Hub aprile Editoriale

Bally, ballando

Un crocevia di storie
Tommy Cappellini
Tommy Cappellini
23.04.2022 06:00

Un paio di mesi fa ero a Manno da Carlo Terreni, presidente di Lifestyle-Tech Competence Center, un uomo che è una rubrica vivente, un’agenda umana, se volete coprire i famosi sei gradi di separazione, nel Ticino dell’impreditoria e dell’innovazione non avete che lui e pochi altri. Si beveva un caffè - io una cioccolata corretta rum accompagnata da quei dolci di semi di papavero che vanno molto nell’Europa orientale e in Israele - e a un certo punto ecco fiorire dalla conversazione una di quelle notizie che definisco «Hub in purezza»: Bally sta digitalizzando il proprio archivio storico in un’impresa che ha del titanico. Ogni mese dal deposito di Schönenwerd vengono portati in Ticino interi lotti di scarpe e qui vengono scansionate nei minimi dettagli. Parliamo di decine di migliaia di modelli. «Che meraviglia!» dico a Carlo. «C’è tutto:il passato e il futuro, l’artigianato e l’high-tech, l’analogico e il digitale, e quella pazzesca voglia che hanno alcune aziende con una vita secolare alle spalle di fiondarsi senza remore nell’avvenire». Di fatto, Hub è un magazine-crocevia che intercetta storie sia «orizzontali» (in senso geografico:dal Ticino alla Svizzera al mondo, e viceversa) sia «verticali», cioè provenienti dal passato e dirette altrove con quello spirito sommamente esplorativo che, come diceva Cristoforo Colombo (va bene, a esser sinceri è il mitico Gérard Depardieu in 1492 - La conquista del paradiso di Ridley Scott), è ciò che fa la vera differenza tra gli uomini. E tra le imprese. «Carlo, sarà la prossima cover story di Hub!». Care lettrici, cari lettori, eccola qui.