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Chi ha ordinato una fidanzata?

Le bambole sexy sembrano sempre più reali - Il successo di Belle, Giuliana e Violet - Oltre 250mila esemplari venduti online
Prisca Dindo
14.09.2025 06:00

Belle è alta un metro e sessanta, con un viso dolce incorniciato da un caschetto biondo cenere. Le sue curve sono al passo con i tempi: fianchi e seni più generosi rispetto al tradizionale 90-60-90, il classico modello stereotipato della bellezza dello scorso millennio, accompagnati da un vitino da vespa.

Le forme mediterranee di Giuliana, altezza un metro e settanta, ricordano molto quelle di Belle, ma con una differenza importante: Giuliana è una vera “maggiorata”.

È talmente prosperosa che la camicetta di seta rossa che indossa, fatica a contenerla tutta. Diverso il discorso per Violet, occhi grandi sotto una frangetta castana. Lei ha un aspetto molto più classico, con un tocco d’Oriente. Tre ragazze della porta accanto, a prima vista. Invece Belle, Giuliana e Violet sono bambole del piacere, figlie dell’ultima generazione del silicone. Le si possono acquistare su Bellatentazione.it, uno dei siti italiani più specializzati del settore, vero punto di riferimento del mercato in Friuli Venezia Giulia, dove ha aperto pure un negozio. “Le nostre bambole sono piccole opere d’arte – affermano orgogliosi i titolari - sono progettate e assemblate in Cina con standard di qualità altissimi, dove impiegano ore e ore di lavoro per renderle così realistiche”.

Dai duemila ai quattromila franchi

In effetti sembrano perfette. Ogni dettaglio del loro corpo è curato nei minimi particolari, “dai materiali usati, alle molteplici sensazioni al tatto, dal trucco del viso alle ciglia e alle sopracciglia inserite una ad una”. Belle Giuliana e Violet possono stare in piedi da sole e pesano dai venti ai cinquanta chili perché il loro scheletro è in acciaio. Le loro parti intime sono adattabili a dipendenza dei desideri dei clienti. Bella, Giuliana e Violet e tutte le loro sorelle in silicone (o STPE) possono arrivare a casa accessoriate. Ogni modello prevede due parrucche, un set lingerie, un elemento che riscalda le loro zone intime USB, una spazzola, guanti in cotone, un irrigatore per la pulizia, un tampone di asciugatura, un gancio per appendere la bambola, e naturalmente, il manuale d’istruzione. Il loro prezzo? Varia dai duemila a quasi quattromila franchi. Un vero salasso. “ Beh, dipende dai punti di vista: un televisore costa di più! Tutto dipende dove si preferisce investire i propri soldi” chiariscono i titolari del sito italiano.

Un boom delle vendite online

Secondo quanto raccontato di recente dalla Sonntags Zeitung, negli ultimi anni il mercato di queste “sex dolls” particolarmente raffinate e costose – da non confonderle con quelle gonfiabili - è in grande aumento, soprattutto dopo la pandemia.

Il rivenditore online Galaxus - un gigante del settore - ha dichiarato ai colleghi del settimanale che “le bambole del sesso sono la novità erotica, con un aumento delle vendite pari al 42%”. Intervistato dai colleghi d’Oltralpe, anche il più grande commerciante svizzero che dispone di uno showroom nell’Oberland zurighese ha confidato di venderne almeno duecentocinquanta all’anno.

“Durante la pandemia, - spiegano i titolari friulani - c’è stato soprattutto un boom di siti che proponevano bambole realistiche anche a basso prezzo e di dubbia provenienza. Le truffe online si sono così moltiplicate. Per questo ora molte persone preferiscono rivolgersi a realtà come la nostra: i nostri prodotti vengono consegnati con un certificato che attesta autenticità e qualità. Inoltre, la consulenza pre e post vendita si sta rivelando fondamentale: i nostri clienti ci confidano i loro desideri e noi cerchiamo di consigliarli al meglio. Ciò è particolarmente apprezzato”.

Un fenomeno sempre più comune

Johannes Fuss, professore presso l'Istituto di Psichiatria Forense e Ricerca Sessuale dell'Università di Duisburg-Essen, ha spiegato alla Sontags Zeitung che "nelle loro fantasia, gli uomini danno vita a queste bambole; si tratta di veri e propri giochi di ruolo” che sfociano quasi sempre in un amplesso.

IL dottor Fuss puntualizza inoltre che, “pur rimanendo un tabù, il sesso con le bambole è un fenomeno che sta diventando sempre più comune”. Secondo lo studioso, è un'espressione di un certo isolamento nella nostra società, o almeno un segno che l'intimità e la sessualità si stanno sempre più separando dalle relazioni interpersonali.

Di parere contrario, i rivenditori friulani, secondo il quale “la solitudine è piuttosto legata al mondo virtuale, non a quello di silicone . La prova? I nostri prodotti vengono venduti anche a coppie, oltre che a persone singole. Tutti amiamo giocare, sperimentare o, semplicemente, conoscerci meglio intimamente e le nostre bambole permettono tutto ciò”.

A volte il rapporto con questi oggetti inanimati va oltre. Il rivenditore zurighese racconta che “per alcuni uomini, la bambola realistica è più di un oggetto sessuale, è addirittura una presenza che tiene loro compagnia. Un mio cliente porta la sua bambola anche in vacanza. Ecco perché vendo anche una cassa da trasporto su ruote”.

Consumismo spinto all’esasperazione

L’esistenza di prodotti così raffinati “è piuttosto comprensibile: la tecnologia cerca nuovi spazi da colonizzare e trova terreno fertile anche nell’ambito della sessualità, creando copie sempre più realistiche e umane per il semplice godimento o per non sentirsi soli. Le bambole sono figlie di una visione capitalistica della società, dove il consumismo è spinto all’esasperazione, anche sotto le coperte”, commenta il sessualogo e psicoterapeuta locarnese Giovanni Micioni. C’è poi un problema non indifferente, secondo lo specialista: “le bambole possono essere super tecnologizzate, ma rimangono bambole; qualcosa di inanimato da utilizzare a proprio piacimento, per soddisfare anche i più bassi istinti. Con la bambola posso fare tutto, non ci sono limiti. Ho il potere assoluto. Se viene utilizzata in coppia, in una dimensione relazionare comune, è un conto. Ma una persona sola che sfoga su un oggetto inanimato le sue fantasie, riuscirà poi a gestire le sue emozioni in un rapporto sentimentale con un uomo o una donna? Secondo me, il pericolo di normalizzazione di quelle che potrebbero essere situazioni estreme, esiste”.

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