Scontro frontale fra tifosi: che cosa è successo alla Cornèr Arena?

Alta tensione, venerdì sera, in occasione del 250esimo derby della storia tra Lugano e Ambrì-Piotta. A partire dal comunicato «urgente» congiunto dei due club alle 15 del pomeriggio: «La società bianconera si vede costretta per motivi di sicurezza ad annullare tutti i biglietti emessi per il settore posti in piedi ospiti per il derby di questa sera alla Cornèr Arena». Conseguenze visibili alla Cornèr Arena: l’entrata in pista della Gioventù Biancoblù all’inizio del secondo periodo. Poi la partita, caratterizzata da emozioni a raffica, con tribune e opposte curve a «sfottersi» comme d’habitude. Sembra una serata di ordinaria calma apparente. Poi il putiferio, che rievochiamo con JJ Aeschlimann, direttore operativo dell’Hockey Club Lugano, persona bene informata sui fatti. «Se c’entra il problema avuto con i biglietti degli ospiti?»- anticipa Aeschlimann. «No. All’inizio del terzo tempo è stato fatto un briefing con tutti i responsabili della sicurezza coinvolti e anche operativi nei diversi settori della pista, dal quale è scaturito che nelle rispettive curve la situazione non destava preoccupazioni». E invece? «Una singola persona ha scatenato il problema - osserva il CCO dell’HCL -. Al termine della partita un tifoso dell’Ambrì presente in tribuna ovest è sceso in pista e con la sciarpa ha provocato la Curva Nord. Quando poi è tornato in tribuna è però stato attaccato da un tifoso del Lugano. È stato a questo punto che dalla Sud alcuni tifosi hanno scavalcato il settore per andare in aiuto del «loro» tifoso», scatenando la reazione di alcuni elementi della Nord». Da qui la baraonda, pugni, spintoni, pestaggi, intervento delle diverse forze di pronto intervento».
Le conseguenze di questo scenario a livello di Federazione e societario? «I rappresentanti del comitato ordine e sicurezza della Federazione erano presenti alla partita, sanno cosa è successo e ora valuteranno come fare per vedere dove si potrà migliora nella prevenzione e nell’intervento. A priori non è stata rilevata alcuna colpa da parte del nostro club a livello di impiego delle forze».
Le conseguenze per gli attori di questa bagarre extra hockeistica? «Alla Cornèr Arena è presente una centrale di controllo con i vari monitor di videosorveglianza. Abbiamo quindi le immagini con cui provare a identificare le persone coinvolte. Sappiamo chi sono? No. Se identificate - apro un tema, la nuova legge sulla protezione dei dati appena entrata in vigore non aiuta nel compito di identificare le persone - dopo le nostre valutazioni potrà scattare la diffida da tutti gli stadi di hockey e di calcio emessa nei confronti di chi infrange il regolamento ordine e sicurezza della Federazione. Laconico il commento finale del direttore operativo dell’HCL. «Abbiamo un prodotto sportivo che funziona ed è incredibile come da una singola persona possa scatenarsi un putiferio».