Tram-treno, ex-scuole, Campo Marzio: progetti da ripensare

Mi chiedo si un parco al lago con una torre di cinquanta piani o più, che garantisce all’investitore profitti elevati per cent’anni, ma lascia alla città solo il verde e il cielo blue, sia veramente quel progetto “sognato”, capace di darla quel slancio che ha bisogno per ritrovare l’ottimismo degli anni ottanta in cui si poteva sentire ancora l’incontestata regina al Ceresio. Se vogliamo revivere di nuovo quei giorni gloriosi ed economicamente prosperi dobbiamo investire – vuol dire: investire di più - non solo nel turismo, ma anche e soprattutto nella cultura: Dove c’è cultura, c’è turismo! E per cultura non intendo solo concerti e mostre, che pure attirano pubblico, ma anche urbanistica, architettura - e nel contesto mobilita urbana: l’edificato è quello che crea l’immagine di una città e che definisce la vita nelle sue mura, tanto per chi la abita quanto per chi vi è solo di passaggio. Abbiamo distrutto molto di quella preziosa sostanza architettonica negli ultimi anni, in particolare nel centro: gli angoli medievale e i palazzi sette-, ottocentesche, che costituivano lo charme del piccolo gioiello al Ceresio e lo rendevano famoso. E vogliono ancora distruggere! Rovinare il lungolago con uno spiaggio e adesso Parco Ciani (e la Villa adiacente) con un padiglione per qualche fiera di secondo piano. Invece si tratta di valorizzarlo: tenerlo definitivamente libera anche da strutture provvisorie per congressi. Non altra volta una soluzione di compromesso, una via di mezzo che porta da nessuna parte. Ne abbiamo avuto bastanze. L’ultima a Cornaredo. Il disastro con il trasferimento, ora inevitabile, dell’amministrazione comunale nelle torri a fianco dello stadio per finanziarlo e lo spostamento dei campi di allenamento alla Maglia. Perché non i Campi di tennis che danno fastidio a Campo Marzio sud? Basta! Per fare davvero un passo avanti serve una nuova struttura di alta qualità architettonica a Campo Marzio, una struttura di un grande architetto di cui si parla poi - e il coraggio di sostenere l’investimento necessario (magari attraverso una collaborazione con una catena per albergo e l’AIL o un'altra impresa del settore per la parte infrastrutturale (parcheggio, energia, mobilità – progetto V2G).
Lo che vale per il Campo Marzio vale anche ancora di più per Piazza Ex-scuole. Perdiamo il treno se il tram arriverà in piazza prima che abbiamo deciso sul complesso multifunzionale, necessario e inevitabile, che vi dovrà sorgere, una struttura iconica che ridefinisce la zona senza ribaltare il suo contesto comunque storico, magari realizzata con un investitore privato sensibile e abbastanza ambizioso per una tale operazione. È impossibile di accontentarsi di una pensilina, una sorte di tettoia per alberi e parcheggio coperto per biciclette proprio in una delle aree più prestigiose della città dopo via Nassa e Piazza Riforma. Senza investimenti, niente ritorni! Con “halben Lösungen”, perché vogliamo risparmiare, e la pensilina per il tram-treno prevista alla stazione di Lugano centro è una “halbe Lösung”, non risolveremo problemi finanziari della Città! Mentre con un complesso multifunzionale prestigioso, firmato da un grande architetto di fama internazionale, potremmo creare non solo la stazione (sotterranea) per il tram-treno e forse qualche bus, ma, unita con una shop ville moderna, un attrattivo centro di servizio e comunicazione, degno di una città che crede al proprio futuro e si capisce sempre ancora come prima tra i piccoli e medie città nel nord della Lombardia. Raccordiamoci che Frank Gehry, con il suo museo a Bilbao ha portato una città industriale sconosciuta al centro del turismo internazionale e Jean Nouvel, con il KKL, ha trasformata la piccola Lucerna turistica in un centro mondiale di musica classica. Perché una operazione simile non dovrebbe funzionare anche a Lugano?
Un complesso iconico in Piazza Ex-scuole potrebbe diventare un nuovo punto d’identità del “grande Lugano”. In più che sua edificazione, se generosa e lungimirante, contribuirebbe anche alla soluzione di altri problemi urbanistici e sociali che chiedono interventi urgenti - se no, ci blocchiamo per cent’anni. Da partire dalla gestione del traffico. Solo una Entflechtung (cioè una separazione ordinata) delle varie arterie – da realizzare adesso - può portare a una soluzione duratura nel centro cittadino. E questo significa: introduzione sotterranea del tram-treno, anche per tappe. Prima tappa: (1) S. Anna. (2) E edificazione della Piazza Ex-scuole (con previsione di stazione sotterranea per tram-treno e bus) - indipendentemente dai progresso della linea Bioggio-Campo Marzio. (3) Realizzazione della tappa “Via Cantonale”. (4) Costruzione della stazione sotterranea Campo Marzio contestuale al nuovo Palazzo congressi. (5) Ultima tappa (sotterranea): Lugano Centro – Campo Marzio, eventualmente affidata alla prossima generazione. Dunque il completamento della linea Bioggio – Campo Marzio che sul perimetro della città diventa quasi metropolitana e collegherà in modo quasi futuristico l’aeroporto , la stazione FFS e il nuovo centro congressuale – un plus notevole anche in termini di marketing internazionale.
L’edificazione della Piazza Ex-scuole – allo stesso momento condizione e conseguenza dell’interramento della linea tram-treno - ci costringe a ripensare fondamentali momenti di questo progetto, ma porta anche vantaggi inattesi e imprevedibile al momento della sua concezione. Un complesso multifunzionale permette non solo l’integrazione organica della stazione sotterranea del tram-treno e la razionalizzazione (Entflechtung) delle linee del bus, ma porta con negozi, uffici e appartamenti di alto e medio alto standing anche vita in centro, imponendosi come contrappeso a Piazza Riforma e via Nassa (rivalorizzando essi allo stesso tempo nel loro carattere storico). In oltre ci consentirebbe – e questo è forse il più importante, se no, il più diretto e visibile aspetto di questa proposta - di rinunciare alla trasformazione del palazzo di via Posta in appartamenti di lusso. Potremmo ristrutturare l’edificio che oggi ospita l’amministrazione comunale in maniera sobria e non invasivo, spendendo 2 invece di 25 milioni, destinandolo alle nuove generazioni che seguono uno stile vita diverso. Così risolveremmo insieme al problema del traffico anche uno più ampio: la rivitalizzazione del centro e la mescolanza sociale (Durchmischung der Bevölkerung). Creare posteggi “lussuosi” per biciclette non risolve un problema: chi parcheggia la bici in Piazza Ex-scuole, spesso non vive in città, ma in periferia!
Possiamo ancora ripensare il progetto tram-treno: non è troppo tardi, ma dobbiamo allontanarci da soluzioni ovvie e comode che spostano i veri problemi solo a carico delle future generazioni.
Harry Zellweger, critico d’arte e gallerista
