Finché la casa non ci separi

La casa è a Morbio Inferiore. Tre locali e mezzo al pian terreno. Il tappeto persiano, le nature morte, un grande puzzle da 1000 pezzi ancora da finire sul tavolino davanti al televisore: è tutto incluso nel prezzo (335mila franchi) che vista la zona è decisamente basso. Quasi il 30 per cento in meno rispetto alla media di mercato.
Il problema è che oltre all’arredo nel «pacchetto» messo in vendita ci sono anche i padroni di casa. Un 78enne e una 77enne della regione, felicemente sposati e conviventi da mezzo secolo, affezionati alla loro abitazione e decisi a rimanerci vita natural durante.
«Non se ne parla di andarcene, qui ci sono tutte le nostre cose, i ricordi» spiegano. «La casa sarà sempre casa, anche se le mura dovessero appartenere a qualcun altro».
La «moda» italiana
In Italia la chiamano «nuda proprietà», nue-propriété in Francia: in Svizzera il nome in teoria è lo stesso ma alcuni la scambiano per «qualcosa di sconcio» tanto poco è praticata. Anche gli agenti immobiliari faticano a spiegarla alla clientela. La compravendita di un immobile «con riserva di abitazione» - ossia con la clausola che il vecchio proprietario continui ad abitarci fino alla morte - nel mercato ticinese è ancora un semi-tabù.
Eppure non è una novità: il concetto risale al codice napoleonico - anno 1804 - , Renato Zero ci ha fatto persino una canzone («La lira scende, il vizio no (...) meglio restare dove sto») alla fine del secolo scorso. Negli ultimi dieci anni il fenomeno ha preso piede oltre confine, dove secondo l’Agenzia delle Entrate le operazioni sono cresciute del 21 per cento. Una ricerca dell’organizzazione Confabitare ha stimato che in Italia avrebbero venduto casa in questo modo circa 97mila pensionati.
Due annunci su 10mila
In Ticino invece gli annunci sono ancora rari: sui principali portali ne compaiono solo due attivi, da mesi, su un totale di oltre 10mila in tutta la Svizzera italiana. Oltre all’appartamento di Morbio Inferiore, ce n’è un’abitazione signorile a Sorengo (138 metri quadri, prezzo 995mila franchi) proposta in vendita «in nuda proprietà con diritto di usufrutto a favore del padre dei proprietari» anche qui «vita natural durante». E anche qui lo sconto è «ovviamente consistente» promette l’agenzia immobiliare.
La verità, però, è che gli sconti non sembrano bastare, almeno per ora. L’abitazione signorile di Sorengo dopo un primo tentativo ha dovuto cambiare dicitura (modalità di acquisto «da concordare») nella speranza di attirare più persone interessate. A Morbio Inferiore le cose non vanno meglio: «In quasi un anno abbiamo ricevuto pochi interessamenti, e tutti quelli che hanno chiamato non avevano idea di cosa fosse la nuda proprietà» sottolinea Alessandro Romanelli, vice-direttore dei servizi immobiliari di Interfida. «È un concetto difficile da far passare».
Di per sé non è così complicato: l’acquirente compra l’immobile a un prezzo scontato, basato su una stima dell’aspettativa di vita dei venditori-inquilini, e del valore di un canone medio a cui lo stesso immobile potrebbe essere affittato. «Chi investe nell’acquisto si fa carico in qualche modo dell’incertezza dei tempi in cui l’immobile potrà effettivamente liberarsi. È chiaro - ammette Romanelli - che si tratta di un investimento a lungo termine».
Voglia di viaggiare
È quello che si augurano - «il più a lungo possibile» - anche i due coniugi dell’appartamento di Morbio Inferiore. «Volevamo viaggiare, passare più tempo al mare ad esempio, mantenendo un piede in Ticino» racconta la coppia. «Ai nostri figli non interessava l’immobile, e abbiamo pensato a questa soluzione».
Tra le motivazioni che, anche in Ticino, iniziano a indurre persone in età avanzata a scegliere questa opzione - una sorta di «salvagente» per i pensionati in difficoltà nella vicina Penisola - non ci sono per forza le necessità economiche, o non solo quelle.
«Tutti ambiremmo all’eternità, ma purtroppo l’anagrafe parla chiaro» scherza il proprietario, classe 1947. «Il termine prima o poi arriva di certo».
