«È ora che la Città metta fine a questo limbo»

Non poteva chiamarsi diversamente, Air Dynamic, una realtà in continuo movimento, sempre pronta a lanciare nuove iniziative e proporre nuovi servizi a una clientela variegata e in costante rinnovamento. «In questo periodo stiamo stringendo sempre più accordi commerciali con le realtà locali, che siano istituti bancari o i negozi di via Nassa - spiega Raffaella Meledandri, cuore e CEO di Air Dynamic -. L’obiettivo è di sviluppare delle sinergie e creare più movimento commerciale».
Non che ad Agno ci si annoi. Dalla sua fondazione oltre 15 anni fa Air Dynamic ha saputo evolvere diventando un vero punto di riferimento per chiunque voglia volare da Lugano e nel mondo intero. «Per rispondere alla crescente domanda locale abbiamo creato un club, formato da persone del territorio, le quali hann o la possibilità di condividere i voli - spiega Meledandri -. C’è un bel risparmio. Ed è qualcosa che funziona bene in una realtà come quella ticinese, dove ci si conosce e si lavora tranquilli».
Tra le altre novità, Meledandri cita il forte aumento della domanda di voli da parte di persone legate al mondo delle criptovalute. «Lugano ha fatto molto bene a portare avanti questo discorso - sostiene -. Ci permette di avere noi stessi in ufficio i nostri terminal dove accettiamo i pagamenti in criptovalute. Abbiamo parecchi clienti che usano questo metodo di pagamento».
Tra le note stonate, invece, ci sono alcuni incomprensibili limiti posti dalla Città. «Oggi l’aeroporto chiude sulla pausa pranzo e dopo le 20 - spiega Meledandri -.Questo significa che dopo quell’orario non è più possibile atterrare ad Agno. Ci succede di dover far arrivare i nostri clienti a Milano e poi portarli qui in Ticino in taxi. Non ha senso. Capisco che un’apertura prolungata richiede più personale. Ma se c’è la domanda, e posso assicurare che c’è la domanda, il costo viene sicuramente coperto».
Altra nota dolente è la limitatezza delle strutture, a partire dalla cronica carenza di hangar. «Abbiamo scritto al Municipio per proporre degli hangar provvisori, ma non abbiamo ricevuto risposte concrete - afferma Meledandri -. È sconsolante. Qui abbiamo un aeroporto che ha trovato una sua solidità, che dimostra un bel potenziale di sviluppo. Però servono dei passi avanti. È veramente ora che la Città di Lugano lo faccia uscire da questo limbo».