A me gli occhi, per favore

In Svizzera è già un punto di riferimento per l’oftalmologia, sia medica che chirurgica. Swiss Visio Network, attiva nel Paese ormai da dieci anni, ha costruito il suo successo grazie a medici altamente qualificati, tecnologie moderne e al lavoro di centinaia di collaboratori. Finora, però, i suoi servizi erano disponibili solo nella Svizzera romanda e tedesca, dove vanta una ventina di centri. Ora ha deciso di guardare anche a sud.
A partire da settembre, Swiss Visio aprirà la sua prima sede in Ticino, e lo farà a Bellinzona, nel nuovo centro medico, a due passi dal cuore della Capitale. «Bellinzona Castello», così è stata battezzata, è una struttura nata dopo due anni di ristrutturazione, che ospiterà anche gli studi degli specialisti in ortopedia di Ars Medica ed uno studio di fisioterapia.
Il centro si sviluppa su quattro piani e punta a offrire un servizio sanitario di alto livello. Tra le novità principali ci sono due sale operatorie per interventi ambulatoriali, le prime di questo tipo nel Sopraceneri. Un’offerta importante per il territorio, che promette di far risparmiare tempo e denaro a pazienti e a cittadini.
Una questione di vicinanza
«Perché approdare in Ticino? Perché da tempo, noi di Swiss Visio Network, volevamo essere presenti in tutte le regioni linguistiche del Paese. Collaborare con i medici ticinesi per noi è molto importante. Inoltre, la nostra struttura all’avanguardia permette finalmente anche ai Sopracenerini di avere un centro ambulatoriale, un moderno day hospital a due passi dal cuore della Capitale», spiega Flavia Botticini, direttrice di Swiss Visio Network.
All’interno dello stabile tutto è pensato per cacciare la tipica ansia di chi teme i camici bianchi. I colori, la luce e la disposizione degli arredi rendono l’ambiente accogliente. La parola d’ordine è ottimizzare i tempi. Le due sale operatorie sono raggiungibili direttamente dalla ricezione, al piano terra dello stabile. La tempistica della presa a carico di chi bussa alla porta del centro, è rapida e personalizzata. Se un paziente si presenta con una patologia oftalmologica oppure ortopedica potrà avere subito a disposizione uno specialista. In caso di urgenza, l’accesso al blocco operatorio è diretto.
«Grazie alla presenza in città di questo centro con, da un lato, le attività in ortopedia garantite da Ars Medica, dall’altra quelle assicurate da noi in oftalmologia - racconta la direttrice - il paziente non è costretto a fare chilometri per un intervento ambulatoriale. Siamo noi ad avvicinarci al paziente, evitandogli anche una degenza, più costosa, in ospedale. Qui si possono fare tutti gli esami senza spostarsi altrove».
Un vero Day Hospital
Consultazioni oculistiche, chirurgia oftalmica, esami e servizi diagnostici, disturbi visivi, cataratta, malattie infiammatorie, retina medica e malattie della cornea.
«I trattamenti nel campo oftalmologico sono tanti, puntualizza Flavia Botticini - fra questi la chirurgia refrattiva, il famoso «laser» per gli occhi, che corregge ad esempio la miopia; inoltre promuoveremo diverse campagne di prevenzione».
Salendo al secondo piano dello stabile, si trovano gli studi medici specialistici di Ars Medica, gruppo che appartiene - come Swiss Visio Network - a Swiss Medical Network. «La nostra presenza in questo centro è stata voluta per garantire alla popolazione ticinese una continuità di trattamento sul territorio per le patologie dell’apparato locomotore», spiega Daniela Franco, direttrice della Clinica Ars Medica.
Anche in ambito ortopedico gli interventi chirurgici in regime ambulatoriale sono molteplici: fra i più comuni in ambito della chirurgia della mano figurano la sindrome del tunnel carpale, l’Epicondilite laterale (il famoso «gomito del tennista»), il dito a scatto, il Morbo di Dupuytren come pure cisti e piccoli tumori cutanei della mano.
In ambito della chirurgia del piede il neuroma di Morton e piccoli cisti sono fra i più frequenti.
Per diminuire i costi della sanità
Per i vertici del Gruppo, non si tratta dell’ennesima struttura medica destinata ad alimentare i costi già elevati della sanità. Al contrario, spiegano, l’obiettivo è colmare un vuoto evidente: «Nel Sopraceneri mancava un blocco operatorio ambulatoriale, e noi abbiamo colmato questo vuoto offrendo una medicina di prossimità. Questa è una piattaforma aperta anche ai chirurghi esterni alla nostra rete: qui gli specialisti possono effettuare interventi in regime di day hospital. Finora, per molti di loro, l’unica alternativa era operare in una struttura ospedaliera, con un probabile ricovero del paziente e i conseguenti costi. Teniamo anche a sottolineare che le due sale sono predisposte per accogliere interventi ambulatoriali di qualsiasi specialità medica».