Comunali 2024

Libertà è partecipazione

Isabelle De Luca, candidata per Helvetica Ticino al Municipio e al Consiglio comunale di Capriasca
© CdT
Red. Online
25.03.2024 15:39

«Vorrei essere libero come un uomo» cantava Giorgio Gaber negli anni Settanta. Libero di camminare, inseguire un’avventura, spaziare con la propria fantasia senza i limiti del cosmo, innalzarsi con la propria intelligenza e la forza del pensiero, avere un’opinione… Oggi è tutt’altro che scontato, finanche difforme. Il potere ormai così lontano dal popolo istiga al pensiero unico, alla demenza digitale indotta dall’iper-digitalizzazione e dall’intelligenza artificiale incalzante, alla società dello spettacolo e dell’apatia. Votare preferibilmente chi è già in carica, delegare il potere decisionale a chi sostiene di rappresentarci e soprattutto lasciarsi governare è ciò che si esige dagli elettori.

Se si aspetta che qualcun altro provveda, non cambierà mai nulla. Le cose cambiano solo se si comincia da sé stessi: «Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo» sono le parole del venerabile Mahatma Gandhi.

Il cambiamento va fatto in primo luogo a livello comunale, partendo proprio dalla comunità, dove il bene comune va gestito insieme, senza divisioni partitiche. «Divide et impera» è la locuzione latina che indica l'espediente di una qualsiasi autorità dispotica per controllare e governare un popolo, dividerlo in più parti, o partiti, provocando rivalità e fomentando discordie tra di esse. HelvEthica Ticino mette in disparte la politica partitica e promuove la trasversalità. Né sinistra, né destra, né centro, un movimento politico desideroso di collaborare con tutti i gruppi politici, superando il partitismo che divide. Ci impegniamo per un dibattito politico improntato sull’etica, sui valori tradizionali e morali e sul senso della misura! Difendiamo i diritti naturali, la dignità dell’essere umano e la libertà personale, ripugnando i conflitti d’interesse. Ci attiviamo in prima persona, applichiamo la democrazia partecipativa sollecitando la responsabilità individuale, per ridurre il divario tra classe politica e cittadinanza e ricordare che il potere è del popolo, se lo esercita.

Potere decisionale, dunque, da esercitare, e non demandare, per sé e per la propria comunità, rafforzando quel senso identitario e di appartenenza al proprio territorio, del quale prendersi cura. Attiviamoci tutti insieme per osteggiare la disaffezione nei suoi confronti e per la cosa pubblica, conseguenze dell’aggregazione e della rassegnazione del «tanto non cambia mai nulla» di chi decide di non partecipare più, nemmeno andando a votare. Noi lo facciamo e cerchiamo di dare il buon esempio, oltre che una valida alternativa per chi, come noi, è deluso dei partiti tradizionali, «Consci che libero è soltanto chi usa della sua libertà e che la forza di un popolo si commisura al benessere dei più deboli dei suoi membri», come recita il preambolo della nostra Costituzione federale. Questa è la vera definizione di democrazia, per la quale abbiamo scelto di impegnarci. Perché, come diceva G.G., la libertà non è star sopra un albero, libertà è partecipazione.

In questo articolo: