Fiamme effimere che ci insegnano a costruire

La prima si alimenta di storia, clima, geografia, tradizioni, vita sociale, politica ed economica. La seconda si occupa delle emozioni che generano gli stati d’animo. Per dirla tutta: l’architettura è il ponte tra il DNA di un luogo e il suo futuro. Ma il futuro, nell’era informatica della «cultura globale ricca del proprio meticciato», è quello raffigurato da Marcos Novak negli scritti dei laboratori Babel 2000 con vertiginose parole: «architettura liquida» (adattabile all’uomo che accetta «la rottura dell’opposizione di fisico e virtuale»), «transarchitettura», «avatar-architettura» e altre ancora. L’effimero Galaxia Temple costruito e bruciato al Burning Man 2018 riassume bene questa «architettura parametrica» che vede l’abbandono di sistemi costruttivi passivi e stanchi e spinge (provoca) l’uomo a ritrovare un suo spazio di appartenenza.