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Quanto (non) costa avere uno yacht

Il chartering raccoglie successo tra i proprietari e chi desidera strepitose vacanze in barca
CdT/Archivio
Tommy Cappellini
Tommy Cappellini
21.05.2022 06:00

Quello della nautica è senza dubbio un mercato di alta gamma, il che lo rende un mondo affascinante e suggestivo. Un mondo che non è per tutti e di tutti, ed è proprio questa esclusività che fa della nautica un mercato ammaliante e di nicchia, che spinge anche ad avvicinarsi alla sfera del charter di alto livello. Le barche sono delle vere e proprie case (isole, per i più fortunati) galleggianti, una fuga dalla quotidianità e un ponte tra la natura e l’uomo. Non è un caso che con lo scoppio della pandemia, la barca è stata rivalorizzata come un luogo sicuro dove trascorrere tempo con famiglia e amici mentre si naviga verso posti unici ed esclusivi. Negli ultimi anni, una conseguenza, per certi versi inaspettata, è stata l’esplosione nella richiesta di vacanze in barca tale che la domanda supera di gran lunga la disponibilità. Definire il charter di una barca come un semplice noleggio sarebbe riduttivo, perché è un vero e proprio percorso quello di scegliere lo yacht adatto alle proprie esigenze e al tipo di esperienza che si vuole vivere.

Una cliente che decide di approcciarsi a questa sfera può ritrovarsi, in alcuni casi, sopraffatto e incapace di muoversi nella giusta direzione, quindi il primo passo è sicuramente quello di affidarsi a una società charter seria con broker professionisti. Come spiega Corrado Di Majo – fondatore di Equinoxe Yachts, specialista nel charter e società leader del brokeraggio nautico internazionale da oltre trent’anni – «il nostro lavoro non è solo trovare la barca in base al budget del cliente, ma è soprattutto la capacità di consulenza ovvero di capire quali sono le richieste e le esigenze reali di chi abbiamo di fronte. Poi, la conoscenza del mercato e l’avere rapporti tecnici e professionali con i migliori progettisti e cantieri del mondo, ci aiuta a essere un punto di riferimento del charter e quindi a trovare le soluzioni migliori per i nostri clienti. Ciò significa anche riuscire ad offrire servizi, prodotti assicurativi, contratti cautelativi». Esistono una serie di variabili - budget, stagionalità, destinazione, tipo di vacanza e numero di ospiti - che determinano la scelta delle barche da proporre al cliente.

Il lavoro del broker è anticipare le sue esigenze e guidarlo nelle scelte. Il costo di una vacanza in barca può variare da un minimo di 4.000 CHF a settimana per piccole barche a vela senza equipaggio fino ad un massimo che può raggiungere e superare il milione di franchi a settimana per motoryacht di 60 metri e oltre. In generale, più aumentano le dimensioni dello yacht, più sale anche il prezzo, ma questa non è la sola variabile perché spesso la tariffa viene influenzata anche da altri fattori quali performance, design, modello, anno di costruzione, numero di persone di equipaggio. Fondamentalmente le soluzioni proposte dalle società charter, come la stessa Equinoxe Yachts, sono due: la prima è la soluzione «Bareboat» (a vela o a motore), ovvero la locazione di barche senza equipaggio, ma con cliente/consumatore in possesso della patente nautica oppure, se così non fosse, con lo skipper a bordo.

A livello contrattuale questo indica che il cliente si assume piena responsabilità dello yacht. In questo caso le dimensioni vanno dai 10 ai 18 metri di lunghezza. Molte volte la scelta ricade sul «Bareboat» perché permette, al cliente esperto, grande libertà nelle scelte di navigazione. La seconda soluzione è il «Crewed Charter» di grandi yacht e megayacht a vela o a motore con equipaggio a bordo, con dimensioni che variano tra i 18 e i 100 metri di lunghezza. Questa opzione è per chi vuole essere coccolato in tutto e per tutto e vuole vivere una vacanza in completo relax. È l’equipaggio dello yacht che si prenderà cura di ogni esigenza: dalla preparazione del cibo al lavaggio della biancheria, assisterà ogni richiesta e si occuperà anche della navigazione. Questa soluzione – spiega Di Majo, di Equinoxe Yachts – prevede che contrattualmente la responsabilità a bordo sia del comandante e non del cliente. Un altro grande tema è che tipo di barca scegliere: vela o motore? E poi, si vuole una barca planante, semi-dislocante o dislocante? Non esiste una risposta assoluta, la scelta è del tutto personale. Solitamente chi sceglie la vela ha un legame particolare con il mare e lo conosce bene. La percezione del «vivere la barca» è diversa e navigare diventa un punto di contatto con la natura. Le barche a vela, però, si suddividono in monoscafi e multiscafi, quest’ultimi conosciuti anche come catamarani, e la cui richiesta per il charter è in continuo aumento perché garantiscono sicuramente grande comfort, stabilità e spazi, interni ed esterni, più ampi a parità di lunghezza con un monoscafo tradizionale. Inoltre, il catamarano ha un pescaggio limitato e dunque può ancorare più vicino a riva e trovare facilmente ridosso, è largo, non si inclina e quindi è molto comodo sia in navigazione che all’ormeggio. Chi, invece, è alla ricerca di avventura e genuinità nella navigazione, opterà per un monoscafo dove si è un tutt’uno con il mare e il vento. A volte è tuttavia necessario essere un po’ più sportivi perché gli spazi sono più ristretti, anche se forse è qualcosa che passa in secondo piano quando si ha il vento tra i capelli e si vede lo scafo che taglia le onde mentre si naviga verso l’orizzonte. Anche le barche a motore non sono da meno, quello che però cambia alla base è: la «cultura del mare». Chi opta per una barca a motore dovrà decidere cosa si aspetta dall’imbarcazione. In poche parole quali performance e caratteristiche si stanno cercando? Lo yacht a motore è adatto a chiunque, con tutti i comfort di casa propria ma anche con quel qualcosa di unico: piscina, beach club, cinema con vista mare, water toys, tender, e attrezzature per sport acquatici come snorkeling o sci nautico. Insomma, si ritrova quel lusso che incanta sempre – e da sempre - chi «guarda da fuori». E il lato adrenalinico e un po’ avventuriero di chi sceglie il motore viene spesso colmato dalle velocità della barca, e quindi dalle performance che è in grado di fornire. Indifferentemente dalle scelte personali che ognuno desidera fare, la vera bellezza è nel vivere un’esperienza ineguagliabile.