L'editoriale

Il denaro? È tutto una questione di equilibrio

Domani, in allegato al Corriere del Ticino, un numero di Illustrazione ticinese tutto dedicato all'economia della vita quotidiana
Michele Castiglioni
23.03.2022 19:18

In contanti, digitali, virtuali, investiti, sprecati, troppo pochi, sufficienti. Quanti sono i modi di essere dei soldi nelle nostre tasche? Ma soprattutto qual è il nostro rapporto con il denaro? Personalmente penso che la questione si ponga in equidistanza tra chi è convinto che il denaro sia l’origine di tutti i mali e chi lo reputa un mezzo per sentirsi liberi. Si dice sempre che si lavora per vivere e non si dovrebbe vivere per lavorare; insomma il denaro dovrebbe essere funzionale a qualcos’altro. Al nostro benessere (forse). O all’avere un tetto sulla testa e un piatto sul tavolo, come dicevano i nostri nonni. Ma anche - perché no - al piacere di toglierci degli sfizi e di coltivare delle passioni, se possibile. In altre parole, un mezzo, ma mai un fine. Certo questo è un discorso che possiamo fare da privilegiati, in una società dove poche persone sono davvero prive di soldi. Ed è vero che anche in Svizzera esiste la povertà, ma esiste anche una struttura sociale che la affronta, a differenza di altri luoghi nel mondo.

Eppure in questi giorni, delicati sotto molti punti di vista, ci stiamo rendendo sempre più conto di come i soldi abbiano assunto un significato molto più ampio di un semplice mezzo per poter vivere: il denaro è il fulcro di una leva che muove intere nazioni. Che dirige le guerre e allo stesso tempo ha il potere di fermarle. «Tutte le guerre sono combattute per denaro» diceva Socrate. Ma non tutte le guerre sono riconoscibili allo stesso modo. Vien da dire, perciò, che dovremmo concederci di fermarci un attimo a pensare e ragionare sulle nostre priorità: chi ha una famiglia sicuramente ha già una risposta pronta, ma anche chi semplicemente si trova in una situazione dove vengono a mancare tutte le urgenze che di solito sembrano imprescindibili - come è accaduto a molti durante la recente pandemia – dentro di sé ha (o dovrebbe avere) una scala di priorità. Nella quale, probabilmente, il denaro non sta sul gradino più alto. D’altronde va certo amministrato bene, perché è ciò che nella nostra società permette di salire quella scala, ma senza che sia fine a sé stesso come per un Paperone qualsiasi.

E allora possiamo, nel nostro quotidiano, pensare a come spendere meglio i nostri soldi, o conservarli per un domani, o investirli – fosse anche in tempo; tempo per noi e per chi ci sta vicino. E il tempo, non dimentichiamolo, è la cosa più preziosa che abbiamo.

In questo articolo: