Isole comprese

La riabilitazione di Giovanna d’Arco nella città più cupa dell’inquisizione

Alla scoperta di Rouen, capoluogo della Normandia
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Prisca Dindo
26.06.2022 07:04

La cattedrale di Notre Dame di Rouen muta secondo ciò che accade nel cielo. Al mattino le sue splendide facciate gotiche possono avere i colori cupi e minacciosi delle nuvole gravide di pioggia, a mezzogiorno quelli nitidi ed intensi del vento, al tramonto i toni caldi a e rassicuranti degli ultimi raggi di sole. E questo è il resoconto di una giornata sola di osservazione.

Claude Monet la riprodusse tra il 1892 e il 1894 in più di trentun versioni diverse. Il soggetto ero lo stesso, il punto d’osservazione pure - un appartamento vuoto al numero 31 della place della Cathédrale - ma le opere del maestro dell’impressionismo erano l’una completamente diversa dall’altra. «Qui tutto cambia, perfino la pietra» scriveva incredulo l’ artista.

Grazie all’incessante civettare della luce con le forme gotiche della cattedrale, Monet riuscì a fissare sulle tele lo scorrere del tempo.

La cattedrale di Rouen non è conosciuta soltanto per aver offerto al grande artista francese il famoso scorcio che segnò una svolta nella storia dell’arte.

Con le sue torri e i pinnacoli che si elevano verso il cielo é una delle più raffinate cattedrali gotiche del mondo.

Del resto l’intera Rouen, che è il capoluogo della Normandia, è densa di storia. Per decenni Francia e Inghilterra se la contesero per via della sua posizione strategica e per i suoi fiorenti commerci.

La città è divisa in due dalla Senna, il fiume più famoso della Francia.

Da una parte c’è l’antico cuore cittadino; dall’altra, sulla Rive Gauche, i viali e i centri commerciali della parte più moderna.

Ville Musée, come viene chiamata, è considerata una perla rara della regione francese.

Le travi a vista e i colori pastello delle case a graticcio del suo centro storico, le donano un carattere fiabesco.

Sulle vie e sui vicoli acciottolati si affacciano antiquari, botteghe e negozietti .

Il Gros-Horloge, un gigantesco e variopinto orologio astronomico del 1389 incastonato in un arco sopra una delle vie principali della città, sembra uscito da una produzione Disney.

Vanta una sola, grossa lancetta: quella delle ore. Segno che ai tempi della sua progettazione i minuti contavano poco.

Tuttavia Rouen è anche la città cupa dell’Inquisizione.

È sulla place du vieux Marché che il 30 maggio 1431 venne bruciata viva Giovanna d’Arco, la giovane eroina che guidò la riscossa francese durante la Guerra dei Cent'anni contro gli inglesi.

La città non dimentica il sacrificio di questa ragazzina di 19 anni che pagò a caro prezzo il suo coraggio e la sua fede in Dio. Una grande croce in mezzo alla piazza del vecchio Mercato indica il punto esatto dove fu innalzata la pira sulla quale la Pulzella d’Orléans venne bruciata. È qui che all’epoca dell’inquisizione si celebrarono tutte le esecuzioni pubbliche con gogne e roghi.

Se la storia dell’eroina più amata dai francesi, beatificata nel 1909 da Pio X e canonizzata nel 1920 da Benedetto XV, vi appassiona, dovete visitare l'Historial Jeanne d'Arc. È un grande spazio espositivo creato pochi anni fa nel palazzo arcivescovile. La scenografia multimediale in 3D garantisce una «full immertion» nel processo di riabilitazione postumo dell’eroina, venticinque anni dopo la sua condanna al rogo per eresia.