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Primavera di bellezza

A Lugano Elegance sfileranno auto d’epoca dai dettagli fastosi
© CdT/Gabriele Putzu
Gabriele Putzu
Agostino OrseolieGabriele Putzu
23.04.2022 06:00

Promuovere la cultura dell’auto d’epoca in Ticino facendo conoscere la cultura locale attraverso il collezionismo: questa è l’aspirazione della Lugano Elegance, concorso d’eleganza ideato dal Lions Club Monteceneri, che tra pochissimi giorni, il 30 aprile, farà sfilare in Piazza della Riforma e premierà alcuni meravigliosi esemplari di veicoli storici. «L’automobile non è soltanto un mezzo di trasporto, ma un veicolo di propulsione nella storia dell’uomo. Un aggregatore e acceleratore di progresso, industriale e sociale», sottolinea Massimo Albertini, coordinatore e animatore culturale del concorso. «La genesi della Lugano Elegance si colloca spontaneamente nel solco delle manifestazioni a scopo benefico Lions In Classic, organizzate dall’appassionato collezionista Claudio Mosconi già dal 2013, ma da subito ha voluto imporsi come un nuovo riferimento internazionale per gli appassionati. In questo senso, la prima edizione del 2019 è stata esplorativa, mentre ora, dopo la forzata pausa resa necessaria dalla pandemia, c’è tanta voglia di far uscire di nuovo le auto dai garage e di farle ammirare a conoscitori, appassionati e semplici curiosi». Mentre scriviamo sono ancora aperte le iscrizioni al Concorso e in base alle domande ammesse verranno ottimizzate le categorie.

/ Conversando sul lungolago. Massimo Albertini, coordinatore del concorso Lugano Elegance, a bordo di una Lea Francis 2LFS del 1928;Matt Faoro e Joost Vreeswijk su una Jaguar C-type, replica del modello 1953; Paolo Pedersoli su una Fiat 1100 TV Spider Trasformabile del 1955 foto di Gabriele Putzu
/ Conversando sul lungolago. Massimo Albertini, coordinatore del concorso Lugano Elegance, a bordo di una Lea Francis 2LFS del 1928;Matt Faoro e Joost Vreeswijk su una Jaguar C-type, replica del modello 1953; Paolo Pedersoli su una Fiat 1100 TV Spider Trasformabile del 1955 foto di Gabriele Putzu

Il comitato di selezione ha in animo di creare dieci classi (Prewar, American Muscles, Gran turismo a motore anteriore, Gran turismo a motore centrale/posteriore, Sportive inglesi, 4 cilindri twin cam, Scoperte italiane anni Cinquanta e Sessanta, Lancia rally icons, Vetture Formula, Fuoriserie) fra le quali sarà eletto un Best of Show, come da consuetudine delle grandi classiche d’eleganza internazionali, da Villa D’Este a Pebble Beach. Come nota animata, il Best of Show Trophy è stato ideato da Marco Pagot, il cui cognome rimanda ai celebri Calimero e Draghetto Grisù. «I giurati saranno gli stessi del Concorso d’Eleganza di Villa d’Este, per garantire un altissimo livello di competenza. Tuttavia, rispetto alla kermesse lariana, abbiamo un tono più confidenziale, più orientato al pubblico e decisamente più romantico. Niente concept futuristici né auto contemporanee, per intenderci. Vogliamo essere il più evocativi possibile:sul fascino che dovranno emanare le auto in sfilata non si può scendere a compromessi. Avremo un parterre di vetture eccezionali, certo, fra le quali numerose Lancia sportive, vetture Formula e una Arnolt Bristol Bolide di Bertone, ma non solo fuoriserie o auto per ricchi». Benché l’edizione 2022 della Lugano Elegance si appresti a ospitare collezionisti provenienti da Germania, Italia, Francia, Regno Unito e altri Paesi per un totale di circa cinquanta vetture in gara, a caratterizzare l’evento sarà precipuamente, come anticipato, un forte legame con il territorio.

/ Fascino vintage A sinistra, Massimo Albertini; qui sotto, un’occhiata tra amici dentro la Jaguar C-type di Joost Vreeswijk foto di Gabriele Putzu
/ Fascino vintage A sinistra, Massimo Albertini; qui sotto, un’occhiata tra amici dentro la Jaguar C-type di Joost Vreeswijk foto di Gabriele Putzu

«Al personalismo dilagante vogliamo opporre un’etica partecipata, che ci porti a fare distretto», spiega Albertini. «Dopo i tempi oscuri e deprimenti delle quarantene, la nostra ambizione è quella di ridare vita al centro di Lugano, ai suoi negozi, ai suoi ristoranti, di far conoscere il Ticino, e non solo per le bellezze storico-naturalistiche, ma anche per le sue ricchezze manifatturiere e artigianali. In questo tentativo di attrarre un turismo coltivato, l’automobilismo d’epoca è sicuramente il veicolo privilegiato. Abbiamo inoltre trovato comunanza di intenti con Matt Faoro, general manager di The Lonville Watch Co. - di cui ho letto una vostra intervista proprio su Hub - per sfruttare altri eccellenti volani di promozione delle attrattive ticinesi, come l’alta orologeria e la nautica d’epoca, coinvolgendo Lonville e la Cantieri Navali Classici di Capolago. Per fortuna sono stati tanti gli sponsor e i partner che si sono mostrati motivati in questa impresa condivisa e ci conforta il patrocinio delle istituzioni, come Città di Lugano e Lugano Region, che hanno capito la potenzialità di questo appassionarci insieme».