Opinione

Occorrono più risorse per finanziare le case per anziani!

L'opinione di Gabriele Copiatti, presidente Comitato Case anziani VPOD
©Chiara Zocchetti
Red. Online
12.06.2025 17:48

Da diversi anni opero presso le case anziani del nostro cantone come operatore sanitario e posso garantirvi che tutti i risparmi e i tagli imposti dai comuni e dal cantone stanno producendo effetti nefasti. Mentre i costi aumentano vertiginosamente – energia, alimenti, assicurazioni – le risorse finanziarie destinate al settore sanitario diminuiscono, mettendo a rischio i servizi essenziali per i nostri anziani ospiti.

Non serve una laurea in economia all’Università di San Gallo per comprendere che ridurre le risorse pubbliche mentre i costi aumentano non può che portare a una riduzione della qualità dei servizi erogati. E chi ne paga le conseguenze? Gli anziani e il personale sanitario.

Le case anziani nelle zone periferiche faticano a reperire personale, perché diventa sempre meno attrattivo lavorare in questo settore. Turni massacranti spezzati che si estendono per 14 ore giornaliere e la garanzia di un solo weekend libero al mese da trascorrere con la famiglia sono solo due esempi delle difficoltà operative.

Il livello del servizio nelle nostre case anziani è ancora buono, ma ciò è dovuto principalmente alla dedizione e alla forte motivazione degli operatori sanitari. Tuttavia, è lecito chiedersi: fino a quando potrà durare questo gioco al ribasso?

Il decreto Morisoli e gli sgravi fiscali concessi in passato ai più ricchi pesano sul bilancio dello Stato, che per far quadrare i conti continua a effettuare tagli lineari sul finanziamento delle case anziani. Tagli che, di fatto, vengono pagati dagli anziani e dal personale.

Ricordate il periodo del Covid, quando si applaudiva dalle finestre per ringraziare il personale sanitario? Si prometteva che non ci si sarebbe dimenticati del loro impegno e dei sacrifici fatti. Eppure, nel 2023, i salari del personale non sono stati indicizzati al carovita e sono state introdotte ulteriori misure per ridurre il costo del personale. Questo ha avuto un effetto devastante sulla motivazione dei professionisti, che sempre più spesso abbandonano la professione, mettendo in difficoltà l’intero settore.

L’iniziativa per cure sociosanitarie e socioeducative di qualità, in votazione il prossimo 15 giugno  promossa dal sindacato VPOD, rappresenta un passo concreto per spingere la politica a ragionare in modo anticiclico. È il momento di smettere di considerare la sanità un semplice centro di costo da tagliare ogni anno e iniziare a sostenerla realmente, per garantire ai nostri anziani l’assistenza che meritano.