Il dato

La vita di un cane svizzero costa 27 mila franchi

Asilo diurno, dog sitter, alberghi specializzati, diete ad hoc, agopuntura, fisioterapia: quando la pet economy fa girare milioni
© CdT/Chiara Zocchetti
Giorgia Cimma Sommaruga
02.04.2023 10:00

Asilo diurno, dog sitter, alberghi specializzati, diete ad hoc, agopuntura, fisioterapia… Ma quanto ci costano i nostri amici a quattro zampe? Negli ultimi anni «l’attenzione nei confronti delle esigenze dei nostri cani è aumentata notevolmente», considera Ringo Giulini che da ormai 5 anni è dog sitter e ha una pensione per cani autorizzata a Lugano. Tant’è che secondo quando riportato dall’agenzia di rating Moody’s «nel 2022 il mercato mondiale del pet care ha registrato un valore stimato di 160 miliardi di dollari che supereranno i 200 prima del 2025». Insomma una vera e propria economia a quattro zampe. E se fino a qualche anno fa era normale uscire di casa al mattino e tornare la sera lasciando il nostro peloso in giardino, oggi non è più così: ci sono gli asili diurni per cani che si prendono cura e intrattengono i pelosi quando i loro padroni sono fuori casa. «Tuttavia questa eccessiva referenzialità all’umano non aiuta sempre il cane, che spesso è disabituato a interagire con i suoi simili», osserva ancora il dog sitter. 

La pensione è un costo aggiuntivo

In Svizzera, secondo quanto comunicato da Amicus, vivono 556178 cani regolarmente registrati, di cui 34 mila solo in Ticino. Viste le nuove tendenze, dalla dieta personalizzata alle attività durante la settimana, «sembra che ormai le persone non badino più a spese», spiega Ana Juric che, dopo aver lasciato il suo impiego in banca nel 2016, si è dedicata agli studi in campo della nutrizione per gli animali e oggi ha una attività in proprio. «Il costo di una buona dieta si può aggirare attorno ai 100 chf mensili», spiega, che, sommati ai circa 20 chf per gli snack o gli ossetti sarebbero circa 120 chf al mese solo di cibo. E mettiamo che non tutti ricorrono al dog sitter abitualmente, ma alla pensione almeno per 20 giorni all’anno quando vanno in vacanza. «Accolgo cani da circa 30 anni, mi occupo di loro sette giorni su sette. La mia è ua pensione a 5 stelle, offro ai miei ospiti - 8 per volta - non di più se no non sarebbero accuditi nel modo migliore - un ampio giardino di 6’000 metri in cui correre, spazi per dormire riscaldati d’inverno e refrigerati d’estate: il costo è di 40 chf al giorno passeggiate e cibo esclusi», spiega Barbara Santi, istruttrice cinofila. E dando una occhiata online i prezzi tornano visto che nel sottoceneri i dog sitter specializzati hanno una tariffa oraria di 25 chf e 40 chf per una intera giornata di cura del cane. 

Cifre da capogiro

Secondo quando stimato da comparis.ch in Svizzera il prezzo di acquisto di un cane sarebbe solo la punta dell’iceberg: «Gli amanti degli animali che desiderano un cane dovrebbero infatti considerare anche gli altri costi», spiegano. Infatti annualmente si spenderebbero all’incirca 1800 chf, che comprenderebbero 100 chf ogni mese per il cibo, 100 chf (circa) per le tasse, e circa 430 tra vaccini, sverminazioni (ogni tre mesi) e prodotti anti zecche. Ai costi segnalati da comparis.ch c’è da aggiungere almeno due volte all’anno la pensione per cani che, per due vacanze di 10 giorni, una in estate e una in inverno, sarebbero altri 800 chf all’anno. Ma non è finita qui. Nella vita di un cane esistono anche altre spese che comparis.ch considera «una tantum» e tra queste segnala: 220 chf per l’assistenza medica di base e l’impianto microchip, 530 chf per i primi acquisti come ad esempio il guinzaglio, le ciotole, il collare, spazzole, giocattoli, cucce e coperte. E per chi desidera portare il proprio cucciolo in viaggio anche un trasportino per una cifra di 500 chf. A questi costi bisogna aggiungere la scuola per cani obbligatoria (almeno 500 chf) e l’operazione (a scelta) per la castrazione o la sterilizzazione: altri 300/600 chf. Insomma secondo queste proiezioni, la vita di un cane (10-12 anni in media se di taglia grande, più longevi i cani di taglia piccola), costerebbe all’incirca 27’400 chf. 

Le specializzazioni vanno di moda

«Ho iniziato la mia nuova professione quando ho notato che il mio cane non amava più mangiare le crocchette», spiega Ana Juric consulente nutrizionale per cani. «Oggi nella nostra cultura il cane è diventato a tutti gli effetti parte integrante della famiglia, e le persone lo trattano esattamente al loro pari, lasciandosi alle spalle quel metodo educativo che andava di moda anni fa per cui il padrone si imponeva e il cane doveva eseguire, oggi l’educazione cinofila è improntata sulla collaborazione», osserva Juric. Questo spiega dunque la volontà dei padroni di assecondare le esigenze dei loro amici a quattro zampe «e questo interesse ha anche create molte nuove professioni: non è raro oggigiorno trovare centri di riabilitazione con piscine, che prevedono l’impiego di professionisti con formazioni specifiche».

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