepori

SONO OPERE D'ARTE

Ma un libro su kindle, è davvero nostro? Dal momento che si deve cambiare il modello perché ormai obsoleto i libri già acquistati con il vecchio sistema poi devo riaquistarli? Non ho mai capito come funziona.Io sono quella dei libri cartacei con copertina rigida. I libri per me sono opere d'arte...💖

Morena Ferrari Robbiani

BRO, PER ME CARTA ERA E CARTA SARÀ!

Io, una boomer, accolsi l'ebook con l'entusiasmo di Pinocchio nel Paese dei balocchi: mai più mi sarei dannata a trovare un anfratto ancora inviolato nelle librerie di casa, per riporvi l'ultimo arrivato, e ad acquistare compulsivamente una serie di occhiali da lettura, comunque inadeguati per i caratteri lillipuziani dei Meridiani. Ma ben presto mi accorsi che io, boomer, non avrei mai rinunciato alla colonna di romanzi sul comodino, ai segnalibri comprati nei book shop dei musei, alla copertina dello scrittore di nicchia appoggiata distrattamente, accanto al caffè, sul tavolino del bar. E quindi, Bro, per me carta era e carta sarà! ;)

Giovanna Lepori

 UN OGGETTO INSOSTITUIBILE

E’ una gara già vinta quella del libro cartaceo. Pensate alle copertine. Poi pensate all’odore della carta, alla concretezza (libro come oggetto). Poi se anche salta la corrente o l’è Book si scarica, il libro si legge lo stesso. Poi si può dedicare a qualcuno, si può farselo autografare dallo scrittore, e fa anche arredamento in una libreria. Non basta?

Claudio Moschin

 CHIARO, GLI E BOOK SONO COMODI...

Credo ci sia qualcosa di intrinsecamente gratificante nell'aprire un libro di carta e sfogliarne le pagine. La sensazione del peso del libro tra le mani e l'odore delle pagine creano un'esperienza unica che non può essere replicata dai dispositivi digitali.Ovviamente non nego che gli ebook reader offrano la comodità di portare con sé una vasta biblioteca in un unico dispositivo e sul lungo periodo possano risultare più sostenibili ma, secondo me, la bellezza e l'esperienza intima dei libri di carta rimane impareggiabile.

Elisa Linarello

 TROPPE DISTRAZIONI CON LE NUOVE TECNOLOGIE

Secondo me il libro di carta è più comodo per studiare ed apprendere, meglio dell’ebook che invece può causare distrazione e problemi di concentrazione.

Antonio Costanzo

 MIA FIGLIA ADOLESCENTE ADORA LE LIBRERIE

Adoro i libri su carta e non ho mai ceduto alla tentazione di leggere ebook. Indubbiamente il formato digitale ha molti vantaggi, uno su tutti quello di poter caricare diversi racconti senza portarsi in vacanza pesi nelle valigie, ma l’esperienza di leggere un libro cartaceo va molto oltre. L’odore della carta stampata, il rumore del voltar pagina, le orecchie per tenere il posto (o i segnalibri per i cultori del libro intonso), le sottolineature o le note nei passaggi più importanti, l’usura dovuta alle riletture, tutto questo fa sì che un libro diventi un oggetto speciale, una specie di compagno di vita, che attraverso i suoi segni da noi lasciati nel tempo, testimonia le nostre emozioni, i ricordi, le esperienze passate. Condivido questa passione con mia figlia di 16 anni, la quale, nonostante sia completamente immersa nel mondo digitale, adora andare in libreria a comperare libroni di cinquecento o seicento pagine, che legge rigorosamente munita di mini post it per mettere in evidenza le pagine più importanti. Anche le sue amiche leggono solo su carta scambiandosi spesso titoli e libri. Niente da fare, la magia dei libri cartacei è intramontabile.

Priscilla Landini

 LA CARTA È PIÙ PRATICA

Il formato digitale è dannoso agli occhi. Questo a prescindere dal tipo di lettura e aggiungo che personalmente trovo il libro classico, cioè cartaceo, di gran lunga più pratico, in ogni senso.Viva dunque il libro di carta.

Sebastiano Terreni

 OCCHIO ALLA CANCEL CULTURE

A quanto vedo, sono la cancel culture e la cultura woke che mandano i libri al macero e operano un "lavaggio letterario". Questi sono i veri pericoli per i libri e la letteratura.

Maurizio Reichlin

 QUEL PROFUMO EVOCATIVO...

Ma voi volete mettere, la bellezza di poter toccare con mano la carta dei libri? Personalmente ne amo anche il profumo, che mi ricorda tanto un misto di note erbose con una punta di vaniglia, dato dal fatto che essi sono fatti dalla polpa del legno ed altri componenti chimici, ma soprattutto perché aprirli innesca a livello sub inconscio la voglia di aprirli e di respirare a pieni polmoni quelli che si sta per leggere.

Anna Laura Bernet

 GUAI A CHI BUTTA I LIBRI!

Ho litigato furiosamente con le mie sorelle perché hanno osato buttare i libri dei miei genitori! Sacrilegio gettarli nella pattumiera. L’odore dei libri è storia.

Elena Bernasconi Maggetti

IL DIGITALE NON È NEMICO DEL LIBRO

Crisi del libro: da quando mia sorella ed io abbiamo intrapreso l’attività di libraie emerge periodicamente la questione della salute del libro. Oggi dopo più di quarant’anni la nostra libreria esiste ancora, anzi negli anni è stata ampliata.L’evoluzione della tecnologia ha favorito la diffusione dell’e-book, la lettura digitale che, superata la novità è risultata poco influente sul mercato dell’editoria; si calcola incida per un cinque/otto percento circa. Senza dimenticare il grande incremento dei libri illustrati per bambini che puoi gustare soltanto sfogliando le pagine.Già una decina di anni fa Roberto Casati nel suo “Contro il colonialismo digitale. Istruzioni per continuare a leggere” (Laterza) affrontava l’argomento sostenendo che il grande problema non è tanto l’e-book a togliere spazio alla lettura quanto il tempo dedicato ad altri supporti digitali anziché al libro.La comunicazione digitale ha per assurdo anche promosso il libro cartaceo attraverso canali come Tiktok dove chi presenta il libro preferito lo deve avere tra le mani per mostrarlo o altre piattaforme che con serie tv rilanciano il libro da cui sono state tratte.Infine abbiamo notato che la nuova tendenza ad un’accurata e accattivante veste grafica del libro attrae soprattutto un pubblico giovane che, oltre al piacere della lettura, apprezza sempre di più il libro come oggetto prezioso da possedere.

Giovanna Taborelli

 IL REGALO PERFETTO

A differenza del  e-book il libro ti fa sembrare colto soltanto “indossando”.

Per questo continueremo a comprarli, a regalarli,  più che a leggerli.

Andrea Genola

 

 

 

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