Lugano

Ecco il «Cornaredino», un unicum per la Svizzera

L'impianto che ospiterà le partite dei bianconeri in attesa della nuova arena è già pronto – E domani inizia a Cornaredo la demolizione della Monte Bré
© CdT/Gabriele Putzu
Marco Ortelli
09.07.2023 06:00

Mentre la sera del 25 maggio al 77’ e all’89’ Aliseda e Amoura si occupavano di stendere lo Young Boys nell’ultima partita casalinga dell’era Cornaredo «d’antan», un gruppo di 26 persone stava finendo di memorizzare lo schema di montaggio delle tribune provvisorie che avrebbero iniziato a costruire l’indomani, venerdì 26 maggio dalle 7 di mattina.  

A sei settimane di distanza - a lavori ultimati! - abbiamo incontrato Alessio Princigalli, capo progetto delle tribune provvisorie «assemblate» dal Gruppo Nüssli, l’azienda internazionale leader a livello mondiale nella realizzazione di costruzioni temporanee e permanenti, e Roberto Mazza, direttore Divisione sport Città di Lugano, per fare il punto della situazione strutturale e sportiva a due settimane dall’inizio della stagione di Super League 2023-24.

«Come un kit di costruzioni Lego»

Alessio Princigalli ci snocciola alcuni dati. «Tempo di costruzione, 6 settimane. 20-25 persone impiegate per montare le tribune lunghe 69 metri, alte 10,35 e profonde 14,65 metri. Il peso? 350 tonnellate di materiale con 40.000 pezzi singoli da assemblare, immaginate un kit di costruzioni Lego. Un kit grazie al quale è possibile creare un'ampia varietà di strutture come palchi, tribune, trampolini e altre costruzioni sovrapposte. È molto probabile che i vari pezzi su cui ci troviamo in questo momento siano stati utilizzati in primavera per un festival di wrestling o in inverno per le gare di sci del Lauberhorn e che in futuro verranno magari impiegati per un torneo di tennis o un concerto...».

Il colpo d’occhio desta meraviglia. La vicinanza al terreno da gioco e la visuale panoramica dalle tribune invitano a guardare il calcio da una prospettiva nuova. «Il progetto - ci spiega Princigalli - ha cominciato a delinearsi nell’estate-autunno del 2017 con la richiesta della Città di Lugano di uno studio di fattibilità, fino ad arrivare - tra piani di base e presentazione dei documenti per la gara d’appalto - nell’estate 2022 all’offerta ufficiale per l’impianto di tribuna dello Stadio di Cornaredo». 

I requisiti da soddisfare? Il capo progetto ci mostra l’opuscolo con le direttive della Swiss Football League per lo svolgimento delle partite di Super League e le competizioni UEFA. 54 pagine pregne di «raccomandazioni e requisiti» da soddisfare. Nei prossimi giorni avverrà in tal senso un incontro tra le parti in gioco, federazione, club e costruttori per dare il via libera allo stadio provvisorio che potrà ospitare 1171 fan seduti e 800  in piedi per ognuna delle due nuove tribune e 800 spettatori (posti già  esauriti) nella tribuna principale. 

Osservando il lavoro compiuto Alessio Princigalli  appare soddisfatto. «A Lugano avrete un unicum per la Svizzera. Per le dimensioni, a cui non siamo normalmente abituati, per la struttura, noi non realizziamo tetti, e per le caratteristiche morfologiche della superficie da occupare». Il prodotto finale è nato così dal lavoro di concerto tra il Gruppo Nüssli, l’impresa specializzata nella copertura delle tribune e il FC Lugano per la definizione degli spazi da occupare con le buvette. Integrazione perfetta, come i 40 mila pezzi singoli incastrati a regola d’arte in 6 settimane.

«Cornaredino» a prova di esultanza

Verrà effettuato un test di sicurezza? «No - commenta Princigalli che argomenta la risposta -. Le tribune Nüssli sono calcolate e dimensionate in base agli standard internazionali di costruzione. Ogni singola componente è resistente alle intemperie grazie all’impiego di alluminio, acciaio zincato a caldo e pannelli di compensato rivestito. Nüssli, poi, in collaborazione con studi di ingegneria indipendenti ha creato dei registri di prova testati ufficialmente per ogni tipo di tribuna provvisoria». Non resta allora che attendere sabato 29 luglio, quando la prima nel nuovo stadio provvisorio tra Lugano e San Gallo porterà al «Cornaredino» anche molti tifosi ospiti che metteranno subito alla prova la nuova configurazione dell’impianto. 

Addio tribuna bella

Mentre in campo lungo un «omino» toglie a una a una le poltroncine della tribuna Monte Brè rimaste, il direttore della Divisione sport della Città Roberto Mazza ci spiega che da lunedì 10 luglio - domani - «parte la demolizione della tribuna a cui farà seguito quella dei due impianti di illuminazione a est». Che ne sarà dello spazio vuoto? «Come richiesto dalla Swiss Football League, verrà realizzata una palizzata divisoria alta 6 metri». 

Come noto, il cantiere implica un problema legato ai campi disponibili. «Con la sparizione dei campi B1 e B2 - quest’ultimo con le misure del campo principale - la prima squadra del FC Lugano utilizzerà esclusivamente il campo C, rizollato nel mese di aprile. Nello stesso tempo, la squadra di Croci-Torti potrà allenarsi almeno una volta alla settimana sul campo principale. Nel caso di emergenze, abbiamo dei margini d’azione nel nostro comprensorio, come a Barbengo e a Breganzona». 

Un ulteriore cambiamento concerne l’impianto di illuminazione. Roberto Mazza: «A est sono stati noleggiati due fari di dimensioni più ridotte e puntati verso il campo. I due fari a ovest rimarranno. In tal senso i 4 fari sono già stati calibrati per fornire un’illuminazione perfetta, non solo per le partite di calcio».

Il riferimento è «all’altro mondo» che vive Cornaredo, come «l’atletica» SAL. «La storica società continuerà a utilizzare la pista dei 100 metri di Cornaredo. L’attività di ragazze e ragazze si svilupperà in Capriasca grazie all’accordo trovato con il Comune. Stiamo vivendo un cambiamento epocale - conclude Roberto Mazza - tutte le società sportive coinvolte stanno vivendo il progetto con grande entusiasmo».

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