Comunali 2024

«Ci ho fatto un pensiero, ma no»

L'ex rettore Boas Erez ha rifiutato di candidarsi al Municipio di Lugano con il PS – E spiega come mai
©Gabriele Putzu
Andrea Bertagni
Andrea Bertagni
26.11.2023 06:00

L'ex rettore dell’Università della Svizzera italiana (USI), Boas Erez non sarà nella lista del Partito socialista (PS) per il Municipio di Lugano alle prossime elezioni comunali di aprile. Anche se... anche se «ci avevo fatto un pensiero», ammette, prima di entrare nei dettagli. «Lo scorso aprile, sedotto dal progetto socialista-verde, mi sono candidato al Consiglio di Stato (piazzandosi secondo dietro l’eletta Marina Carobbio Guscetti, ndr.) Ma oggi, visto come stanno andando le cose tra socialisti e verdi a Lugano, non ha più senso una mia candidatura per il Municipio». Ecco perché, sondato dalla Commissione cerca del Partito socialista (PS), Erez ha risposto di no. «Mi hanno chiesto la disponibilità e ho rifiutato», sottolinea più chiaro di così il diretto interessato.

Intatta per il Consiglio di Stato in aprile e in ottobre per il Parlamento federale, a Lugano l’alleanza tra verdi e socialisti per il Municipio è infatti naufragata per differenze di vedute politiche. Inconciliabili. Riguardanti soprattutto il ruolo della sinistra nell’Esecutivo luganese. Ruolo considerato troppo minoritario e perciò poco incisivo dai Verdi che in settembre hanno perciò rinunciato a presentare una lista unica con il PS, ma pure a una loro corsa in solitaria.

Da Zanini Barzaghi a Ghisletta

Critiche che hanno inesorabilmente toccato da vicino la presenza nell’Esecutivo della municipale socialista, Cristina Zanini Barzaghi. Che ha rintuzzato gli attacchi politici e ha confermato di essere disponibile per un’altra candidatura. Per la quale, secondo gli statuti socialisti, sarebbe necessaria una deroga. Nel frattempo, esprimendosi martedì su La Regione a favore di una ricandidatura di Zanini Barzaghi, anche il decano dei socialisti a Lugano e consigliere comunale, Raoul Ghisletta ha riferito di aver dato la propria disponibilità alla Commissione cerca del PS «nell’ottica di dare il mio contributo a una lista forte per il Municipio».

Lista che dovrà però fare a meno della candidatura di Boas Erez, che, quando era stata avanzata per il Consiglio di Stato era stata ritenuta «di spicco» dai vertici dei due partiti. «Con la sua esperienza professionale e personale - avevano detto Laura Riget per il PS e Marco Noi per i Verdi - reputiamo che Erez sia una voce autorevole e credibile per allargare il dibattito politico a sostegno del programma di area».

«Le Federali? Non mi sono candidato perché...»

Ed è proprio su un programma di area che «poteva nascere anche per le elezioni federali di ottobre, ma che non è nato», chiarisce Erez, è da leggersi la rinuncia a candidarsi dell’ex rettore dell’USI per il Parlamento nazionale. «L’unico accordo che c’era tra i due partiti per le elezioni federali non era programmatico, quindi mi sono fatto da parte», sottolinea guardando al passato. Che tanto passato non è.

Il «no» al Municipio dell’ex rettore dell’USI non è comunque ancora un «no» per il Consiglio comunale. «Vediamo», afferma il professore. Che riflettendo ancora sulla sua rinuncia all’Esecutivo rivolge un pensiero alla lista del PS che si sta formando, lista per la quale «le nuove generazioni valide e competenti di sicuro non mancano».

In questo articolo: