HUB

Limoni amari

Mia madre, le mie vicine di casa e la nostra nostalgia
© Shutterstock
Dina Aletras
20.06.2022 06:00

Sono nata a Londra da una famiglia greco-cipriota (mamma cipriota, papà cretese) e ho capito presto il valore della mia «grecità»: ho imparato la cultura, la tradizione e il rispetto per la mia terra ed ho nel sangue l’identità mediterranea. Per circostanze impreviste (la guerra del 1974 a Cipro, che ha diviso l’isola) la mia famiglia ha scelto di rimanere nel Regno Unito. Quando arrivarono lì per motivi di lavoro, nel 1958, il progetto era di tornare presto ai loro limoneti, ma, con l’aggravarsi dei problemi a Cipro, divenne evidente che non saremmo mai stati in grado di rimpatriare e perdemmo tutto. A 48 anni di distanza mia madre sogna ancora di tornare a casa. Ora guardo le famiglie sfollate dalla guerra che devono fuggire in luoghi sconosciuti, con il desiderio di tornare in patria. Una madre ucraina con due bambini si è trasferita nel piano sotto il mio; sopra vive una signora russa con i suoi figli. Ci incontriamo sulle scale la mattina quando accompagniamo i bambini a scuola, ci sorridiamo e ci scambiamo una parola gentile. Un affetto che tre madri capiscono. Parliamo della situazione ed entrambe le donne sanno che il ritorno nei loro Paesi (Ucraina o Russia) è al momento impossibile. La conclusione è che vogliamo tutti che i nostri figli crescano e si sentano orgogliosi delle loro origini e che è nostro dovere educarli all’idea che le persone non possono essere disprezzate solo perché si trovano da una parte o dall’altra della barricata.