Oltre il 9 maggio!

Sono 80 anni dal 9 maggio 1945 che ha segnato la sconfitta del nazismo in Europa.
Sono 75 anni dal 9 maggio 1950 dalla dichiarazione di Robert Schuman, ministro degli esteri francese, che ha posto le fondamenta dell’Unione europea conferendo pace, prosperità, benessere e solidarietà tra i suoi popoli.
Il 2025, però, sarà ricordato come una linea di demarcazione tra il Vecchio Ordine mondiale del passato e il Nuovo Ordine mondiale per il futuro.
Siamo sicuri che oggi abbiamo ancora voglia di festeggiare il 9 maggio visto le guerre in corso e la povertà e la fame che fanno registrare ogni giorno nel mondo migliaia di morti?
Con l’inasprimento dei dazi voluto unilateralmente dagli Usa di Trump è finita già l’era della globalizzazione o vi sono altre strade da intraprendere?
Con il mancato rispetto del Diritto internazionale dove alcuni paesi si permettono di non osservare certe decisioni, forse, oggi iniziamo a capire che l’era della certezza e della stabilità è finita.
Governanti e governati, devono subito aprire gli occhi e svegliarsi da quel dormire beato e pacifico che faceva fare ad una parte del mondo bei riposi e sogni per consumare, a volte, più del necessario.
Chissà se presto tra i leader dei cosiddetti paesi dei “volenterosi” non ci sia un altro Schuman che faccia capire che il mondo, il nostro unico mondo, va preservato piuttosto che distrutto da bombe chimiche e nucleari?
Perché non denunciare l’inadeguatezza, oramai, di certe organizzazioni internazionali, come l’Onu, dove si prevede ancora il diritto di veto di 5 paesi membri permanenti (vincitori della Seconda guerra mondiale), nel suo Consiglio di sicurezza ma che bloccano qualsiasi decisione se uno di loro è parte coinvolta?
Perché’ non denunciare l’impasse dell’Ue, che ha dato per decenni pace e benessere, dove vige l’unanimità bloccando la sua riforma?
Chissà se una maggioranza dei paesi dei “volenterosi” non si organizzi finalmente per creare nuove istituzioni sovranazionali, democratiche e trasparenti, adottando decisioni a maggioranza semplice o qualificata?
L’auspicio è che certi Leaders, europei e di continenti diversi (come Africa, Asia, America Latina e Oceania), capiscano che andare avanti insieme con la civile convivenza (basta guerre, povertà e fame!) può portare solo prosperità e benessere a tutti nel mondo, riformando o creando nuove istituzioni sovranazionali democratiche, con risorse proprie, e adottando decisioni prese a maggioranza semplice o qualificate senza diritto di veto.
Siamo in una nuova era e quindi servono subito nuove idee, Leaders lungimiranti e capaci, nuove prospettive e organizzazioni sovranazionali adeguate ai tempi attuali per un futuro stabile e migliore.
In questo contesto anche la Svizzera può e deve dare il suo costruttivo contributo al 9 maggio.
Franco Oriti, dottore in Scienze Politiche Internazionali e membro del Comitato ticinese del Movimento Europeo Svizzero (MES)