La domenica del Corriere

Giustizia, mattoni e milioni: lungimiranza o follia?

Il dibattito sulla votazione per l’acquisto dello stabile EFG - Soldati: «Non risolve nulla» - Branda: «Problemi sempre maggiori» - Mirante: «Investimenti non buoni a prescindere» - Quadranti: «Soluzione lungimirante»
©Chiara Zocchetti
Red. Ticino&Svizzera
19.05.2024 20:05

L’acquisto dello stabile EFG per dare vita alla Cittadella della giustizia e qualche battuta sullo stato di salute del terzo potere dello Stato. Quella andata in onda domenica è stata una puntata tra Giustizia, mattoni, milioni e tensioni, come quelle emerse all’interno del Tribunale penale cantonale. Ma il fulcro della discussione de La domenica del Corriere moderata da Gianni Righinetti, è stata la votazione del prossimo 9 giugno, da dentro o fuori per lo stabile in centro a Lugano, dal costo di 76 milioni di franchi e un progetto che, complessivamente (stando alle cifre ufficiali), prevede un investimento complessivo di oltre 200 milioni sull’arco di diversi anni.

Il primo a prendere la parola è stato Mario Branda, sindaco di Bellinzona e già procuratore pubblico, favorevole all’investimento: «Si sostiene che tutto è cambiato, c’è stata una pandemia, delle guerre, ma il problema per la Giustizia, a partire dalla logistica è cambiato sì, ma in peggio. Già 15 anni fa si parlava dei problemi di Palazzo di giustizia. È un passo da compiere, anche per dare un po’ di decoro». Dal canto suo Roberta Soldati (parlamentare UDC) ha sostenuto il no all’acquisto: «Non è corretto che il popolo si assuma i costi dell’inattività politica che dura da anni, dal 2008. Non è corretto fare credere ai cittadini che con l’acquisto di questo palazzo verranno risolti tutti i problemi. Occorre essere onesti. Così non è». A dare man forte a Branda, c’era il parlamentare PLR Matteo Quadranti, relatore del messaggio governativo e profondo conoscitore del dossier che segue da anni: «Se siamo chiamati a votare è perché è stato promosso il Referendum finanziario obbligatorio. Se il Parlamento avesse approvato l’emendamento targato UDC che diceva che 66 milioni sarebbero andati bene, non saremmo qui. Tutto per 10 milioni. E le problematiche sarebbero scomparse come d’incanto». E su questo Soldati ha risposto: «Si parla di milioni come se non contassero nulla». Al suo fianco Amalia Mirante (deputata di Avanti con Ticino&Lavoro). Righinetti ha rilanciato: gigantismo? Ma la Giustizia in diversi Cantoni oltre San Gottardo opera all’interno di edifici di tutto rispetto. Siamo sempre noi a lamentarci e a farci del male? «Chiediamoci cosa è dignitoso e decoroso. I cittadini sono confrontati con la sostituzione dell’automobile e possono scegliere tra un’utilitaria e una di lusso. Anche la prima può essere dignitosa e decorosa se assolve allo scopo. Ci vuole rispetto per i soldi dei cittadini. E li spende in un momento in cui chiede agli stessi cittadini delle manovre tutte sacrifici». Righinetti ha rilanciato: ma da economista non occorre diversificare tra ciò che è investimento dalla spesa corrente? «Assolutamente, ma non per forza gli investimenti sono tutti buoni a prescindere. Solo lo stabile EFG costerà 16 milioni l’anno».