Il diritto ad una formazione per i nostri ragazzi

Vivendo in Svizzera parlare di “diritto ad una formazione” per i nostri ragazzi sembra paradossale, eppure la realtà è che, una volta finita la scuola media, non sempre è facile fare quello che si desidera. E non parlo di scuola media e livelli, questo è un tema già ampiamente toccato e per il quale si sta già agendo. Parlo di ragazzi che, a prescindere dai risultati ottenuti, vogliono continuare facendo una determinata scuola o mestiere, e purtroppo il percorso è spesso difficile.
Personalmente potrei accennare all’esperienza di mio figlio che, dopo le scuole medie, aveva deciso di voler formarsi come laboratorista con indirizzo chimica. Le opzioni erano o la scuola a tempo pieno di Trevano o un apprendistato. Iniziamo dalla scuola, che prende un numero molto limitato di alunni per anno e con una selezione molto serrata e non evidente e con esami teorici e pratici basati su temi a mio avviso non toccati alle scuole medie. Per non parlare del numero di ragazzi che vi partecipano contrapposto al numero di posti a disposizione. Opzione due: l’apprendistato come laboratorista chimico. Purtroppo, è stato impossibile trovare una sola azienda tra il Mendrisiotto ed il Luganese disposta a prendere mio figlio. Finalmente ha fatto il liceo, ma il punto di tutto questo è: davvero deve essere tutto così complicato? I nostri figli/e devono avere il sacrosanto diritto di poter studiare, fare un apprendistato o uno stage formativo se richiesto da una scuola e poter quindi concludere una formazione, sia quella che sia, decidano di fare.
Aggiungerei che quanto sopra menzionato dovrebbe poter essere fatto, considerando che parliamo di ragazzi appena usciti dalle scuole medie, ad una distanza ragionevole da dove vivono nel limite del possibile. Considerando che le competenze in materia di formazione e scuola sono decise a livello cantonale e non comunale, sappiamo che abbiamo poco margine di manovra. Una soluzione potrebbe essere che il Comune di Chiasso, attraverso associazioni presenti a Chiasso, come, per esempio, l’APEC (Associazione Promovimento Economico della Città di Chiasso volta a rendere Chiasso una città più attraente sia a livello economico che culturale per i propri cittadini) che tra i suoi associati conta con molte imprese locali, garantisca o faccia da tramite per i nostri ragazzi e ragazze per dar loro la priorità a trovare posti di apprendistato/stage.
Chiaramente per poter offrire posti di stage/apprendistato le imprese devono essere imprese formatrici, il che implica che una persona segua dei corsi specifici; il Comune di Chiasso potrebbe aiutare le imprese che ancora non lo sono con degli incentivi come coprire alcune spese di viaggio per chi deve fare questo corso o parte del costo della formazione qualora queste confermino la loro disponibilità nell’aprire posti di apprendistato/stage.
Aiutiamo i ragazzi e ragazze di Chiasso a diventare quello vogliono, e diamo loro la possibilità di disegnare il loro futuro e diventare adulti soddisfatti e cittadini orgogliosi di essere cresciuti a Chiasso!