La domenica del Corriere

Sovranità o sovranismo, la differenza che infiamma

Bühler: «Tematizziamo l’indipendenza» – Canetta: «Pioli di una scala sovranista» – Gendotti: «Quale sostanza dietro l’etichetta?» – Bertoli: «Lavoriamo per il territorio»
Marco Bertoli, Alain Bühler, Gianni Righinetti, Sabrina Gendotti e Maurizio Canetta. ©Chiara Zocchetti
Red. Cantone
04.05.2025 20:00

«È stato fondato in Gran Consiglio l’intergruppo parlamentare “Sovranità e indipendenza”, che vede tra le sue fila deputati di UDC, Lega, PLR, Centro e PC. Il gruppo nasce con l’obiettivo di riportare al centro del dibattito politico cantonale i temi della sovranità e dell’autodeterminazione, sia a livello svizzero che ticinese». Il Corriere del Ticino aveva riportato così la notizia, un paio di settimane fa, annunciando un’iniziativa che ha fatto subito discutere. Da qui la riflessione di Gianni Righinetti all’inizio della puntata di ieri de La domenica del Corriere. «Sovranita, sovranismo, primanostrismo, populismo: in politica sono sinonimi? In Ticino, d’altronde, si registra una sorta di spinta. Da dove viene questa spinta? E a che cosa tende?».

Una mossa elettorale?

Chiamato a rispondere per primo, il deputato dell’UDC Alain Bühler. È stato lui a firmare il comunicato del nuovo intergruppo. «Lo scompiglio creatosi? Incomprensibile! Gli intenti sono chiari. Vogliamo tematizzare sovranità e indipendenza. È fondamentale che si faccia anche a livello cantonale, e non solo federale. L’idea è quella di focalizzarsi sui due principi e sulle prerogative dei vari livelli istituzionali». Maurizio Canetta (PS) però non si fida e parla di una «mossa elettorale legittima, in funzione pre-Cantonali e Federali». Poi puntualizza: «La sovranità, in sé, è un tema su cui tutti siamo d’accordo, ma a preoccuparmi è lo scivolamento semantico, facilissimo, verso il sovranismo. E allora nessuno contesta l’intergruppo, ci mancherebbe, ma qui mi sembra si stiano mettendo in campo i pioli per costruire una scala sovranista». Marco Bertoli (PLR), pure tra i firmatari, così come il presidente cantonale di partito Alessandro Speziali - la cui firma forse è quella che più ha fatto discutere in questi giorni - prende le distanze, subito, dagli «ismi». E dice: «Li odio, non fanno parte della mia visione politica, e mi sento di parlare anche per il presidente, la cui scelta è sicuramente stata ben ponderata. Il tema importante è quello della sovranità e dell’autodeterminazione. Poi una visione comune non sempre ci sarà, ma sarà interessante approfondire i temi d’attualità». Bertoli sottolinea: «Non vedo all’orizzone uno stravolgimento politico generato da questo intergruppo, bensì un lavoro che vada a beneficio del territorio, in modo che possiamo autodeterminarci sui temi che ci interessano da vicino». Co-presidente dell’intergruppo «Sovranità e indipendenza» è anche Gianluca Padlina, del Centro. Sabrina Gendotti, al contrario del collega di partito, non figura invece tra i membri. «Gli intergruppi lasciano il tempo che trovano», sottolinea in entrata la deputata. Poi si chiede: «Ma che cosa ci sarà dietro l’etichetta? Voglio capire quale sarà la sostanza, quali saranno gli oggetti di discussione. È evidente che in Europa stiamo assistendo a uno spostamento verso l’estrema destra, e noto che spesso il tema principale è proprio il sovranismo, la volontà di riappropriarsi della propria sovranità nazionale. E la cosa mi fa un po’ paura. Significa isolarsi, dimenticare quel che succede nel resto del mondo. Non possiamo fare tutto da soli».

Il rischio dell’isolamento

Sia Bühler sia Bertoli prendono le distanze da questa equazione: sovranità uguale isolamento. Il deputato PLR infatti sottolinea: «Il senso non è tirare su i muri, bensì lavorare per il bene del territorio». Insomma, come se ci fosse un pregiudizio di fondo attorno al termine «sovranità». Lo stesso Bühler, che si riconosce quale sovranista - «Se volete darmi del sovranista, be’, io lo sono» - puntualizza che «l’UDC non è mai stata per i muri. Semplicemente non ci sta bene se altri decidono per noi. Ed è questo a distinguerci dalla sinistra. Vogliamo che ad avere l’ultima parola sui temi strategici sia sempre il popolo svizzero». Ma quindi la creazione di questo intergruppo non simbolizza uno spostamento di più partiti verso l’UDC e verso la destra? «Portare personalità così differenti dalla mia parte? La vedo dura». Canetta si stupisce: «Sì, mi stupisce l’adesione di Bertoli e Speziali, perché fanno il gioco del sovranismo. Lo stesso papa Francesco aveva detto più volte no al sovranismo, definendolo come una chiusura in un’epoca per giunta segnata da un egoismo imperante». Bertoli respinge la provocazione: «Non sono un “pollo”, e non siamo liberali che vanno con l’UDC, qui la componente fondamentale è l’autodeterminazione». E allora Sabrina Gendotti pone un ulteriore argomento sul tavolo, quello delle priorità. «In questo momento, il Cantone ha ben altre priorità, in agenda, e diverse gatte da pelare, a cominciare dalla sua situazione finanziaria. Governo e Parlamento devono tornare a discutere e a confrontarsi. E allora, benissimo temi come sovranità e indipendenza, ma non dimentichiamoci del resto». Come la dignità del lavoro, portata in piazza dalle manifestazioni del Primo Maggio. La domanda di Righinetti: «Anche lì c’è del populismo?». Canetta: «Parliamo di una manifestazione popolare e di richieste che sono tutto meno che populiste». Bühler non condivide: «Certi attacchi sono populisti, invece. Va rispettato anche chi il lavoro lo crea». Bühler è critico anche su un altro aspetto chiamato in causa dal vicedirettore del Corriere del Ticino, quello del referendum facoltativo sul pacchetto di accordi con l’UE: «Una decisione scandalosa. Il Consiglio federale ha paura del voto popolare. Ecco: con il pacchetto cederemo una parte della nostra sovranità nazionale». Un tema, insomma, buono anche per l’intergruppo.

Le definizioni: quattro concetti spesso confusi

Sovranità: potere supremo di uno Stato di autogovernarsi senza ingerenze esterne.

Sovranismo: dottrina politica che afferma la supremazia della sovranità nazionale contro interferenze esterne.

Primanostrismo: orientamento politico che chiede di dare priorità ai cittadini residenti nei diritti e nelle opportunità, spesso in chiave protezionista e anti-immigrazione.

Populismo: atteggiamento politico che si presenta come voce del popolo contro le élite, semplificando i problemi complessi e promettendo soluzioni immediate.