La curiosità

A Morbio c'è un posto dove si impara a respirare

Abbiamo fatto visita alla "Casa del respiro" - Dove Tommaso Giacopini insegna ad andare "in apnea" dentro sé stessi
Andrée-Marie Dussault
12.10.2025 06:00

C’è un «Om» gigante dipinto sulla parete sopra una scultura del Buddha. Il locale è spazioso e luminoso. Qua e là, ci sono piante, candele, libri, una lampada di sale arancione, una statua di Ganesh. Ci sono anche strumenti musicali: una chitarra, delle campane tibetane, uno shakuhachi (un flauto giapponese), un harmonium indiano e diverse percussioni.

Siamo in sei, quattro donne e due uomini, sdraiati sui tappetini. Vestito di bianco, lui ci suona il tamburo sciamanico, forte, cantando dei mantra in sanscrito. Sentiamo le vibrazioni potenti nel corpo mentre inspiriamo ed espiriamo velocemente dalla bocca, trattenendo il respiro a una certa frequenza. Perdiamo il senso del tempo. A un certo punto, il diaframma respira da solo. Dopo un bel po’, il tamburo si ferma e si sente il dolce suono della chitarra. Piano piano, torniamo a respirare normalmente dal naso. Siamo in un’altra dimensione. Un viaggione.

Trattenere il respiro

L’esercizio - chiamato «respirazione espansiva trasformazionale» - è durato quasi due ore con le spiegazioni. Durante l’ultima ritenzione a polmoni pieni, siamo riusciti, senza sforzo, a tenere il fiato per… quattro minuti e trenta secondi. E abbiamo addirittura avuto una visione! «Questa pratica è un potente strumento di crescita personale. Il respiro influenza il sistema nervoso che agisce sulla mente e può, per esempio, cambiare credenze profondamente radicate», spiega Tommaso Giacopini, 32 anni, insegnante di yoga specializzato in tecniche di respiro, e l’uomo con gli abiti bianchi.

In diverse tradizioni sciamaniche, si entrava in stati di coscienza non ordinari, cambiando il respiro, prosegue; per spegnere la parte razionale della mente, per aprirci all’intuito, allo spazio del sogno. Attraverso lo stimolo di una certa forma di respirazione, il cervello produce della dimetiltriptamina (DMT), una sostanza psichedelica, anche presente nell’ayahuasca. «Quindi, in modo del tutto sicuro, si può fare dei viaggi spirituali con il respiro. Si possono interrompere in qualsiasi momento respirando normalmente, tornando in qualche istante all’omeostasi, ossia lo stato fisiologico normale».

Siamo a Morbio Inferiore, a La Casa del Respiro, aperta da Tommaso Giacopini nel 2022, con l’intento «di accompagnare la gente a riscoprire il proprio potenziale vitale, passando dal corpo, dalla mente e dall’anima». «Il mio strumento è il respiro, che è un ponte tra i corpi fisico, emotivo ed energetico». Con il respiro oltre a fare esperienze di stati di coscienza alterati positivi, si possono guarire patologie, sostiene, come certi tipi di diabete o l’asma, e fare scomparire l’ansia, lo stress, l’iperattività e gli attacchi di panico.

Thailandia, Olanda, Londra, Ticino

Tommaso è nato a Carabbia. A 15 anni, sua madre l’ha portato in Thailandia e nello stesso anno, ha passato un mese in un centro del guru indiano Osho Rajneesh (1931-1990) in Olanda per imparare l’inglese. Questi viaggi l’hanno segnato. «Quando sono tornato, ho cambiato il mio modo di vivere». Dopo essersi laureato all’Accademia Dimitri, ha vissuto e lavorato a Londra per quattro anni, facendo teatro con una compagnia che girava l’Europa e l’Asia. Tornato in Ticino durante il Covid, si è diplomato come insegnante di yoga.

Si è avvicinato al respiro con lo yoga, che include il pranayama, cioè l’arte del controllo del respiro, dell’energia vitale, in sanscrito. Chiedeva ai suoi insegnanti perché faceva bene, però le risposte erano vaghe. Ha letto il libro Breath di James Nestor e ha ricevuto risposte. «Nestor è un giornalista che aveva problemi di respirazione e che ha fatto tante sperimentazioni. Per esempio, si è tappato il naso per 10 giorni e 10 notti, respirando sempre dalla bocca. Stava malissimo».

Quando c’è un’emergenza, si respira dalla bocca; ci dà una carica di energia. Siamo in allerta, pronti per la battaglia. «Ma se siamo sempre in quello stato, è devastante per il corpo. Per qualche anno, magari funziona, ma dopo ci distrugge. Ci sono bruciore di stomaco, problemi di cuore; i classici sintomi dello stress». Inoltre, aggiunge, respirare dalla bocca ci priva del monossido di azoto prodotto dalla respirazione nasale, che è molto importante per il cuore e per il cervello.

Inoltre, Tommaso indica che il respiro - respiriamo circa 25.000 volte al giorno - determina se stimoliamo il sistema nervoso simpatico (responsabile della risposta lotta o fuga) o il sistema nervoso parasimpatico (che regola la guarigione, la digestione, il riposo). «Oggi il nostro corpo è più o meno uguale a 30.000 anni fa. Ma all’epoca la vita era calma. C’erano momenti di battaglia, ma non eravamo continuamente stimolati», afferma, sottolineando che oggi seguiamo l’orologio esterno e non quello interno, e riceviamo informazioni in continuazione. «Il corpo li registra come un pericolo e attiva il sistema nervoso simpatico, che non è fatto per essere stimolato a lungo». Aggiunge che spesso confondiamo rilassamento e stanchezza, e anche agitazione con avere energia, nota, quando invece l’agitazione ci consuma.

Respirare per curarsi

A La Casa del Respiro, Tommaso propone sessioni individuali di respirazione che durano circa 60 minuti. «Lavorando con il respiro, andiamo a monte, alla radice del disturbo. Il respiro è una medicina a costo zero, che ci permette di prenderci responsabilità per la propria vita e per come ci sentiamo», sorride. Il limite del sistema di salute occidentale è che si interessa soprattutto ai sintomi, considera. «Da una parte c’è una certa ignoranza da parte dei medici e dall’altra fa gli interessi delle case farmaceutiche».

Sostiene che i nostri pensieri influenzano il nostro modo di respirare e viceversa. «Può essere un circolo virtuoso o vizioso. Cambiando il modo di respirare, rompiamo il cerchio, senza dovere prendere medicine che non fanno altro che trattare i sintomi». Precisa che per cambiare abitudine, bisogna insistere un po’. Però ci sono anche tanti trucchetti che hanno un effetto immediato. «Ci sono esercizi di respirazione che inducono cambiamenti istantanei con effetti che durano diverse ore. Se praticati spesso, modificano le nostre abitudini e ci fanno sentire profondamente diversi».

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