Attualità

«La disparità tra i generi persiste ancora»

FaftPlus spegne 65 candeline e guarda al futuro
© CdT / Gabriele Putzu
Giorgia Cimma Sommaruga
16.04.2023 14:01

La Federazione delle associazioni femminili Ticino (FAFTPlus) ha recentemente celebrato il suo 65. anniversario durante un’assemblea tenutasi a Lugano. Questo traguardo è stato un’occasione per riflettere sul lavoro svolto dalle donne fino ad oggi e per riconoscere le urgenze del presente e guardare al futuro. «Il cammino verso la promozione della parità e il rispetto reciproco tra i generi non si arresta perché la disparità persiste», ha affermato Marialuisa Parodi nel suo discorso di congedo dopo otto anni di copresidenza. L’assemblea di FAFTPlus, che oggi è più forte con le sue 26 associazioni aderenti e nuovi enti e organizzazioni più vicini, ha indicato le strade da percorrere in tema di parità raggiungibile. Gina La Mantia, ha preso il posto di Parodi alla copresidenza affiancando Bianca Maria Martellini Bianchi, e, presentandosi, ha richiamato i diritti fondamentali di uguaglianza fissati nella Costituzione sottolineando come solo pochi partiti mettono la parità in primo piano. «Una società inclusiva invece deve coinvolgere le donne nella stessa misura degli uomini perché solo così, insieme, si troveranno le soluzioni migliori, più condivise e quindi più efficaci sui grandi problemi sociali ed ambientali», afferma La Mantia.

La parità è di tutti 

Luigi Maffezzoli, membro del comitato, spiega a La Domenica che «è molto importante considerare che la FAFT è diventata FAFT PLUS perché da qualche anno c’è stata la volontà di allargare il discorso della parità di genere non soltanto alle donne, quasi fosse una categoria particolare, ma anche agli uomini. Proprio perché la questione femminile non è una questione di donne, ma è una questione di tutti. Quindi è una questione della popolazione che rivalutando il ruolo delle donne nella società, nella politica, nel mondo del lavoro, ha solo da guadagnarci». Maffezzoli aggiunge che con l’ultima Assemblea si è deciso di aggiungere una nuova figura all’interno del comitato ed è quella di Michele Roncoroni. «Un uomo giovane e di buona esperienza politica sia locale che europea e con una sensibilità straordinaria nei confronti della parità di genere e della conciliabilità lavoro famiglia. Questi rimangono i nostri obiettivi principali ma tra questi c’è anche quello politico». 

Elezioni e delusioni

A questo proposito Maffezzoli sottolinea la delusione dell’associazione in seno alla recente tornata elettorale visto che «la presenza delle donne in politica dipende proprio anche da una sensibilità che i partiti devono avere non nell’imporre quote rosa ma fare in modo che tra le candidate ci sia una parità tra uomini e donne in modo che sia la popolazione a scegliere ma che si scelga partendo tutti dalla stessa linea di partenza insomma». Ma La Mantia tiene a rammentare un importante aspetto delle vite delle donne: il lavoro di cura che «è troppo poco riconosciuto e troppo poco remunerato. Non dimentichiamo - dice a La Domenica -, che anche tutti questi lavori diciamo - tra virgolette - tipicamente femminili -  sono di eminente importanza ma non vengono riconosciuti e questo è chiaramente un altro aspetto di disparità salariale».  E poi pensando ai diritti di famigli, La Mantia concorda con Mafezzoli per la conciliabilità lavoro famiglia che non deve essere considerata soltanto sul posto di lavoro ma anche nei confronti dell’attenzione alla vita delle famiglie. «Gli asili devono essere alla portata di tutti», dice Mafezzoli, «a mio avviso ogni bambino dovrebbe avere il diritto di accedere al nido», interviene La mantia, «anche - continua - questo fa parte della conciliabilità lavoro famiglia.  Inoltre, interviene Mafezzoli, « quando si parla di famiglia si fa riferimento ad ogni genere di famiglia, non solo quelle in cui ci sono dei figli: il discorso è relativo a tutte le famiglie visto che il problema è di scarsa attenzione nei confronti del modello famiglia, non di un solo modello famiglia». 

Famiglia e lavoro vanno d’accordo?

Ma non è finita qui visto che nella vita di una donna vi è da considerarsi anche la maternità. «Quante volte una donna incontra difficoltà a rientrare nel mondo del lavoro dopo una maternità? - Domanda La Mantia -. Il lavoro tipicamente femminile di accudimento dei figli non viene riconosciuto e sul curriculum il tempo passato con la famiglia non vale niente e anzi troppo spesso è discriminatorio rispetto a chi non si è mai assentato dal lavoro: anche questo rappresenta poi una disparità salariale. Un altro tema a cui tengo molto è quello che riguarda la violenza sulle donne e l’autodeterminazione della donna per quanto riguarda la sessualità. Abbiamo anche partecipato alla messa in consultazione sul nuovo diritto penale sessuale dove noi ci siamo espressi per il "solo sì significa sì"». 

I traguardi dello scorso anno

Bianca Martellini Bianchi durante l’assembra ha inoltre ricordato l’intensa attività di FAFTPlus nell’anno appena trascorso. A partire dall’iniziativa «Helvetia chiama! Ticino» verso le recenti Cantonali 2023, promossa insieme alla Commissione consultiva per le pari opportunità in collaborazione con Alliance F. Oltre a questa iniziativa, l’attività dell’Agenda 54 Donne Elettrici e la presa di posizione pubblica su diverse iniziative e atti parlamentari, cantonali e federali: dalla riforma AVS all’appello in materia di quote nelle liste elettorali, alla conciliabilità famiglia e lavoro con la richiesta a Cantone e Comuni di dotarsi di strutture per la custodia dei bambini da 3 mesi fino alla fine della scuola dell’obbligo.

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