Semisvincolo di Bellinzona

In questi giorni, come annunciato dai mezzi di informazione con toni entusiastici, viene messo parzialmente in funzione il Semisvincolo di Bellinzona Centro.
Non penso che ci sia tanto da entusiarmarsi, in quanto questo progetto prevede solo uno svincolo a metà (verso sud). Si, perché qualcuno ha pensato bene che metà per i Bellinzonesi poteva essere sufficiente, anche se è costato moltissimo (si può presumere a quasi un centinaio di milioni) e con 4-5 milioni in più sicuramente poteva essere uno svincolo completo con 2 rampe anche verso Nord e supplire a tutti i bisogni del traffico bellinzonese.
Va ricordato che negli anni ’70 del secolo scorso, era stata prevista una strada “espresso” che lungo l’argine del Fiume Ticino, sponda sinistra, avrebbe dovuto servire da collegamento veloce tra la parte Nord e Sud del Conglomerato di Bellinzona, a partire da Arbedo, Bellinzona e Giubiasco e con sbocco in zona Camorino. Questa strada avrebbe consentito di togliere tutto il traffico di attraversamento dal centro, sia dall’abitato di Galbisio che da via San Gottardo, e da notare che, buona parte del traffico di quest’ultima si concentra in viale Portone e alla sua fatidica “rotonda” dove sovente si nota un ammasso di pedoni, biciclette, auto, camion e bus…
Quest’arteria, (progetto interessante) avrebbe consentito l’accesso a tutti i quartieri di Bellinzona senza passare dal centro (configurazione a pettine), ma pensando alla prossima venuta dell’autostrada, il progetto fu contrariato dalla popolazione e in votazione fu bocciato.
Solo che i progettisti dell’autostrada hanno previsto uno svincolo a nord a Castione (con direzione San Gottardo e San Bernardino) e l’altro svincolo a sud tra Camorino e San Antonino. Questi svincoli sono molto distanti l’uno dall’altro e così tutto il traffico da e per il centro di Bellinzona è costretto ad attraversare tutto l’agglomerato. Durante gli anni il traffico di attraversamento è costantemente aumentato diventando sempre più intenso. Questo considerando pure che, il servizio dei trasporti pubblici è stato di molto ampliato.
Ora, dopo un’enorme spesa viene messo in funzione uno svincolo autostradale che sicuramente potrà diminuire sensibilmente il traffico di attraversamento di Giubiasco e Camorino, ma a Nord rimane sempre il caos di prima con autocarri e bus che percorrono la strada molto stretta dell’abitato di Galbisio ed in parallelo la via S. Gottardo che confluisce presso il collo di bottiglia della rotonda al Portone, non risolvendo per niente un problema decennale.
Con questa configurazione chi va verso nord o passa ancora tra le vie citate prima o va in autostrada verso sud e alla rotonda di Camorino-San Antonino inverte la rotta verso nord, alla faccia del risparmio energetico.
Per tornare ai toni entusiastici, direi che, a mio parere, vada un biasimo a chi ha pensato e concepito un progetto simile, e un grosso biasimo al Comune di Bellinzona (ai vari Municipali che hanno seguito tutto l’iter di questo processo nel tempo) e sicuramente alla Commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese che hanno accettato questo compromesso, e non hanno insistito per un progetto completo. Per i prossimi decenni questo evento potrà essere sempre ricordato come una grande occasione persa.
Mi piacerebbe leggere altre opinioni in merito e, a complemento di questo mio scritto, invito a leggere l’editoriale del 25 settembre 2024 sul Corriere del Ticino a cura del signor Alan Del Don.