Effetto Simenon
Era un venerdì 13 del lontano mese di febbraio del 1903 quando, in rue Léopold a Liegi, nasceva quello che sarebbe poi diventato uno dei maestri del genere noir: Georges Simenon. Ricorrenza che non è passata inosservata agli organizzatori della rassegna letteraria Tutti i colori del giallo che hanno deciso di dedicare l’edizione 2023 allo scrittore belga. Da mercoledì 3 a venerdì 5 maggio al Cinema Lux Art House sarà così Effetto Simenon.
Temi universali
Tra i più prolifici scrittori del XX secolo con all’attivo poco meno di duecento romanzi, Simenon ottenne grande popolarità, mai tramontata, grazie all’invenzione del commissario Maigret, protagonista di numerosi racconti e romanzi.
«Il successo di Maigret va rintracciato nel suo essere una figura che ascolta e rappezza vite e destini degli altri», esordisce il direttore artistico di Tutti i colori del giallo Luca Crovi. «Egli è un personaggio sincero che non giudica mai le persone». La fortuna di uno scrittore non dipende comunque solo dal carattere di un personaggio. «La forza di Simenon è stata raccontare passioni e delitti dal carattere universale, cioè veri e verosimili tanto nella sua epoca quanto in quelle successive, compresa la nostra. Le sue sono storie che si sarebbero potute leggere sui giornali o che sarebbero potute accadere a noi o ai nostri vicini di casa: sono cioè storie vere». In questo senso anche l’umore di cui sono impregnate gioca un ruolo chiave. «I racconti dello scrittore belga sono malinconici, pessimisti e tristi. La loro mancanza di lieto fine a favore di una chiusura che, spesso, assume i toni della tragedia restituisce al lettore una rappresentazione concreta e non deformata della realtà».
Accanto a scelte di tipo contenutistico, importanti sono stati anche alcuni elementi di carattere formale. «Egli aveva il pregio di scrivere capitoli di una lunghezza ben definita all’interno dei quali utilizzava un linguaggio semplice e parco di aggettivi», osserva il nostro interlocutore. «I suoi libri erano perciò accessibili a tutti e molto coinvolgenti».
Letteratura, cinema e tavola
Come accennato in apertura di articolo, titolo dell’edizione 2023 di Tutti i colori del giallo è Effetto Simenon. «Ciò che intendiamo fare durante la tre giorni di Massagno è analizzare tutti gli “effetti” che lo scrittore belga ha avuto sulla letteratura, sul cinema e sulle altre forme d’arte», chiarisce Luca Crovi. Numerose saranno pertanto le personalità che interverranno al Lux Art House così come variegata sarà la proposta culturale.
Ad aprire la rassegna, mercoledì 3 alle 18.30, saranno gli scrittori Alberto Schiavone e Bruno Gambarotta. Il primo è autore di un originale Alfabeto Simenon (edizioni BD) nel quale, partendo da ventisei parole che hanno scandito la vita dello scrittore belga accompagnate dagli originali disegni di Maurizio Lacavalla, ha analizzato la figura del padre letterario di Maigret. Bruno Gambarotta rievocherà invece il suo incontro con Simenon e proporrà al pubblico un’intervista impossibile allo scrittore belga che ne metterà in evidenza le passioni e l’idea di scrittura. Ai due incontri seguirà la proiezione, in esclusiva per il Ticino, del film Maigret di Patrice Leconte con Gérard Depardieu. La serata si chiuderà quindi al Grotto Valletta dove verrà servita una cena a tema belga-francese.
La giornata di giovedì 4 avrà quali protagonisti gli scrittori Bruno Morchio e Cristina Cassar Scalia e la curatrice delle opere di Georges Simenon per la casa editrice Adelphi Ena Marchi. Morchio è autore di quattordici romanzi, editi da Garzanti, ambientati a Genova che hanno per protagonista il detective Bacci Pagano. Da anni Morchio è uno dei maggiori protagonisti del noir mediterraneo, ha raccontato a teatro le intuizioni di Simenon e da sempre si interroga sul ruolo del noir nella contemporaneità.
Cristina Cassar Scalia ha dal canto suo ideato la saga di romanzi, pubblicata da Einaudi, dedicata a Giovanna Guarrasi, detta Vanina, vicequestore della Squadra Mobile di Catania.
Ena Marchi, infine, si occupa da anni dei titoli francesi della casa editrice Adelphi e di Simenon in particolare. Curioso è che al Lux tratterà, tra gli altri temi, di un romanzo dello scrittore belga stampato di recente in Italia intitolato L’orsacchiotto; esso, infatti, è stato ritradotto in italiano a una sessantina di anni di distanza dalla prima edizione Mondadori che fu tradotta dalla madre dell’attuale direttore artistico di Tutti i colori del giallo. «Quando mia madre ha scoperto che era stata pubblicata una nuova edizione del libro, l’ha subito voluta per vedere quali fossero le differenze rispetto alla traduzione da lei eseguita diversi decenni prima», racconta Crovi.
A chiusura della seconda giornata della rassegna ci sarà nuovamente una cena al Grotto Valletta, questa volta a tema siciliano per omaggiare Cristina Cassar Scalia e il suo personaggio.
L’ultima giornata di Tutti i colori del giallo 2023 prevede gli interventi di Davide Longo e Valerio Varesi, scrittori divenuti celebri per i loro cicli dedicati agli strampalati investigatori Vincenzo Arcadipane e Corso Barnard e all’integerrimo commissario Soneri.
Valerio Varesi è uno scrittore di grande successo in Francia dove è considerato il Simenon italiano. Celebre è anche la fiction televisiva Nebbia e delitti ispirata al suo commissario Soneri interpretato da Luca Barbareschi.
Per Davide Longo, ma anche per Varesi, si tratta di un ritorno a Tutti i colori del giallo dove, assieme al collega, proporrà un incontro dal titolo Percorsi in noir.
Come da tradizione, agli incontri letterari ne seguirà uno gastronomico al Grotto Valletta dove, per l’ultima serata della rassegna, verrà proposto un menù tutto emiliano in onore di Valerio Varesi e del commissario Soneri.
Detto dei temi affrontati quest’anno dalla rassegna, ci si potrebbe chiedere qual è l’eredità lasciataci da Simenon. «Come dicevo in precedenza, un grande pregio dello scrittore belga è stato l’aderenza alla realtà delle sue storie. L’insegnamento che devono trarre le giovani generazioni dalla sua opera letteraria è pertanto di proporre un ritratto sincero del contesto socio-culturale in cui intendono ambientare le proprie storie», afferma Luca Crovi.
Un ritratto sociale
Presente sul suolo di Massagno dal 2005, è indubbio che Tutti i colori del giallo sia una rassegna che riscuote un buon interesse da parte del pubblico che, anno dopo anno, si dimostra curioso riguardo a tutto ciò che ruota attorno al mondo del poliziesco. Ma che ruolo può ricoprire tale genere letterario all’interno della società odierna? «Innanzitutto è importante fare una distinzione tra il giallo e il noir», spiega il nostro interlocutore. «Il primo comporta sempre un lieto fine e quindi ha un ruolo più marginale dal punto di vista dell’engagement. Il noir, invece, è un efficace specchio della realtà attraverso il quale è possibile denunciare le ingiustizie della contemporaneità. Esso, infatti, mediante lo sguardo dei vinti e dei più poveri, racconta il malessere della società. Questa sua caratterista fa sì che sia un genere che non invecchia mai».
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