«La penuria di energia? Il fotovoltaico offre vantaggi all’intera società»
Sono un fottuto ottimista». Andrea Costa, direttore della SMB Medical SA di Sant’Antonino, è convinto che anche durante il prossimo inverno la sua azienda avrà sempre energia elettrica a sufficienza per proseguire la propria attività.
«Non sono tra coloro che si preoccupano per la penuria - afferma il manager -. Da una parte perché credo che l’allarme sia esagerato e in gran parte ingiustificato. Dall’altra perché già oggi possiamo mettere in atto tutte le misure necessarie per coprire parte del nostro fabbisogno energetico».
Appena conclusa la posa
Da martedì scorso l’azienda attiva nella produzione di protesi ortopediche ha uno strumento in più. Un impianto fotovoltaico che copre circa 2’100 metri quadrati dello stabile di Sant’Antonino. «Abbiamo appena concluso la posa dei pannelli - spiega Costa -. Ora dobbiamo solo allacciarli alla rete ed effettuare tutte le verifiche tecniche. L’obiettivo è che l’impianto possa entrare in funzione entro il mese di agosto».
A regime, i pannelli solari forniranno «tra l’11 e il 16%» dei consumi della SMB Medical SA. Non un’enormità. Ma il fotovoltaico è solo un tassello di una strategia molto più ampia. «Abbiamo deciso la posa dei pannelli nella primavera 2021, quindi prima dell’esplosione dei prezzi e della diffusione dello spettro della penuria di elettricità - prosegue Costa -. Non è una decisione che abbiamo preso tanto per una questione di costi, quanto di interesse generale».
I pannelli solari sarebbero, secondo il manager, un dovere nei confronti della società. «Nelle nostre considerazioni siamo partiti dal dato di fatto che il mondo ha bisogno di energia - spiega Costa -. Questo è inconfutabile. Abbiamo un tenore di vita che esige enormi quantità di energia».
«Grazie ai partner»
Si tratta dunque di stabilire come rispondere a questo bisogno. «Le fonti energetiche sono variegate - osserva Costa -. Ci sono quelle più tradizionali, che potrebbero essere sviluppate in modo più efficiente, come la fusione nucleare, che in alcuni stati sta fortunatamente riprendendo importanza. E poi ci sono le fonti rinnovabili, che sostanzialmente sono l’idroelettrico, l’eolico e il fotovoltaico».
Considerando che difficilmente a Sant’Antonino avrebbero potuto essere costruite una diga o una pala eolica, la SMB Medical ha optato per i pannelli. «Noi abbiamo avuto la fortuna di poter contare sui partner giusti, che mi sembra doveroso ringraziare - rimarca Costa -. Powergia GmbH, che attraverso il suo managing partner Antonio Bader ci ha fornito una consulenza energetica di livello assoluto, e SBEnergetica SA, il cui direttore è Andrea Zordan, che ci ha fornito i pannelli e ci ha fornito un’assistenza tecnica impeccabile».
L’interesse generale
Ora, dopo la posa dei pannelli e la precedente analisi di tutti i processi interni, la SMB Medical SA vuole puntare sulla collaborazione con le altre aziende. Un aspetto che a Sant’Antonino sta prendendo una piega interessante. «Sappiamo tutti che le rinnovabili hanno il problema dello stoccaggio - prosegue Costa -. Se l’energia non viene consumata immediatamente, viene persa. Noi ora stiamo sviluppando un progetto consortile per creare una batteria ‘green’ collegata a tutti i sistemi di produzione energetica, in modo che ognuno di essi possa caricare energia quando ne ha in eccesso e prenderne quando ne ha bisogno».
È in questo senso che il manager parla di «interesse generale». Ognuno dovrebbe fare la propria parte per garantire l’approvvigionamento energetico comune. «Se installando dei pannelli posso ridurre del 20% la mia richiesta alla rete - continua Costa -, significa che la rete avrà quel 20% a disposizione da dedicare ad altre attività».
In questo periodo, poi, gli impianti fotovoltaici sono un investimento particolarmente interessante. «Al tasso attuale di costo dell’energia elettrica, i pannelli verrebbero ammortizzati in un anno e mezzo - spiega Costa -, molto meno rispetto ai sei o sette anni che avevamo calcolato nel piano di ritorno».
Un affare, se si considera che i pannelli hanno una durata di vita stimata in 25 anni. Indipendentemente dall’evoluzione dei prezzi dell’elettricità. «Io mi attendo che tornino presto alla normalità - afferma Costa -. Oggi i prezzi sono completamente sotto attacco speculativo. Perché sappiamo benissimo che il costo dell’energia elettrica non è cambiato rispetto agli anni scorsi, ma c’è un mercato che deve recuperare quanto perso durante i lockdown del 2020 e poi ci sono delle situazioni geopolitiche che acuiscono e giustificano certi atteggiamenti di taluni, che a mio modo di vedere non sono corretti».
«La bolla scoppia entro Natale»
In soldoni, oggi le tariffe sono in certi casi addirittura sestuplicate. «Noi oggi stiamo pagando l’energia elettrica 60 franchi a megawattora, in base a un contratto siglato due anni fa - spiega Costa -. Ma se dovessi andare oggi sul mercato a cercare energia per l’anno prossimo, mi verrebbe offerta a 300/400 franchi a megawattora».
Uno sproposito. Destinato a durare poco, secondo Costa. «Al massimo fino a Natale - sostiene il manager -. Siamo all’interno di una riorganizzazione geopolitica, stiamo passando da una unipolarità a una multipolarità. L’Europa sta cercando di rilocalizzare le sue forniture, di conseguenza è normale che in questa fase ci siano degli shock e ci sia chi cerca di specularci. Ma io sono convinto che si tornerà presto alla normalità. Ci credo, perché sono un fottuto ottimista».