Verso il 2 aprile

Il Ticino ha bisogno di un turismo di collaborazioni e sinergie

L'opinione di Frank (Lupo) Moser, candidato al Gran Consiglio per il PLR
Red. Online
15.03.2023 15:47

Mi definisco un «vecchio Lupo della politica», dato che ho aderito al PLRT quando avevo 16 anni e la mia fiamma è più viva che mai!

La mia esperienza si è sviluppata a livello comunale dapprima a Morcote, quando ancora ragazzino ho mosso i miei primi passi seguendo da vicino le attività dell’ex Sindaco, ricoprendo tutti i ruoli possibili e imparando «a bottega» cosa significhi fare politica e stare in mezzo alla gente, e ora a Caslano, dove mi sono trasferito. Sono sempre stato eletto in Consiglio comunale in entrambi i paesi, ora ricopro anche la carica di capogruppo e sono presidente del Circolo della Maglasina.

La mia versatilità mi ha portato a svolgere lavori molto diversi tra loro. Dopo le scuole maggiori ho fatto l’elettricista e poi sono diventato venditore presso un noto negozio specializzato in articoli sportivi nel Luganese. Attualmente sono occupato presso un’impresa di onoranze funebri e tocco con mano la sofferenza umana, di cui faccio giornalmente tesoro.

Per mia natura sono da sempre al servizio della Comunità in modi differenti: monitore nelle colonie, impersonificando Babbo Natale, come pompiere, come giocatore di calcio a livello regionale, dove sono stato anche presidente per un decennio.

Perché mi candido per il Gran Consiglio? Perché ritengo di vivere in uno dei luoghi più belli del mondo, che però non viene adeguatamente valorizzato e promosso a livello turistico. Perché mi piacerebbe che le generazioni future possano rimanere in Ticino a lavorare e non siano costrette a emigrare per trovare il loro posto nel mondo e costruirsi una famiglia.

Dal mio osservatorio malcantonese vedo un potenziale turistico incredibile. A pochi chilometri da Lugano, peraltro con un buon collegamento tramite il trenino, si arriva in una zona che offre il Monte di Caslano con la sua bellissima passeggiata, il Golf, i vigneti, le cantine di Sessa, l’unica miniera d’oro presente in Svizzera, il Sentiero del Castagno e ovviamente un lago meraviglioso con le sue innumerevoli possibilità di svago. Eppure il Malcantone oggi è visitato da un turista di passaggio, che non pernotta e lascia ben poco alla regione.

Questo territorio va promosso, bisogna creare sinergie tra ristoratori e albergatori e soprattutto va posto il focus anche a livello politico sulla nostra zona, sviluppandone il potenziale e offrendo al turista percorsi organizzati che richiedano più giorni, in modo da far rifiorire anche le finanze locali.

Se quanto proposto vi piace, io ci sono. Sostenetemi.

Frank (Lupo) Moser, candidato al Gran Consiglio per il PLR

 

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