Due ruote

Andare in moto è uno degli hobby preferiti in Svizzera

La moto, oltre che un mezzo di trasporto è, da sempre, soprattutto passione: ecco perché anche da noi sempre più persone amano cavalcare le due ruote.
La BMW 1R250 GS è la terza moto più venduta in CH nella prima metà dell’anno.
21.07.2022 07:30

Da moltissimi anni in Svizzera il motociclismo è un bellissimo hobby per un sacco di persone, che in maggioranza lo ritengono il miglior modo di vivere il proprio tempo libero. Per altre è anche un’appassionante attività sportiva. Ma è stato durante la pandemia che molti hanno riscoperto le sensazioni che regala una motocicletta, o uno scooter, quando si trasforma in vero e proprio mezzo di trasporto individuale. Lontano dagli affollamenti nei mezzi pubblici e senza correre il rischio di «scomodi» passeggeri. Diciamocelo! Semplicemente un utile mezzo di trasporto. In ogni caso, la moto alle nostre latitudini rimane amatissima principalmente nel tempo libero.

Certo, moto e scooter sanno farsi valere anche come veicoli veloci in certe fasi critiche della circolazione, e di posteggio, quando ci si reca al lavoro o a scuola. Per tanta gente significa anche sport, a osservare l’affluenza nei circuiti a noi più vicini di Germania, Francia e Italia, di centauri/e provenienti dalla Confederazione.

Motociclisti di ritorno

Molte persone guidano esclusivamente nel tempo libero, altre tornano a farlo dopo una pausa prolungata, dovuta alla nascita di un bambino o perché il lavoro non lo permetteva. Chi risale in moto dopo qualche anno è tenuto a non sottovalutare le proprie capacità e a prestare molta attenzione, avverte la germanica Gesellschaft für Technische Überwachung (GTÜ). Sterzare, ingranare le marce, scalare e frenare sono azioni che possono funzionare senza troppi pensieri anche dopo anni di «astinenza». Tuttavia, è importante concentrarsi sul traffico stradale, che non migliora con l’età, proprio come la forma fisica. I conducenti «di ritorno» non dovrebbero subito testare i propri limiti, bensì girare parecchio su strade conosciute, in modo da riprendere la necessaria confidenza con le caratteristiche della moto. Al rientro molti acquistano una moto nuova, e anche questo richiede un po’ di tempo per abituarsi. Le motociclette di oggi sono diventate molto più sicure, ma in molti casi sono anche molto più potenti. Non a caso sulle moto è notevolmente aumentato il numero di sistemi di assistenza. L’addestramento formativo in materia di sicurezza non è raccomandato solo al motociclista di ritorno. Occorre saper controllare la moto in velocità, ma anche sapersi destreggiare a marcia lenta in spazi ristretti. Alcuni - furbi - neofiti hanno cominciato a prenotare delle lezioni di guida pratica presso una scuola guida, senza lo stress degli esami.

Mercato e tendenze

Le statistiche dei primi cinque mesi di un mercato che sta rientrando dall’abbuffata degli ultimi due anni, rivelano una tendenza alle tradizioni: urban style ed enduro declinate in grosse cilindrate. Salta all’occhio il calo delle vendite nella categoria ottavo di litro - 3082 unità (meno 32 percento) - rispetto alle moto grosse, 3478 le moto fra 750 e 1000cc e 3607 quelle oltre i 1000cc. Dati che fanno pensare a un ritorno alla tradizione per quanto concerne le cilindrate. In totale le moto immatricolate sono state 14.870. Le tre più vendute: Yamaha MT 07 (555 unità), Kawasaki Z900 (387) e BMW R 1250 GS (309). Gli scooter venduti sono stati 24.249; in netta crescita gli elettrici, che rispetto al 2021 hanno quasi raddoppiato, da 683 a ben 1.184 unità.

Abbigliamento

Certo non bisogna lesinare sull’abbigliamento protettivo. Sconsigliato tirare fuori le «vecchie cose». Che si tratti di tuta, casco o stivali, i materiali invecchiano! Gli esperti consigliano di sostituire il casco motociclistico dopo cinque anni. Per quanto riguarda la protezione del collo e della colonna vertebrale, i nuovi ritrovati tecnici, come airbag e collari, offrono una protezione migliore.

Il 75° di Lambretta

1947-2022 - 75° Anniversario Lambretta. Nel 1947 la prima Lambretta entra nel mercato italiano. Subito dopo, nuovi modelli conquistano le strade di tutti i continenti. Diventa oggetto di culto, di icona moderna, uno stile di vita. Da allora i suoi modelli hanno fatto girare la testa e conquistato il cuore di milioni di persone in tutto il mondo. Aveva un gran sterzo e il motore montato centralmente.

La mia prima esperienza fu su una 175cc, sul finire dei mitici anni ’60. Lambretta e il Museo della Lambretta, hanno celebrato 75 anni di tradizione e passione a Milano, con un’ambiziosa installazione artistica nella settimana del Design. In bella mostra il primo modello prodotto, la M(A) disegnata da Cesare Pallavicino per la parte del telaio e da Pier Lugi Torre per la parte meccanica, lo «scooter d’oro» dell’attrice Jane Mansfield e il modello 225 Corsa, che superava i 170km/h.

A Milano sono stati presentati anche i nuovi modelli X300 e G350, che definiscono il futuro di Lambretta in questo momento. 

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