Comunali 2024

Dal sosia di Johnny Depp agli ex sportivi: ecco la carica dei 7000

Tanti profili diversi, tanto entusiasmo nella corsa verso le elezioni del 14 aprile, che in certi comuni sono già scritte
Sono oltre 210mila gli elettori chiamati alle urne il prossimo 14 aprile. © CdT/Gabriele Putzu
Andrea Stern
Andrea Bertagni
Andrea SterneAndrea Bertagni
24.03.2024 06:00

C’è il sosia di Johnny Depp, già concorrente al Grande fratello, oggi imprenditore nel settore delle fragranze, in pista a Massagno come indipendente sulla lista Lega-UDC. C’è l’ex ciclista professionista, maglia gialla al Tour de France, affiancato da due ex giocatori dell’HC Lugano, tutti in corsa sulla lista del PLR a Lugano. C’è un ingegnere 90.enne che torna in politica dopo quasi trent’anni, per il PLR a Massagno. C’è un architetto, pilota e istruttore di volo 86.enne che vuole ancora dire la sua, anche lui per il PLR ma ad Agno. Ci sono un consigliere agli Stati e ben quattro consiglieri nazionali. Ci sono i giovanissimi alle prime armi, due dei quali compiranno 18 anni alla vigilia del grande giorno.

Nelle liste delle elezioni comunali del 14 aprile c’è di tutto e di più. Migliaia di persone con esperienze e percorsi diversi ma con il comune desiderio di mettersi al servizio della collettività.

In basei ai dati forniti dalla Cancelleria dello Stato, i candidati a un posto in Consiglio comunale sono ben 5.491, mentre coloro che corrono per un seggio in Municipio sono 1.538. Dovranno andare a occupare 2.300 seggi nei legislativi di 87 comuni e altri 533 seggi negli esecutivi di 95 comuni.

Cifre importanti che danno l’idea di come - al di là di certi luoghi comuni su una presunta disaffezione dalla politica - tra i cittadini sia ancora vivo il desiderio di partecipare attivamente alla vita pubblica. Anche tra i giovani, alcuni dei quali - tutti diciottenni - vi presentiamo nella pagina a fianco. Tutti candidati che non si sono messi a disposizione solo per riempire una lista o darle un tocco di gioventù. Scendono in pista perché sono determinati a dare il loro contributo per migliorare il paese in cui vivono.

Va comunque detto che i diversamente giovani restano in maggioranza. Ciò fa sì che l’età media tra i candidati a un posto in Municipio sia appena superiore ai 50 anni, in crescita rispetto alle scorse tornate elettorali, secondo i calcoli della RSI. Tra i candidati al Consiglio comunale, l’età media è invece di 48,5 anni.

A livello di genere, sono sempre gli uomini a essere in maggioranza, rappresentando il 78% dei candidati al Municipio e il 72% di coloro che corrono per un Consiglio comunale.

Da notare che in alcuni comuni gli eletti sono già noti, visto che il numero di candidati equivale a quello dei posti disponibili e quindi le elezioni si svolgono in maniera tacita. Si può così già scrivere nei libri di storia la conquista del primo seggio da parte di HelvEthica Ticino, che entra in Consiglio comunale a Orselina con Christoph Meier.

Allo stesso modo si può già notare la maggioranza bulgara che regnerà su Grancia nel prossimo quadriennio. Su 15 posti disponibili in Consiglio comunale, 14 sono andati al movimento «Insieme per Grancia», uno solo a «Forza Grancia», con Nicola Paulus. I cinque seggi in Municipio saranno invece assegnati con un’elezione combattuta. In lizza ci sono cinque candidati di «Insieme per Grancia» e uno di «Forza Grancia», ancora lo stesso Nicola Paulus, che quindi rappresenta in persona la totalità dell’opposizione.

Il più anziano

Aveva appeso al chiodo le scarpette della politica nel 1995, dopo tre legislature in Gran Consiglio e una lunga carriera a livello locale come presidente sezionale, presidente distrettuale, consigliere comunale e municipale a Massagno. Ora, a 90 anni , l’ingegnere Piero Früh torna a mettersi a disposizione della collettività, sempre a Massagno, sempre sulla lista del suo PLR.

«Largo ai giovani!», esclama ironicamente il decano di queste elezioni comunali per spiegare la propria candidatura ai cittadini di Massagno. «La nostra democrazia dà al popolo sovrano il compito di contribuire alla vita del Paese. Ciò vuol dire interessarsi attivamente del suo stato e del suo avvenire. Ma affinché il sistema funzioni, occorre che sia una gran parte dei cittadini a formare il popolo sovrano». Dall’alto della sua esperienza, Früh invita quindi tutti a partecipare al processo democratico, «altrimenti è come ripararsi sotto un tetto senza curarsi di mantenerlo in ordine ».

Senza contare che a mantenere in ordine il tetto si può imparare tanto. «L’età mi consente di testimoniare l’arricchimento intellettuale che la partecipazione offre ad ognuno di noi - osserva Früh -. L’incontro fra persone diverse, l’esame congiunto di proposte e idee, la risoluzione dei problemi con la concordia ci portano arricchimenti caratteriali e intellettuali preziosi».

E quindi cosa c’è di meglio che candidarsi? «Corro con entusiasmo per il mio partito - conclude - ma senza pretendere voti per me. Votate piuttosto per i miei compagni di lista, hanno qualità e voglia di fare».

I neodiciottenni

Se Naël Martini il prossimo 14 aprile verrà eletto in Consiglio comunale a Riviera per la Lega-UDC sarà l’eletto più giovane in assoluto. Perché Martini i 18 anni li compie il giorno prima delle elezioni, il 13. «Mi interesso di politica fin da quando ero bambino - racconta -. Abbiamo sempre parlato di politica in famiglia. In fondo è un mezzo per dare una mano alla popolazione. Nel mio caso a quella di Riviera». Diciasette anni e le idee molto chiare. Come quella di candidarsi. Anche se giovanissimo. «La proposta di entrare in lista mi è stata fatta da un collega candidato. Ho colto la palla al balzo anche se non so se mi voteranno, non ho aspettative».

Martini ci spera, ovviamente. Perché a Osogna, dove è nato e cresciuto, lo conoscono tutti. Ci spera e i suoi primi passi saranno quelli di imparare. «All’inizio ascolterò e cercherò di imparare. Ma se ci sarà occasione farò comunque sentire la mia voce», dice con sicurezza. Avere quasi diciotto anni e affacciarsi alla politica per la prima volta non significa essere alle prime armi in fatto di idee. Perché Martini è convinto. «Gli adulti complicano le cose semplici per niente. Ecco, io cercherò di semplificare ».

Ma quanti sono i 18enni che si interessano alla politica? «Con i miei coetanei parliamo di politica, certo. Non trascorriamo ore e ore a discutere. Ma capita di fare qualche commento. Il tutto mantenendo un dialogo aperto». Non è stata invece casuale la scelta di candidarsi per la Lega. «Credo molto nel territorio, nella sua valorizzazione. E la Lega è un movimento ancorato al territorio. Inoltre, usa un linguaggio diretto che si confà a quello che sono».

Anastasia Fellmann, 18 anni, ci riprova. Dopo essersi candidata alle recenti elezioni federali, la giovane luganese dell’UDC proverà questa volta a entrare in Consiglio comunale a Lugano. «Noi giovani - dice - possiamo portare visioni e prospettive diverse e fresche. Inoltre, non va dimenticato, rappresentiamo a conti fatti una fetta della popolazione che ha tutte le ragioni per essere rappresentata in politica».

Ecco perché Fellmann ha già diverse idee in mente, qualora venisse eletta. «Al primo posto metto sicuramente la sicurezza, per la quale non vanno risparmiati gli investimenti. Una città sicura è anche una città in cui può prosperare il benessere e l’economia», fa sapere. Sicurezza dunque, ma non solo. Anche rigore finanziario e trasparenza sono due capisaldi per la giovane candidata. «Tra politica e cittadini deve esserci piena fiducia - spiega - gli interessi dei cittadini devono venire prima degli interessi dei partiti. In questo senso i grandi progetti devono essere eseguiti con economicità, sostenibilità e rigore finanziario a tutto vantaggio della cittadinanza ». I giovani che vogliono impegnarsi in prima persona in politica insomma ci sono. Anche se non sono tantissimi. « Ma siamo sempre di più - annota Fellmann - e la ragione è che i giovani di oggi saranno gli adulti di domani che dovranno prendere delle decisioni». Quindi, tanto vale, buttarsi subito. Anche perché le elezioni comunali «sono una palestra molto importante, permettono ai giovani di fare la giusta esperienza», sottolinea la giovane candidata.

Un sogno che si è realizzato. Isidora Trajkovic, 18 anni compiuti lo scorso febbraio, vede così la sua candidatura per le elezioni comunali del prossimo 14 aprile per Il Centro a Cadempino. «Ho sempre desiderato entrare in politica - confida - e così dopo aver ricevuto la proposta di una mia amica, anche lei candidata, non ci ho pensato un secondo e ho dato la mia disponibilità». Trajkovic è convinta. «Noi giovani siamo il futuro della società e abbiamo il compito di impegnarci anche in politica», continua. Anche perché impegnarsi in politica significa «fare qualcosa per il prossimo, cercare di realizzare qualcosa di reale e pratico».

E pazienza se non tutti i coetanei la pensano allo stesso modo. Anche perché c’è anche chi invece non si tira indietro. «Parlo spesso di politica e di temi politici con i miei amici e conoscenti - afferma -. Gli argomenti e le questioni di tutti i giorni ci interessano, sono contenta di poter dare anche il mio contributo e al tempo stesso di avere la possiblità di conoscere nuove persone e allargare così i miei orizzonti».

Se venisse eletta in Consiglio comunale, Trajkovic si dice pronta a mettersi all’ascolto «come è giusto che sia, almeno per un primo periodo». Questo fino a quando «mi sentirò pronta a mettere in campo le mie volontà », sottolinea con determinazione.

Per la giovane rappresentante de Il Centro di Cadempino, che studia economia e diritto, candidarsi ha significato anche mettere in pratica ciò che apprende tutti i giorni dietro i banchi di scuola. «In qualche modo fare politica ha a che fare con i miei studi», rimarca.

È all’età di 15 anni che Davide Barro ha iniziato a interessarsi alla politica. «Il 21 maggio 2021 c’era stato uno sciopero per il clima cui avevo partecipato - racconta -. Ricordo di aver provato forti emozioni e quando centinaia di ragazzi chiedevano a gran voce in piazza governo l’intervento dei politici sul tema, ho realizzato che la politica era al centro di molti aspetti della mia vita come cittadino».

Oggi, a 18 anni appena compiuti, Davide Barro è candidato per il Consiglio comunale di Bellinzona sulla lista dei Verdi, partito che ha scelto per numerose ragioni, ma soprattutto per l’attenzione che pone sulla crisi climatica. «Continuo a partecipare alle manifestazioni, ma ho deciso di impegnarmi in politica perché è il luogo in cui si concretizzano le richieste che arrivano dalla piazza - spiega -. Penso inoltre che attualmente in politica manchino le rappresentanze giovanili ed è quindi un mio obiettivo portare la voce dei giovani in comune».

Chiaramente Davide Barro è cosciente che non si può cambiare il mondo dall’oggi al domani. «Servono tempo, energia e perseveranza - dice - ma con le giuste persone si può fare tutto». Passo per passo, con le idee ben chiare in testa. «Se venissi eletto - afferma - mi piacerebbe sostenere attivamente il progetto delle realtà giovanili portato avanti dai Giovani Verdi e dalla GISO, un progetto che guarda ai bisogni dei giovani e porta avanti rivendicazioni importanti come quella di creare nuovi spazi per la società e di migliorare il sistema di trasporto pubblico, incrementando le corse serali e notturne e diminuendo fortemente i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti».

In questo articolo: