Monteceneri, storia di un Comune che non riesce a crescere

Monteceneri ovvero storia di un Comune che non riesce a crescere, privato di una sua identità da 12 anni di problematiche maggiori irrisolte tra cui la riluttanza dei suoi 6 ex Comuni aggregati nel considerarsi Quartieri alla pari. Da sempre sono state ignorate le basi di una corretta gestione finanziaria con il risultato di gettare sulle spalle dei Cittadini il peso di un moltiplicatore fino al 30% più alto rispetto ai Comuni confinanti, e, tutto ciò, senza godere dei servizi vitali: mala gestione dell’acqua potabile con tubature vetuste e controlli di legge trascurati, strade insicure per l’assenza di una corretta segnaletica (più volte evidenziato quanto inascoltato il rischio quotidiano dei bambini in età scolare nell’attraversare la strada tra via Nadelli e via Bironico, mancanza di specchi agli incroci problematici..), assenza di una scuola moderna e centralizzata con mensa e palestra, parcheggi per i residenti insufficienti fino all’inesistenza, i pochi perennemente occupati senza parchimetro da chi viene da fuori comune, spese comunali abnormi non commisurate alle entrate e sciaguratamente in crescita con erosione dei pochi soldi del risparmio degli anni precedenti. Monteceneri non ha nemmeno una sede municipale propria, l’ovvio centro politico di ogni comune che si rispetti è in affitto a centinaia di migliaia di franchi all’anno in una struttura che non può ospitare nemmeno le sedute del Consiglio Comunale. Per completare il quadro ci mancherebbe solo la realizzazione del parco fotovoltaico sul monte Tamaro: il ventilato scempio ambientale di 17000 pannelli, il colpo di grazia. Nulla per fortuna è ancora irrecuperabile ma occorre da subito volontà e, soprattutto, testa.