Più strade, più traffico, meno salute

ll PoLuMe aumenterà il traffico nel Mendrisiotto! Lo ha ammesso perfino l’Ufficio federale delle strade (USTRA), ossia il promotore del progetto che prevede di potenziare a sei corsie l’autostrada A2 da Lugano verso sud. Esso stima infatti che questo ampliamento provocherà un aumento del traffico sulle strade del Mendrisiotto nel 2040 del +17,5%, cioè superiore all’incremento previsto in assenza del potenziamento autostradale. Come evidenziato nello specchietto riassuntivo delle proiezioni ufficiali Federali del traffico, riportato a margine, nel 2040 con PoLuMe, al paventato sgravio del -13% sulla Strada Cantonale Mendrisio-Chiasso, si contrapporrà un aumento di quasi il +20% sulla N2 Mendrisio-Chiasso. Senza contare l’impatto che avrà sui tratti stradali verso i valichi di frontiera, che saranno ancor più sollecitati di oggi. Inutile sottolineare che queste vie di collegamento sono già ora al collasso.
Questi dati dimostrano quanto illusoria sia la promessa di risolvere il problema del traffico nel sud del Ticino attraverso il potenziamento dell’infrastruttura. In realtà, non è difficile immaginare lo scenario che prelude l’ampliamento dell’autostrada. Permettendo a un maggior numero di veicoli di confluire alle uscite di Mendrisio, Chiasso e Stabio, non potranno che intensificarsi gli ingorghi, peggiorando l’inquinamento dell’aria che noi e i nostri figli respiriamo tutti i giorni.
Il Mendrisiotto da decenni denuncia i danni causati dal traffico nord-sud e transfrontaliero, che pesano sull’ambiente, sulla salute della popolazione e sulla qualità della vita di tutta la regione. Da notare, che nel 2022 a Chiasso l’ozono ha toccato un record storico, superando i limiti ammessi per ben mille ore. E da non scordare, che il traffico proveniente da nord è destinato ad aumentare con il raddoppio della Galleria del San Gottardo. Purtroppo, le rivendicazioni del nostro distretto sono rimaste finora inascoltate e sottovalutate. L’approvazione del progetto PoLuMe, nonostante l’opposizione di molti Comuni del Mendrisiotto, ne è l’ennesima riprova.
Il PoLuMe, con i suoi 12 anni di cantiere e 1.8 miliardi di investimento è costoso, invasivo e non ridurrà la concentrazione delle auto in circolazione, ossia l’unica soluzione che può dare respiro al nostro territorio. Come risulta dal recente “allarme rosso” per il clima lanciato dall’Organizzazione Mondiale Meteorologica (OMM), è sempre più urgente mettere in pratica tutte le misure possibili per ridurre le emissioni di CO2 per contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi come concordato nella Cop26 di Glasgow. Per la cronaca, se a livello mondiale abbiamo toccato un riscaldamento di 1,45 gradi, in Svizzera, a detta degli scienziati, ci situiamo addirittura a +2,5 gradi, a causa del clima continentale.
Le critiche condizioni ambientali in cui versa il nostro pianeta, esigono un approccio e delle scelte politiche innovative e lungimiranti, capaci di scostarsi da soluzioni consuete e superate, inadatte a risolvere le attuali problematiche.
Siamo tutti parte e causa dello stesso problema, che richiede un approccio condiviso e armonizzato a ogni livello: globale, locale e individuale.