A spasso nel tempo

La regina Elisabetta inaugura la «Sydney Opera House»

20 ottobre 1973
Veduta notturna della «Sydney Opera House». © Shutterstock
Nicola Bottani
Nicola Bottani
19.10.2025 06:00

Sarà mai possibile partire una notizia sulla spazzatura che invade una città per ricordare l’inaugurazione di uno degli edifici che hanno contribuito a fare la storia dell’architettura moderna? Andiamo con ordine, leggendo quanto segue dal «Corriere del Ticino» del 19 ottobre 1973, un venerdì: «Sydney, 18 – I 400 netturbini di Sydney sono in sciopero e hanno intenzione di proseguire la loro agitazione sino a martedì prossimo. Mucchi di spazzatura sono già visibili in alcune strade e la città potrebbe avere un aspetto decisamente sporco in occasione della visita in programma per sabato prossimo della regina Elisabetta d’Inghilterra. La sovrana inglese a Sydney inaugurerà la stagione operistica». Ecco quindi il collegamento, perché sabato 20 Elisabetta II nella metropoli australiana inaugurò ufficialmente la «Sydney Opera House», ossia il nuovo teatro dell’opera. Si affaccia sulla baia della città ed è stata progettata dall’architetto danese Jorn Utzon, che a lavori in corso, a causa delle polemiche per la lievitazione dei costi, passò la mano a un team coordinato dal suo collega australiano Peter Hall. La «Sydney Opera House» spicca in particolare per il suo tetto, composto da dieci gusci a sezione sferica in cemento armato che si incastrano fra loro e sono ricoperti da oltre un milione di piastrelle bianche di ceramica. A guardarli ricordano le vele di un veliero, ma a Jorn Utzon, quando si trattò di progettare il tetto, l’ispirazione venne sbucciando un’arancia e osservandone gli spicchi.

Tutte le edizioni del Corriere del Ticino sono disponibili nell'Archivio Storico del CdT.

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