Pensieri dal battellino

Rigenerati nel futuro

Asia è già stufa della campagna elettorale ed è frustrata perché non c’è materia per la sua attività di microinfluencer del lago
Bruno Costantini
28.01.2023 06:00

Asia è già stufa della campagna elettorale ed è frustrata perché non c’è materia per la sua attività di microinfluencer del lago. Per postare cose virali ci vorrebbero gesti clamorosi (un* candidat* che salta dalla diga della Verzasca in nome del lupo o della pecora) oppure una proposta capace di rivoluzionare il corso della storia cantonale (ma come già diceva Plinio Verda è difficile immaginare una rivoluzione in una gabbia di conigli) oppure ancora il semplice coraggio della sincerità (per esempio ammettere che l’ammucchiata cetomedista, dalla destra fino alla sinistra, genererà solo fanfaluche cosmiche). Siamo anche in una società distratta e disattenta.

In questi giorni attracchiamo spesso il battellino davanti a Palazzo Civico. Così, in attesa di ricevere le casse di Barbera fatto col mulo da trasportare dall’altra parte del lago ad amici simpatici ma anche fumantini se si ritrovano con il gargarozzo a secco, ci capita di fare quattro chiacchiere con il sindaco Michele Foletti. L’altro giorno ci ha raccontato che, stufo di constatare come i consiglieri comunali non leggano i messaggi municipali, sta meditando di proporre questi messaggi in voce tramite podcast. Poiché il problema sollevato da Foletti non è circoscritto a Lugano, si può pensare che anche il Consiglio di Stato possa fare altrettanto e magari persino il Consiglio federale, benché qui occorra prudenza: non si vorrebbe che i podcast del Dipartimento dell’interno fossero trasmessi in anticipo, ovviamente all’insaputa di Alain Berset (che forse è anche consigliere federale a sua insaputa), alla stampa amica o che tale deve diventare. Asia è in ogni caso entusiasta di questo uso delle nuove tecnologie e suggerisce addirittura al sindaco Foletti di cominciare a scrivere i messaggi municipali tramite ChatGPT.

Per esempio, si vuole dare un segnale forte sulla stantia menata dell’autogestione degli ex molinari? Si indicano dei parametri (no scappati di casa, no Zanini Barzaghi, no brozzoni) e si chiede all’intelligenza artificiale di sputar fuori una proposta politica. Siamo proiettati nel futuro e in fondo il presidente del PLR, lo Spez stellato, già dimostra di esserne consapevole quando parla della «sostenibilità tridimensionale» che esalta la mia amica radical-chic pur avendoci capito poco. Anche nel PLR reale c’è chi non capisce ancora la tridimensionalità e finisce per far piangere lo Spez stellato. L’ex presidente della sezione di Lugano, Giorgio Grandini, pur precisando di non cambiare casacca, ha inaugurato una rubrica sul Mattino per dire che il Nano aveva ragione e che il settimanale leghista è l’unico medium in grado di promuovere la «rigenerazione» del Ticino (dando in fondo ragione a Giorgio Giudici che ha sempre sostenuto che la Lega è una costola del PLR). A Mendrisio al municipale liberale Massimo Cerutti è stata tolta la fiducia e con essa, anche per chiara volontà del PLR, il dicastero delle Aziende industriali, pare per inettitudine. Il ridimensionamento dell’uomo del caffè ricorda la profetica vicenda del dicastero cimitero di Torricella Taverne che toccò ad Amalia Mirante, oggi in corsa per Governo e Parlamento con il suo movimento Avanti nato dopo la rottura con il PS alla fine di un congresso socialista che, per riprendere le parole usate dal filosofo Massimo Cacciari sui travagli del Partito democratico italiano, si è rivelato «un dramma senza contenuti».

Aspettiamo la rigenerazione del Paese. Triplo uella.