Cosa fare

Teatro «off» per tutti

A Lugano-Figino la Fondazione Claudia Lombardi dà spazio alla nuova drammaturgia
Dimitri Loringett
28.10.2022 06:00

Sfogliando il numero di «AgendaSette» di due settimane fa, quello contenente il servizio e lo speciale calendario-inserto delle principali stagioni di prosa 2022/2023, si avverte l’ampiezza e la qualità dell’offerta teatrale nella nostra regione. Ma accanto alle principali stagioni di cui abbiamo parlato ci sono altre realtà interessanti, alcune consolidate – come il Teatro Dimitri a Verscio, per dirne una – altre emergenti, come la Fondazione Claudia Lombardi per il teatro, che nella sua sede di Lugano-Figino (località Cásoro) ha da poco inaugurato la nuova stagione.

«I nostri spettacoli non rientrano nel circuito “istituzionale”, se posso definirlo così, bensì in quello che in gergo si chiama “off”». Inizia così la nostra interlocuzione con Ylenia Santo, la direttrice artistica della Fondazione che, creata nel 2016, ha rilevato l’ex ostello di Figino che «in origine, nell’Ottocento, era una villa con un ampio parco», spiega Ylenia mentre visitiamo i diversi edifici e gli spazi che sono stati adattati per accomodare una varietà di artisti, «principalmente le compagnie teatrali in residenza artistica, solitamente per un periodo di una settimana e che selezioniamo in base a una call for projects (dossier di progetto sottoposti per valutazione – ndr), ma anche artisti come pittori o scultori, che possono usufruire dei locali che un tempo erano le stanze dell’ostello per allestire i loro atelier». Quindi siete una specie di comunità di artisti? «Ci piace definire il nostro un “centro di creazione”, un luogo, un ambiente dove artisti di diverse discipline possono “contaminarsi”, far nascere nuove idee e contribuire così ad accrescere il patrimonio cultural-artistico della nostra regione. Ma devo dire che, rispetto ai primi anni in cui assistevamo a una crescita “orizzontale”, accogliendo e promuovendo più forme di espressione artistica in cartellone, oggi siamo più “verticali” e miriamo a radicarci maggiormente nel territorio, tornando a focalizzarci sulla missione della Fondazione, ovvero sostenere le compagnie teatrali e diventare un punto di riferimento per la nuova drammaturgia, accogliendo lavori ancora in fase di sperimentazione e favorendo l’incontro ravvicinato tra pubblico e artisti», chiosa la nostra interlocutrice.

Voci di dentro
Prende ispirazione dal titolo della commedia in tre atti di Eduardo De Filippo il nome della nuova stagione della Fondazione, che si prefigge di raccontare il mondo presente, con le sue contraddizioni, i suoi malanni e i suoi desideri. Voci di dentro è infatti uno sguardo attento alle molte sfaccettature dell’uomo e della donna del nostro tempo. «Al centro della nostra programmazione c’è naturalmente il teatro», spiega Ylenia Santo. «Abbiamo due attività in questo ambito: le citate residenze artistiche, attorno alle quali definiamo la stagione annuale che vede drammaturghi giovani, ma non solo, ospiti nella nostra struttura. Poi abbiamo il concorso testinscena, un bando biennale di teatro contemporaneo che è stata la prima iniziativa della Fondazione. La quinta edizione si è appena conclusa e a inizio 2023 (il 21 e 22 gennaio al Teatro Foce di Lugano –ndr) presenteremo lo spettacolo vincitore, Giostra, della compagnia Agemò, che propone un’analisi attenta della vita di una coppia che diventa routine, fino a quando una voce accattivante come il canto di una sirena spezza ogni meccanismo».

Il teatro «fuori»
L’estate prossima, a Luglio, si svolgerà nuovamente la rassegna gARTen, questa volta nella forma di festival, della durata di quattro giorni. Il focus resterà sul teatro e sulle forme d’arte ad esso connesse, passando per danza, physical theatre e narrazione. Ad aprire il festival sarà una giornata (il 5 luglio) dedicata agli allievi ed ex allievi dell’Accademia Teatro Dimitri che proporranno le loro performance.

Per tutti i dettagli sulla stagione 2022/2023: www.fondazioneteatro.ch.

Scopri di più sugli eventi in agenda dal 28 ottobre al 3 novembre sfogliando «AgendaSette» n. 43, in allegato venerdì al «Corriere del Ticino» e sempre a portata di smartphone e di tablet con l'app CdT Digital.