Il Lifestyle tra AI e venti di guerra

Il momento storico è particolare: guerre; dazi a stelle e strisce che sconvolgono gli equilibri; l’intelligenza artificiale, con la sua inimmaginabile accelerata sulla società; lo sbarco di ChatGpt nella vita di tutti i giorni. Se aggiungiamo che il 2025 per la moda e i beni di lusso si preannuncia un anno burrascoso, nel senso che gli analisti prevedono brusche frenate per gran parte del settore, allora possiamo ben capire che, in occasione della quarta edizione di Lifestyle Innovation Day, la carne al fuoco sarà tanta.
I numeri della quarta edizione
Domani, lunedì 19 maggio, negli spazi del LAC a Lugano, sessanta protagonisti del Lifestyle condivideranno le loro esperienze con il pubblico della manifestazione. Pìù di ottocento gli iscritti alla giornata che, dal profilo istituzionale, gode dell’appoggio della Città di Lugano, del Cantone e dell’Associazione LifestyleTech Competence Center. «Di fronte a tante mutazioni, i leader dei settori della bellezza, della moda, del lusso e dei viaggi devono affrontare la sfida di coniugare crescita, innovazione e redditività in un contesto incerto e in continua evoluzione», commenta Carlo Terreni, presidente e membro del consiglio di Dagorà Lifestyle Innovation Hub.
L’epoca d’oro dei viaggi e del beauty
La trasformazione del retail, la moda sostenibile, l’innovazione nel beauty e la crescita globale nei settori del commercio e dei viaggi saranno i temi chiave dai quali partirà la giornata.
Infatti non tutto il Lifestyle sta vivendo questo momento storico nella stessa maniera: «se l’industria della moda e del lusso è confrontata con un forte rallentamento giunto dopo quattro anni di crescita eccezionale, quella della bellezza e dei viaggi sta vivendo un epoca d’oro», spiega Terreni.
Moda che si reinventa
Le aziende di successo nel campo della moda, secondo il presidente di Dagorà, sono quelle che producono abbigliamento sostenibile e innovativo combinando lo stile sportivo con il look urbano per tutti i giorni, seguendo le orme dei protagonisti della famosa tendenza athleisure. «C’è di più: se da una parte il mondo dello sport è da tempo che fa la corte a quello della moda, ora si va oltre. Ad esempio Dainese, che è un’azienda che produce abbigliamento per motociclisti presente alla giornata di domani, adesso vende esperienze di «riding» in giro per il mondo, ossia viaggi in sella alla moto indossando i prodotti Dainese, quindi la moda che sconfina nel turismo. Un altro esempio: sempre domani a Lugano il CEO di Cavalli Sergio Azzolari insieme a quello di OGAT, un nuovo player nel mondo della moda, parlerà di una particolare collezione che potrebbe rivoluzionare il settore: nel senso che prima vende il capo, poi lo produce. Una sorta di ritorno alle vecchie sartorie nel nome della sostenibilità». L’industria dell’abbigliamento si sta dunque reinventando esplorando nuove strade per riposizionare i vari modelli di business.
Il boom degli abiti usati
Nel frattempo il mercato dell’usato sta vivendo un vero e proprio boom. Il successo delle piattaforme di e-commerce come Vinted, il cui Market Planning & Performance Director figura tra i relatori presenti a Lugano, è la prova che i consumatori si stanno orientando verso acquisti più sostenibili nel campo dell’abbigliamento e degli accessori. Il successo trova conferma nei numeri: nel 2024 Vinted ha registrato una crescita del 36%.
«Domani - osserva Terreni - sarà interessante sentire le riflessioni dei nostri members ed ospiti perché intercettando per primi le tendenze in atto si possono individuare le opportunità di cambiamento e di investimento».
L’AI governata dall’uomo
A proposito di investimenti. Tra gli ospiti del Lifestyle Innovation Day ci sarà anche Rino Castiglione, CEO e socio fondatore insieme a Paolo Agazzone di Alpha Square Invest, una holding di investimento privata con sede a Lamone. Il suo approccio? Mettere le persone al centro delle decisioni strategiche e manageriali.
«Alpha Square Invest opera in una logica di investimento non puramente speculativo - spiega Castiglione - Attraverso un gruppo di lavoro positivo, puntiamo a dare forma a vere comunità e reti di persone, non a sostenere semplici imprese; ci muoviamo in settori strategici che avranno uno sviluppo accelerato nella nostra visione del futuro, come le energie rinnovabili, la mobilità elettrica, la moda e il design».
L’assioma di Castiglione è preciso: brave persone buone aziende, cattive persone cattive aziende, «il paradigma vale anche quando ci si ritrova confrontati con rivoluzioni come quella dell’AI, che ovviamente velocizza e porta grandi benefici alle aziende, però alla fine, dietro agli algoritmi, ci sono persone che governano, manovrano, decidono. Per noi il CEO e il management sono figure centrali in un’azienda: devono essere in grado di coinvolgere il personale, aggiornandolo sulle problematiche e facendolo sentire parte di un progetto, non un numero qualsiasi».