Quei 400 bambini nati non in ospedale

Duecento bambine e bambini nati alla Casa maternità e nascita lediecilune e altri duecento nati in modo naturale con l’accompagnamento della stessa équipe di levatrici. È questo l’importante traguardo che verrà festeggiato venerdì 16 maggio a Lugano, tra le mura di quello spazio creato nel 2014 con l’obiettivo di offrire alle partorienti un modello di nascita naturale basato sul rispetto della fisiologia, della relazione e dei tempi naturali.
Il progetto di creare una casa della nascita in Ticino è stato avviato da tre levatrici dello studio lediecilune, Anna Fossati, Giovanna Quadri e Nina Ferrera. Dopo svariate ricerche, grazie al sostegno dell’OTAF, della Fondazione Medacta for Life e di generosi donatori e donatrici, nel 2014 è stato possibile iniziare l’attività negli spazi di via Canevascini 4 a Besso, di fronte allo studio radio RSI.
«Era la sera del primo novembre 2014 quando una mamma della val di Blenio mi ha chiamata perché le erano iniziate le doglie - ricorda Anna Fossati -. Dopo il viaggio in auto è arrivata in casa nascita e in poche ore ha dato alla luce il suo secondogenito. Che emozione per me: Marwin era il primo bimbo nato in Casa maternità e nascita lediecilune, nel silenzio della camera adibita a sala parto, alla luce di una candela rossa».
Trattandosi di una casa nascita ambulatoriale (la permanenza non supera le 24 ore dopo il parto) non è iscritta sulla lista degli istituti ospedalieri ticinesi. Si tratta di un luogo intimo e protetto, che favorisce il parto naturale, senza uso di sostanze o di strumenti. L’accompagnamento continuo della propria levatrice di fiducia aiuta a vivere gravidanza, nascita e puerperio serenamente e permette alla donna di rimanere protagonista del proprio parto rispettando i suoi bisogni, i suoi tempi e movimenti».
Venerdì a Besso sarà il momento di festeggiare il traguardo di 400 nascite naturali. Il saluto ufficiale è previsto alle ore 17 con Angela Notari, scrittrice, mamma e consulente. Seguiranno testimonianze e un rinfresco.
L’iniziativa vuole essere anche un momento di riflessione pubblica sul valore di una nascita centrata sulla persona, sulla continuità dell’accompagnamento durante tutta la maternità e sul diritto delle donne e delle famiglie di scegliere il luogo e le modalità che meglio rispecchiano i loro bisogni e desideri.