La lettera

«Ogni notte prego perché torni la pace»

Un anno in Ticino raccontato da una rifugiata ucraina – Tra sofferenza, paure e speranze per il futuro
© CdT/Chiara Zocchetti
Red. La Domenica
19.03.2023 06:00

Poco più di un anno fa, l’8 marzo, io e mia figlia Yeva siamo arrivate in Ticino, accolte dalla famiglia di Leila Bigolin di Losone. Mio figlio Mykhailo ha potuto raggiungerci ad aprile, il suo viaggio dall’Ucraina è stato estremamente difficile. Che anno era? Complesso? Orribile? Sì, ma non per me e i miei figli, è stato un periodo di adattamento in un posto nuovo.

Per tre mesi ho frequentato il corso di lingua italiana organizzato dalla Croce Rossa. I miei figli continuano a studiare a scuola. Ora siamo al sicuro, ma la maggior parte degli ucraini continua a subire gli attacchi missilistici del paese terrorista russo. Adulti e bambini muoiono ogni giorno, gli animali soffrono, l’esercito ucraino che è al fronte dimostra eroicamente che il popolo ucraino non può essere intimidito o spezzato. Ogni mattina prego per la fine della guerra nel mio Paese e ogni notte prima di andare a dormire conservo la speranza nel mio cuore.

Ora ho abbastanza tempo per studiare l’italiano. Ma sfortunatamente, i corsi gratuiti di lingua italiana per noi sono limitati al livello A2. Ho chiesto al Centro di integrazione in Svizzera come posso adattarmi sufficientemente in Ticino se non ho accesso all’apprendimento delle lingue al livello superiore? Come posso iniziare a lavorare se non ho una certificazione linguistica B2? Nessuno mi ha dato una risposta chiara. Tuttavia, sono molto grata alle autorità e ai residenti del Canton Ticino per tutto quello che hanno fatto per noi.

In questo periodo ho potuto dedicarmi alla mia creatività, imparando una tecnica interessante per me: una tecnica di resina epossidica (questa tecnica ti consente di produrre prodotti decorativi per la casa). La creatività per me è un modo per trasformare le mie emozioni, i sentimenti nascosti in qualcosa di bello. Creo orologi da parete, tavoli, vasi, oggetti decorativi, si può vedere questo sul mio profilo di Instagram.

Amo quello che faccio e ovviamente vorrei avviare la mia piccola impresa qui in Svizzera. Vorrei che le persone potessero decorare lo spazio delle loro case, dare a questo spazio un significato speciale e unicità grazie ai miei prodotti. Per me è importante fare qualcosa che sia prezioso e utile non solo per me, ma anche per gli altri. Il mio obiettivo è dare energia positiva alle persone, anche agli estranei. Perché anche un sorriso può rendere felice una persona a caso che cammina per strada. Anche se dietro questo sorriso si nascondono dolori e preoccupazioni quotidiane per il proprio Paese e per la propria gente. Come ce l’ho io.

Larysa Varvyanskaya

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