Il reportage

I naturisti in Ticino: nudi alla meta (che non c'è)

Nel nostro cantone non esistono luoghi di ritrovo organizzati e basi legali: «Siamo tollerati, ma il nostro è uno stile di vita»
Un nudista nella zona del fiume Melezza. ©Ti-Press/Samuel Golay
Andrée-Marie Dussault
01.09.2024 08:59

Siamo a una grigliata con una ventina di persone in un posto idilliaco. Un piccolo Eden nel mezzo della natura dove scorre un fiume verde smeraldo tra i sassi bianchi, costeggiato da spiaggette di sabbia fine. L’atmosfera è rilassata e gioiosa. E mentre la carne e le verdure iniziano a cuocere, si chiacchiera, si scherza. Tutto normalissimo. Tranne un dettaglio: attorno al fuoco sono tutti nudi! Eppure nessuno sembra farci caso.

Il luogo è conosciuto. Non lo nominiamo per preservare la pace degli «utenti». È anche rinomato oltre le Alpi. Diversi svizzero-tedeschi arrivano qui da decenni per trascorrere le loro vacanze. E malgrado il cartello dove si segnala «Nudismo vietato», il naturismo (una filosofia più articolata rispetto al nudismo: oltre al nudo promuove un riavvicinamento alla natura) viene tollerato dalle autorità.

Nessuna base legale

In Ticino, non vi è alcuna base legale specifica che regoli o vieti il nudismo o il naturismo, precisa un portavoce del Servizio comunicazione della Polizia cantonale. «In generale - spiega - i limiti per quanto riguarda eventuali comportamenti che configurano un reato sono fissati dal Codice penale. Si pensi, per esempio, ai reati di esibizionismo o molestie sessuali, quando sono dati i presupposti stabiliti anche dalla giurisprudenza».

Ma il naturismo ha legami con esibizionismo o molestie sessuali? «Assolutamente no!», esclama una sessantenne che pratica questo stile di vita da molti anni. «Stare nuda in questo contesto bellissimo mi fa sentire tutt’una con la natura; più libera, più selvaggia. Mi riavvicina a Dio, al divino», sorride. Poi confida che le è già successo d’essere osservata da un uomo che si toccava le parti intime o le chiedeva di fare sesso. «L’ho cortesemente mandato a quel paese. Però fatti del genere capitano rarissimamente e qua gli uomini ci difendono. Ci tengono a fare capire che questo non è un posto per il sesso libero ma un luogo naturista. Vogliono che le donne si sentano a loro agio». Altrove ci sono zone «dove si ritrovano uomini omosessuali per incontri», aggiunge. «Ma qua non c’è niente legato al sesso, il nostro è semplicemente un modo per godere la natura senza vestiti». Un’altra donna di circa quarant’anni racconta che le piace nuotare nuda, sentire il vento e il sole sulla pelle. «Poi senza costume ci si vede per quello che si è; siamo tutti diversi, tutti unici; c’è una forma di autenticità che ci lega fra di noi. Inoltre più banalmente, odio la sensazione del costume bagnato addosso. Ieri - aggiunge - ero altrove a fare il bagno col bikini, ho preso un po’ di freddo e ho temuto di avere una cistite!».

In Ticino, spiegano i naturisti, si può facilmente trovare un posto isolato e discreto lungo un fiume per fare naturismo in tutta tranquillità. «Personalmente - spiega ancora la donna - preferisco praticarlo da sola».

Gli «incontri interessanti»

Un cinquantenne che si occupa della cottura della carne sulla griglia racconta che da piccolo andava in luoghi naturisti per le vacanze con i suoi genitori. «Ho ripreso - dice - due anni fa e mi piace molto. Tendenzialmente in questo ambiente si incontrano persone interessanti, con vedute più aperte rispetto a luoghi considerati normali». Alla sua compagna non dispiace un aspetto del nudismo che considera trasgressivo. «Nella nostra società dei consumi e patriarcale - afferma - la gente si vergogna del proprio fisico. Per me vivere così è un modo di ribellarsi contro questo sistema che ci condiziona e che ci vuole rendere piccoli piccoli». Aggiunge che per lei i costumi sul mercato «sessualizzano ad oltranza il corpo delle donne. Restare nuda, invece, sottrae l’erotizzazione e rende tutto più naturale».

L’ente non punta su questo turismo

In Ticino prevale il «naturismo selvaggio» (ovvero non autorizzato); non esistono strutture - campeggi o spiagge - dedicate come altrove in Svizzera. Secondo l’Unione naturista svizzera (UNS), organizzazione mantello, ci sono quindici club naturisti in tutto il Paese. Con tutti i turisti svizzero-tedeschi e germanici, più inclini a passare tempo senza vestiti, non sarebbe interessante considerare un luogo nel cantone che consente a chi lo desidera di essere nudi in tutta serenità? «Siamo consapevoli che si tratta di un target che in alcuni luoghi del mondo si è ritagliato la sua fetta di mercato», segnala Samantha Ghisla, portavoce di Turismo Ticino. «Detto questo - aggiunge Ghisla - la nostra agenzia si occupa della promozione della destinazione, in particolare marketing e comunicazione, ma non di essere parte attiva nel lancio di progetti turistici». Inoltre, ci sono norme istituite a livello cantonale e federale che «non permettono di essere nudi in luoghi pubblici», dice. «Al momento non prevediamo dunque di puntare su questa fascia turistica nel nostro cantone».

«Non ho mai avuto richieste specifiche. Magari perché le persone interessate al naturismo sanno già dove andare o vanno in paesi più aperti», spiega Simone Patelli, direttore del più grande campeggio della Svizzera, Campo Felice.

Patelli quando frequenta le fiere di settore in Germania, racconta che ci sono stand di campeggi naturisti. Secondo lui magari sarà un tema da approfondire in futuro per capire se esiste un mercato, se c’è il potenziale. «E tuttavia so bene - osserva - che tanti dei nostri turisti arrivano dalla Germania o dalla Svizzera tedesca dove il naturismo è più conosciuto».

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