Il commento

Re William amico dei senzatetto del suo regno

Quel ragazzo alto e atletico, che arrossiva come sua madre e scuoteva con grazia una gran zazzera bionda, quel ragazzo che abbiamo osservato commossi mentre seguiva con lo sguardo a terra il feretro di mamma Diana, quel ragazzo che sarà un giorno re d’Inghilterra, ha appena compiuto quarant’anni
Antonio Caprarica
23.06.2022 06:00

È effettivamente uno di quei riti pubblici di passaggio che ti fanno avvertire tutto il peso degli anni che si accumulano, e in questo so di condividere i sentimenti di buona parte dei miei ingrigiti coetanei in Gran Bretagna. Quel ragazzo alto e atletico, che arrossiva come sua madre e scuoteva con grazia una gran zazzera bionda, quel ragazzo che abbiamo osservato commossi mentre seguiva con lo sguardo a terra il feretro di mamma Diana, quel ragazzo che sarà un giorno re d’Inghilterra, ha appena compiuto quarant’anni.  

Di capelli biondi a William, duca di Cambridge, non ne restano più molti in testa. Ma in compenso nella foto che ha pubblicato per celebrare il gran giorno appare un uomo felice, in maglietta e calzoncini sullo sfondo del deserto giordano, abbracciato e coccolato dai suoi tre splendidi bambini avvinghiati a lui come tralci di vite. Sprizzano gioia da ogni poro. E un amore schietto e reciproco. Confrontando questa immagine di serenità familiare con quelle del bambino tenuto per mano da genitori che nemmeno si guardano, o dell’adolescente piegato dal dolore di un lutto troppo grande, eppure dignitosamente dritto in faccia all’avversità, non si può non concludere che la vita ha cercato di fare ammenda per i colpi che ha inflitto a Wills in anni ormai fortunatamente lontani.

Nessuno può prevedere quando il duca di Cambridge erediterà il trono, ma certo arrivato ai quarant’anni è un uomo maturo ormai in possesso di un suo stile. In ogni senso: nel guardaroba e nei comportamenti. A prima vista si direbbe che il principe non mostri lo stesso entusiasmo per l’abbigliamento elegante tipico del padre Carlo, o se è per questo del lontano prozio Edoardo VIII, il sovrano che abdicò ma consegnò alla storia del costume il tessuto Principe di Galles o il nodo Windsor.

William non è parimenti patito della moda sartoriale, ma tantomeno della dittatura dei grandi marchi. Il suo abbigliamento sportivo, specialmente nei tanti viaggi in climi caldi, è fatto di pantaloni e camicie (rimboccate al gomito) di lino leggero come l’aria, e quasi tutti firmati dallo stesso stilista italiano, Luca Faloni. In campagna invece la sua tenuta consiste invariabilmente di rustici pantaloni di fustagno e il solito vecchio giaccone Barbour che ha già affrontato parecchi inverni inglesi. Come papà (e come la moglie Kate, se è per questo) William ricicla allegramente i capi che gli piacciono, da un paio di vecchie Clark all’abito blue navy che lo accompagnano in parecchie cerimonie. 

A meno che, naturalmente, non debba figurare accanto alla sua Kate vestita da principessa delle fiabe in qualche appuntamento glamour con le celebrità del momento. Allora il duca di Cambridge si presenta, come l’anno scorso all’Earthshot Prize a Londra, con una fantastica giacca da sera in velluto verde scuro su maglione nero dolce vita che diventa subito icona di stile.  

Ma per me la tenuta che preferisco è quella che indossava qualche giorno fa per le strade di Londra, quando centinaia di futuri sudditi lo hanno incontrato a vendere l’ultimo numero di «Big Issue», il settimanale dei senzatetto che ha il suo patrocinio. Berretto rosso e giacchino dello stesso colore con su impresso il logo della rivista, il principe in incognito si è piazzato all’angolo di Rochester Row, vicino alla stazione Victoria, in compagnia di un homeless sessantenne, Dave Martin. Non ci è voluto molto perché i passanti lo riconoscessero e in 45 minuti William vendesse 32 copie, un record assoluto. Il ricavato è andato a Mr Martin e gli acquirenti si sono portati a casa non solo il giornale ma anche un selfie col futuro re d’Inghilterra.  

Quella foto non è solo un ricordo ma un programma politico. Testimonia che Guglielmo V sarà molto diverso dai suoi antenati sul trono, e non solo perché ai suoi compleanni si lascia ritrarre con la tenuta dei senzatetto invece che con le insegne della regalità. Fu mamma Diana a condurlo per la prima volta a 11 anni in un rifugio per homeless e lui - ha detto - spera presto di portarci i suoi bambini. La monarchia poggia sull’eredità della principessa. E suo figlio sarà il primo re d’Inghilterra che ha percorso i marciapiedi accanto agli ultimi del suo regno.