L'intervista

«C'è la Russia dietro a queste proteste»

A tu per tu con Tatiana Molcean, ambasciatrice della Repubblica Moldava a Ginevra
©DUMITRU DORU
Andrea Bertagni
Andrea Bertagni
19.03.2023 20:38

Mosca sta usando le armi della politica per ripotare sotto l’influenza russa la Moldavia. Il piano segreto svelato di recente da un consorzio di media (smentito dal Cremlino) trova conferme anche nelle parole di Tatiana Molcean, ambasciatrice moldava in Svizzera.

Nessun dubbio, quindi?

«No, la Russia ha influenzato a lungo il processo politico nel nostro paese e sta cercando di farlo ulteriormente sostenendo le proteste che vogliono portare la violenza nelle nostre strade».

Quanto è preoccupata per queste proteste?

«Sono profondamente preoccupata per le recenti tensioni, per l’intensità degli attacchi ibridi, per la disinformazione, per le notizie false e per la propaganda che circolano nei confronti della Repubblica Moldava».

Quanto è concreta un’invasione della Russia della Moldavia?

«Non vediamo una minaccia militare immediata per la nostra Repubblica. Siamo fermamente impegnati a mantenere la pace e la stabilità nel paese. Il compito principale ora è quello di affrontare tutti quei tentativi di destabilizzare politicamente il paese in modo calmo e ordinato, anche dissipando qualsiasi notizia falsa sull’aggressione militare».

Non esiste neppure un pericolo per un eventuale colpo di Stato?

«No, non ci sono le premesse per questo, poiché abbiamo un governo democraticamente eletto, che gode del sostegno della popolazione.Ciò non significa che non ci siano tentativi in tal senso, e come abbiamo visto lo si fa attraverso azioni mascherate da proteste. Tuttavia, la resilienza delle istituzioni moldave, in particolare di quelle delle forze dell’ordine, è solida e lavorano per garantire la pace e l’ordine pubblico nel paese».

Al di là delle pressioni russe, ci sono altre dinamiche che mirano a destabilizzare la Moldavia?

«Sì, ci sono anche altri attori coinvolti nei tentativi di far deragliare la Moldavia dal suo sviluppo democratico. Anche gli oligarchi corrotti e i criminali che sono fuggiti dal paese dopo l’inizio delle indagini per le loro frodi finanziarie, che hanno avuto un enorme impatto sul bilancio nazionale, stanno contribuendo a destabilizzare il paese. A loro avviso, il cambio di governo potrebbe aiutarli a sfuggire all’accusa».

La Moldavia si aspetta di diventare membro dell’Unione europea e sta lavorando sodo per raggiungere questo obiettivo

Oligarchi e manovre russe, dunque. Sembra un mix potenzialmente esplosivo.

«Le due dinamiche non sono in effetti separate. Perché è attraverso questi oligarchi, che sono riusciti in passato a corrompere le istituzioni politiche ed economiche in Moldavia, che la Russia sta cercando di destabilizzare il nostro paese».

Cosa si aspetta la Moldavia dall’Europa?

«In primo luogo, la Moldavia si aspetta di diventare membro dell’Unione europea (UE) e sta lavorando sodo per raggiungere questo obiettivo. Le nostre aspirazioni europee sono di lunga data, dato che la Moldavia ha un accordo di partenariato e cooperazione con l’UE dal 1994 e un accordo di associazione dal 2014. L’anno scorso, nel 2022, siamo finalmente, dopo sforzi coerenti, diventati un paese candidato, che di per sé è un risultato storico».

Davvero crede che sia la volta buona?

«Dobbiamo continuare a lavorare per attuare e adeguarci ai requisiti dell’UE, possibilmente raddoppiando gli sforzi in alcuni settori. È però estremamente importante che durante questo processo l’Unione europea e i suoi Stati membri ci sostengano. Anche perché l’UE è anche il nostro principale partner per lo sviluppo economico e colei che vi contribuisce».

Cosa si aspetta invece la Moldavia dalla NATO?

«Essendo un paese neutrale, la Moldavia non è un alleato della NATO, ma cooperiamo con l’alleanza all’interno di un quadro di partenariato per la pace chiaramente stabilito, analogamente alla Svizzera. Gli obiettivi principali di questa cooperazione sono far progredire la riforma e la modernizzazione del settore della sicurezza e della difesa nazionale, e questo obiettivo ha acquisito ancora più importanza nella realtà attuale. Perché dobbiamo adeguare le nostre capacità di difesa alle nuove esigenze e sviluppare le capacità adeguate per affrontare le nuove sfide. Tutto questo per la sicurezza della Repubblica Moldava e dei nostri cittadini».

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